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Rocco Mortelliti Stay Up (?!)
Rocco Mortelliti presenta nel suo percorso di ricerca diversi interessi che fonde in una ricerca che combina l’installazione ambientale, la performance, la fotografia e la ricerca visiva e sperimentale della videoarte
Comunicato stampa
Segnala l'evento
ROCCO MARTELLITI STAY UP (?!)
27 luglio 2016 dalle ore 18.00 alle ore 21.00
Spazio espositivo TECNE CUBE, piazza Crispi 9 Cosenza
Presso lo spazio Tecne Cube di Cosenza, l’associazione Tecne inaugura mercoledì
27 luglio 2016 alle ore 18.00 la mostra-incontro ROCCO MORTELLITI STAY UP
(!?) a cura di Roberto Sottile. Un appuntamento che rientra nel progetto Slang3
dedicato ad artisti contemporanei che elaborano nuovi spunti di riflessione attraverso
linguaggi innovativi non solo per l’utilizzo di materiali e nuove tecnologie, ma anche
linguaggi artistici concettualmente vivaci reinterpretati alla luce di nuove esigenze.
Rocco Mortelliti – come scrive il critico d’arte Roberto Sottile – ci propone un
viaggio dove bisogna attenersi ad una regola fondamentale, per raggiungere la meta:
una nuova idea di reciprocità tra “uomo e tempo” che diventa alternanza degli istanti
vissuti, da condividere e possedere affinchè tutto possa generare una nuova
cognizione ed una presa di coscienza del rapporto delle due essenze “UOMO-
NATURA” in conflitto ma nello stesso tempo l’una vincolante alla presenza dell’arte
per originare una nuova armonia, che diventa, per l’artista, conoscenza,
consapevolezza idea. Osservare, ma nello stesso tempo essere osservati. Riuscire a
rimanere “individuo” ben riconoscibile, con tutti i suoi limiti e riuscire ad utilizzare
questa identità come punto di partenza per una interazione con l’ambiente circostante
sia esso naturale che artificiale. Rocco Mortelliti presenta nel suo percorso di ricerca
diversi interessi che fonde in una ricerca che combina l’installazione ambientale, la
performance, la fotografia e la ricerca visiva e sperimentale della videoarte. Il
tempo, il corpo, la sua interazione, la sua mutabilità, sono la chiave di lettura per
comprendere a pieno questo percorso di contaminazione degli elementi con i quali
l’artista interagisce e lavora. Il corpo diventa simulacro pronto a raccogliere tutta
l’energia della natura. Una natura che Rocco racconta evidenziando anche quelle
grandi ferite create e volute dall’uomo. Un progetto che stimola lo spettatore ad
essere compresenza attiva di un processo di crescita. Da una parte la volontà di
raccontare un malessere senza urlare, dall’altra la capacità di una storia costruita
mediante l’agire e lo scorrere del tempo. Un tempo presente che l’artista coniuga al
futuro. Un tempo che l’artista filtra artisticamente con la combinazione di diversi
slang: il suono che diventa “respiro” da condividere ed ascoltare come linguaggio;
l’immagine che diventa confine tra lo spazio dell’azione e il tempo che scorre; il
corpo che diventa essenza, medium essenziale che genera non solo l’azione ma ne
percepisce gli effetti. Ecco allora il perché di questo momento di confronto che
diventa domanda e nello stesso tempo affermazione. “STAY UP (!?)” non è un
invito all’abbandono. Ma una presa di coscienza della condizione umana e del
rapporto con l’ambiente naturale e sociale. C’è consapevolezza nel percorso di
Rocco Mortelliti che l’arte attraversa il tempo e i linguaggi artistici non restano
impassibili a questi cambiamenti, ne recepiscono le sfumature e ne condividono
l’essenzialità.
27 luglio 2016 dalle ore 18.00 alle ore 21.00
Spazio espositivo TECNE CUBE, piazza Crispi 9 Cosenza
Presso lo spazio Tecne Cube di Cosenza, l’associazione Tecne inaugura mercoledì
27 luglio 2016 alle ore 18.00 la mostra-incontro ROCCO MORTELLITI STAY UP
(!?) a cura di Roberto Sottile. Un appuntamento che rientra nel progetto Slang3
dedicato ad artisti contemporanei che elaborano nuovi spunti di riflessione attraverso
linguaggi innovativi non solo per l’utilizzo di materiali e nuove tecnologie, ma anche
linguaggi artistici concettualmente vivaci reinterpretati alla luce di nuove esigenze.
Rocco Mortelliti – come scrive il critico d’arte Roberto Sottile – ci propone un
viaggio dove bisogna attenersi ad una regola fondamentale, per raggiungere la meta:
una nuova idea di reciprocità tra “uomo e tempo” che diventa alternanza degli istanti
vissuti, da condividere e possedere affinchè tutto possa generare una nuova
cognizione ed una presa di coscienza del rapporto delle due essenze “UOMO-
NATURA” in conflitto ma nello stesso tempo l’una vincolante alla presenza dell’arte
per originare una nuova armonia, che diventa, per l’artista, conoscenza,
consapevolezza idea. Osservare, ma nello stesso tempo essere osservati. Riuscire a
rimanere “individuo” ben riconoscibile, con tutti i suoi limiti e riuscire ad utilizzare
questa identità come punto di partenza per una interazione con l’ambiente circostante
sia esso naturale che artificiale. Rocco Mortelliti presenta nel suo percorso di ricerca
diversi interessi che fonde in una ricerca che combina l’installazione ambientale, la
performance, la fotografia e la ricerca visiva e sperimentale della videoarte. Il
tempo, il corpo, la sua interazione, la sua mutabilità, sono la chiave di lettura per
comprendere a pieno questo percorso di contaminazione degli elementi con i quali
l’artista interagisce e lavora. Il corpo diventa simulacro pronto a raccogliere tutta
l’energia della natura. Una natura che Rocco racconta evidenziando anche quelle
grandi ferite create e volute dall’uomo. Un progetto che stimola lo spettatore ad
essere compresenza attiva di un processo di crescita. Da una parte la volontà di
raccontare un malessere senza urlare, dall’altra la capacità di una storia costruita
mediante l’agire e lo scorrere del tempo. Un tempo presente che l’artista coniuga al
futuro. Un tempo che l’artista filtra artisticamente con la combinazione di diversi
slang: il suono che diventa “respiro” da condividere ed ascoltare come linguaggio;
l’immagine che diventa confine tra lo spazio dell’azione e il tempo che scorre; il
corpo che diventa essenza, medium essenziale che genera non solo l’azione ma ne
percepisce gli effetti. Ecco allora il perché di questo momento di confronto che
diventa domanda e nello stesso tempo affermazione. “STAY UP (!?)” non è un
invito all’abbandono. Ma una presa di coscienza della condizione umana e del
rapporto con l’ambiente naturale e sociale. C’è consapevolezza nel percorso di
Rocco Mortelliti che l’arte attraversa il tempo e i linguaggi artistici non restano
impassibili a questi cambiamenti, ne recepiscono le sfumature e ne condividono
l’essenzialità.
27
luglio 2016
Rocco Mortelliti Stay Up (?!)
27 luglio 2016
arte contemporanea
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
TECNECUBE
Cosenza, Piazza Francesco Crispi, 9, (Cosenza)
Cosenza, Piazza Francesco Crispi, 9, (Cosenza)
Vernissage
27 Luglio 2016, h 18
Autore
Curatore