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Rocco Franceschi – 99×2 individualità
Installazione fotografica
Comunicato stampa
Segnala l'evento
99X2
I N D I V I D UA L I TÀ
installazione fotografica di rocco franceschi
Caro Rocco,
Non si tratta tanto di stabilire la persistenza del dualismo tra emotività e razionalità, che in termini
psicanalitici significa la convivenza di conscio e subconscio di cui l’Io e l’Es sono facce della stessa
medaglia, quanto, piuttosto, di stabilire il superamento della forma moderna di persona (masche-
ra in latino) per giungere al personaggio. Questo passaggio è tipico dell’epoca post - moderna. Se,
infatti, nella modernità abbiamo assistito al problematico adattamento del privato alla sfera pub-
blica tramite una vestizione pirandelliana del ruolo sociale, oggi si è attuato uno sconfinamento
delle pulsioni profonde nel comportamento pubblico, un eccesso normalizzato da un processo
che Massimo Carboni ha definito omeopatico. In epoca moderna sussisteva la necessità di ade-
guarsi a un contesto sociale che forniva l’altro da se, per il quale si adottavano comportamenti che
adeguavano il privato al pubblico. Oggi, la bestialità notturna di Mr Hide, che un tempo si con-
trapponeva alla mitezza diurna del Dr Jeckyll, è stata soppiantata dalla mostruosità di Hulk , una
mostruosità diurna, esorbitante, dove Bruce viene ritenuto una minaccia di depotenziamento. Il
mostro verde deve esprimersi nell’eccesso per sopravvivere in un mondo di eccessi. Così quella
maschera pirandelliana non causa più disagio, ma piacere ed esaltazione dal momento che il
contesto reale è lo scenario di uno spettacolo permanente. La realtà, ormai diventata fiction. Com-
piuto quel delitto perfetto ipotizzato da Jean Budrillard, la realtà cerca attori capaci di sostenere la
ribalta con le proprie ossessioni e pulsioni ostentate nella forma più vistosa possibile. L’alterazio-
ne psicotropica e alcoolica diventa, ad esempio, la normalità in cui l’adeguamento è funzionale
alla sistemazione della vita su un modello senza contraltari. La storia personale, schiacciata sul
presente, è cancellata dalla geografia del reale. L’oggetto d’affezione è diventato feticcio, ostenta-
to, enfatizzato nel ridimensionamento del benessere: “Sii te stesso” è uno slogan che si trasforma
in “Sii un Super - Te stesso”. Giano bifronte, caro Rocco, è stato sostituito dal corpo mediale in
maniera talmente definitiva da farci rimpiangere persino le misere meschinità piccolo borghesi,
le ambiguità, l’opportunismo. La volgarità dilagante, pornografica, demolitrice ohimè è più ne-
gativa delle piccole bassezze tipiche dell’uomo moderno, sia stato esso cliente o suddito. Ma an-
cora capace di far nascere la forza di un mito dal suo universo privato, Joyce lo ce lo ha insegnato.
Marcello Carriero
A cura di ARCI Viterbo
21 DICEMBRE 2011 - ore 19.00
C/O BIANCOVOLTA | SPAZIOARCI - Via della Piagge - Viterbo
F.TO 30 X 40 cm
SERIE UNICA NUMERATA
STAMPA INDIGO SU SIRIO PEARL 270 gr.
I N D I V I D UA L I TÀ
installazione fotografica di rocco franceschi
Caro Rocco,
Non si tratta tanto di stabilire la persistenza del dualismo tra emotività e razionalità, che in termini
psicanalitici significa la convivenza di conscio e subconscio di cui l’Io e l’Es sono facce della stessa
medaglia, quanto, piuttosto, di stabilire il superamento della forma moderna di persona (masche-
ra in latino) per giungere al personaggio. Questo passaggio è tipico dell’epoca post - moderna. Se,
infatti, nella modernità abbiamo assistito al problematico adattamento del privato alla sfera pub-
blica tramite una vestizione pirandelliana del ruolo sociale, oggi si è attuato uno sconfinamento
delle pulsioni profonde nel comportamento pubblico, un eccesso normalizzato da un processo
che Massimo Carboni ha definito omeopatico. In epoca moderna sussisteva la necessità di ade-
guarsi a un contesto sociale che forniva l’altro da se, per il quale si adottavano comportamenti che
adeguavano il privato al pubblico. Oggi, la bestialità notturna di Mr Hide, che un tempo si con-
trapponeva alla mitezza diurna del Dr Jeckyll, è stata soppiantata dalla mostruosità di Hulk , una
mostruosità diurna, esorbitante, dove Bruce viene ritenuto una minaccia di depotenziamento. Il
mostro verde deve esprimersi nell’eccesso per sopravvivere in un mondo di eccessi. Così quella
maschera pirandelliana non causa più disagio, ma piacere ed esaltazione dal momento che il
contesto reale è lo scenario di uno spettacolo permanente. La realtà, ormai diventata fiction. Com-
piuto quel delitto perfetto ipotizzato da Jean Budrillard, la realtà cerca attori capaci di sostenere la
ribalta con le proprie ossessioni e pulsioni ostentate nella forma più vistosa possibile. L’alterazio-
ne psicotropica e alcoolica diventa, ad esempio, la normalità in cui l’adeguamento è funzionale
alla sistemazione della vita su un modello senza contraltari. La storia personale, schiacciata sul
presente, è cancellata dalla geografia del reale. L’oggetto d’affezione è diventato feticcio, ostenta-
to, enfatizzato nel ridimensionamento del benessere: “Sii te stesso” è uno slogan che si trasforma
in “Sii un Super - Te stesso”. Giano bifronte, caro Rocco, è stato sostituito dal corpo mediale in
maniera talmente definitiva da farci rimpiangere persino le misere meschinità piccolo borghesi,
le ambiguità, l’opportunismo. La volgarità dilagante, pornografica, demolitrice ohimè è più ne-
gativa delle piccole bassezze tipiche dell’uomo moderno, sia stato esso cliente o suddito. Ma an-
cora capace di far nascere la forza di un mito dal suo universo privato, Joyce lo ce lo ha insegnato.
Marcello Carriero
A cura di ARCI Viterbo
21 DICEMBRE 2011 - ore 19.00
C/O BIANCOVOLTA | SPAZIOARCI - Via della Piagge - Viterbo
F.TO 30 X 40 cm
SERIE UNICA NUMERATA
STAMPA INDIGO SU SIRIO PEARL 270 gr.
21
dicembre 2011
Rocco Franceschi – 99×2 individualità
21 dicembre 2011
fotografia
arte contemporanea
serata - evento
arte contemporanea
serata - evento
Location
BIANCOVOLTA
Viterbo, Via Delle Piagge, 23, (Viterbo)
Viterbo, Via Delle Piagge, 23, (Viterbo)
Vernissage
21 Dicembre 2011, ore 19
Autore