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Rodolfo Aricò: l’immagine dissonante
La galleria A arte Invernizzi inaugura giovedì 15 settembre 2022 alle ore 18 la mostra personale “Rodolfo Aricò: l’immagine dissonante”, a cura di Francesca Pola, in cui vengono presentate opere rappresentative degli anni Sessanta e degli anni Ottanta.
Comunicato stampa
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A arte Invernizzi
Comunicato stampa
Rodolfo Aricò: l’immagine dissonante
Inaugurazione giovedì 15 settembre 2022 ore 18
La galleria A arte Invernizzi inaugura giovedì 15 settembre 2022 alle ore 18 la mostra personale “Rodolfo Aricò: l’immagine dissonante”, a cura di Francesca Pola, in cui vengono presentate opere rappresentative degli anni Sessanta e degli anni Ottanta.
Rodolfo Aricò, protagonista dell’arte italiana della seconda metà del XX secolo, dalla metà degli anni ‘60 con le sue tele sagomate pone l’accento sul paradosso della geometria come strumento di rappresentazione, per farne luogo di successione temporale e apertura relazionale. In una pittura stratificata sia a livello strutturale che cromatico, come in una spinta che continuamente preme sui margini, le sue immagini vivono di una esattezza instabile, dove il colore è sentimento di conoscenza dello spazio, in una tensione continua tra superficie e profondità: una immagine dissonante, in cui l’essenzialità monocroma delle sue opere è continuamente problematizzata da dinamiche strutturanti e da mescolanze percettive. Mettendo a confronto le opere geometriche della seconda metà degli anni Sessanta e i lavori dalle stesure e superfici irregolari degli anni Ottanta, la mostra permette di riconoscere la continuità di alcune coordinate fondanti le dissonanze di relazione tra geometria e struttura e il rapporto tra colore e luce.
Al piano superiore della galleria sono esposte opere della seconda metà degli anni Sessanta in cui la strutturazione geometrica è pensata come elemento composito e dinamico in relazione all’attivazione dello spazio. Gli incastri di sagome e le illusioni percettive delle “Assonometrie”, “Strutture orfiche” e “Anomalie” presuppongono una relazione complessa tra forma e colore. Nella seconda sala sono esposte opere del ciclo “Prospettive” di fine decennio, dedicate all’assimilazione e rimeditazione dell’opera di Paolo Uccello da cui emerge una tradizione umanistica di sorprendente ricchezza mentale ed emotiva.
Al piano inferiore sono presentati lavori degli anni Ottanta tra cui alcune opere del ciclo “Oltre il limite” esposte al Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano nel 1984. Aricò approfondisce l’aspetto organico nella luminosità, nelle concentrazioni di materia cromatica, nelle sottolineature tonali di margini e giunture e nelle colature di colore. Nella seconda metà del decennio, questo intreccio si fa superficie pulsante, come nell’opera “Naturans”; Aricò cerca di disciplinare la materialità attraverso la sagomatura, il taglio, la frattura e la composizione di più telai in un tentativo che sente l’arte come processo conoscitivo. Le sagomature irregolari fanno costante riferimento a una spazialità ‘altra’, quella dell’esistere, di un tempo in una realtà mutevole nelle profondità dell’umano, tentativo di dare forma all’informe e al nostro divenire.
In occasione della mostra verrà pubblicato un volume bilingue a cura di Francesca Pola fondato su un ampio e approfondito studio dell’opera di Aricò. La monografia intende offrire una visione complessiva del lavoro dell’artista in chiave internazionale con immagini di opere, fotografie storiche e documenti, una selezione di scritti d’artista e testi critici che ne hanno punteggiato il percorso, un focus di Angela Faravelli sul rapporto tra opera e architettura e un aggiornato apparato bio-bibliografico.
La mostra è realizzata in collaborazione con l’Archivio Rodolfo Aricò.
MOSTRA: Rodolfo Aricò: l’immagine dissonante
A CURA DI: Francesca Pola
PERIODO ESPOSITIVO: 15 settembre - 15 novembre 2022
ORARI: da lunedì a venerdì 10-13 15-19, sabato su appuntamento
Comunicato stampa
Rodolfo Aricò: l’immagine dissonante
Inaugurazione giovedì 15 settembre 2022 ore 18
La galleria A arte Invernizzi inaugura giovedì 15 settembre 2022 alle ore 18 la mostra personale “Rodolfo Aricò: l’immagine dissonante”, a cura di Francesca Pola, in cui vengono presentate opere rappresentative degli anni Sessanta e degli anni Ottanta.
Rodolfo Aricò, protagonista dell’arte italiana della seconda metà del XX secolo, dalla metà degli anni ‘60 con le sue tele sagomate pone l’accento sul paradosso della geometria come strumento di rappresentazione, per farne luogo di successione temporale e apertura relazionale. In una pittura stratificata sia a livello strutturale che cromatico, come in una spinta che continuamente preme sui margini, le sue immagini vivono di una esattezza instabile, dove il colore è sentimento di conoscenza dello spazio, in una tensione continua tra superficie e profondità: una immagine dissonante, in cui l’essenzialità monocroma delle sue opere è continuamente problematizzata da dinamiche strutturanti e da mescolanze percettive. Mettendo a confronto le opere geometriche della seconda metà degli anni Sessanta e i lavori dalle stesure e superfici irregolari degli anni Ottanta, la mostra permette di riconoscere la continuità di alcune coordinate fondanti le dissonanze di relazione tra geometria e struttura e il rapporto tra colore e luce.
Al piano superiore della galleria sono esposte opere della seconda metà degli anni Sessanta in cui la strutturazione geometrica è pensata come elemento composito e dinamico in relazione all’attivazione dello spazio. Gli incastri di sagome e le illusioni percettive delle “Assonometrie”, “Strutture orfiche” e “Anomalie” presuppongono una relazione complessa tra forma e colore. Nella seconda sala sono esposte opere del ciclo “Prospettive” di fine decennio, dedicate all’assimilazione e rimeditazione dell’opera di Paolo Uccello da cui emerge una tradizione umanistica di sorprendente ricchezza mentale ed emotiva.
Al piano inferiore sono presentati lavori degli anni Ottanta tra cui alcune opere del ciclo “Oltre il limite” esposte al Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano nel 1984. Aricò approfondisce l’aspetto organico nella luminosità, nelle concentrazioni di materia cromatica, nelle sottolineature tonali di margini e giunture e nelle colature di colore. Nella seconda metà del decennio, questo intreccio si fa superficie pulsante, come nell’opera “Naturans”; Aricò cerca di disciplinare la materialità attraverso la sagomatura, il taglio, la frattura e la composizione di più telai in un tentativo che sente l’arte come processo conoscitivo. Le sagomature irregolari fanno costante riferimento a una spazialità ‘altra’, quella dell’esistere, di un tempo in una realtà mutevole nelle profondità dell’umano, tentativo di dare forma all’informe e al nostro divenire.
In occasione della mostra verrà pubblicato un volume bilingue a cura di Francesca Pola fondato su un ampio e approfondito studio dell’opera di Aricò. La monografia intende offrire una visione complessiva del lavoro dell’artista in chiave internazionale con immagini di opere, fotografie storiche e documenti, una selezione di scritti d’artista e testi critici che ne hanno punteggiato il percorso, un focus di Angela Faravelli sul rapporto tra opera e architettura e un aggiornato apparato bio-bibliografico.
La mostra è realizzata in collaborazione con l’Archivio Rodolfo Aricò.
MOSTRA: Rodolfo Aricò: l’immagine dissonante
A CURA DI: Francesca Pola
PERIODO ESPOSITIVO: 15 settembre - 15 novembre 2022
ORARI: da lunedì a venerdì 10-13 15-19, sabato su appuntamento
15
settembre 2022
Rodolfo Aricò: l’immagine dissonante
Dal 15 settembre al 15 novembre 2022
arte contemporanea
Location
A ARTE INVERNIZZI
Milano, Via Domenico Scarlatti, 12, (Milano)
Milano, Via Domenico Scarlatti, 12, (Milano)
Orario di apertura
Da lunedì a venerdì 10-13 e 15-19, sabato su appuntamento
Vernissage
15 Settembre 2022, Dalle ore 18
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico