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Rodolfo Aricò / Rudi Wach
La mostra ripercorre il “fare” creativo dei due artisti: sia l’attività di Rodolfo Aricò che quella di Rudi Wach si aprono tra la metà e il finire degli anni Cinquanta del secolo appena concluso, con una comune partenza da posizioni esistenzialiste.
Comunicato stampa
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Sabato 17 aprile 2004 alle ore 18.30 si inaugura, nelle sale del cinquecentesco Palazzo Trivulzio a Melzo, la mostra "Rodolfo Aricò Rudi Wach".
In mostra verranno esposte opere dell’artista italiano Rodolfo Aricò in relazione alle opere dell’artista austriaco Rudi Wach.
La mostra ripercorre il “fare” creativo dei due artisti: sia l’attività di Rodolfo Aricò che quella di Rudi Wach si aprono tra la metà e il finire degli anni Cinquanta del secolo appena concluso, con una comune partenza da posizioni esistenzialiste che evolverà nel corso dei successivi decenni secondo sempre più personali e caratterizzate linee parallele di ricerca, mantenendo tuttavia attraverso i mutamenti e gli arricchimenti individuali alcuni elementi di continuità e affinità che giustificano quella lettura unitaria della loro opera che si intende qui presentare. Emerge infatti ad una analisi comparata dei loro percorsi, in particolare nei loro motivi e premesse poetici, una continuità di ispirazione che, collocata in prospettiva storica, presenta inediti spunti di riflessione e confronto tra queste due stupefacenti figure dell’arte della seconda metà del XX secolo.
In occasione della mostra verrà pubblicato un volume bilingue che documenta il percorso creativo dei due artisti a partire dagli anni ’50, contenente un saggio introduttivo di Elmar Zorn, gli interventi di Massimo Donà, Lorenzo Mango, Francesca Pola e del poeta Carlo Invernizzi.
Rodolfo Aricò (Milano, 1930 - 2002) viene invitato nel 1964 alla XXXII Biennale di Venezia e a partire dal 1966 avvia la sua riflessione sugli aspetti oggettuali del fare artistico. Nel 1968 viene nuovamente invitato alla XXXIV Biennale di Venezia con una sala personale, nella quale realizza attraverso le sue opere una vera e propria situazione ambientale. Nel 1974 viene organizzata una sua mostra antologica a Palazzo Grassi, a Venezia. Nel 1980 presenta alla Casa del Mantegna di Mantova una mostra personale focalizzata sull’indagine delle relazioni tra architettura, pittura e mito. Nel 1984 espone al Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano opere storiche insieme ad un nucleo di nuovi lavori. Durante gli anni Novanta presenta una serie di mostre personali a Milano.
Rudi Wach è nato ad Hall in Tirol nel 1934. A ventuno anni si trasferisce a Milano, dove studia con Marino Marini. Nel 1957 incontra Alberto Giacometti che lo invita a Parigi e dal 1958 stringe amicizia con Fritz Wotruba. Nel 1964 incontra a Vienna Elias Canetti che nei suoi soggiorni a Milano frequenta il suo studio. Nel 1970 Luigi Carluccio presenta la sua prima mostra personale in Italia alla Galleria I Portici di Torino.Nel 1985 progetta a Innsbruck la fontana "L’ombra del falco" alta tredici metri. Nel 1994 crea i primi disegni di grande formato, mentre all’anno seguente risalgono i primi studi per la "Cappella della Luce Bianca", realizzata nel 2000 a Pitztal. Nel 1996 il Tiroler Landesmuseum Ferdinandeum di Innsbruck gli dedica una grande retrospettiva. Nel 2000, all’interno del LeccoArteFestival, viene invitato per una mostra personale ai Musei Civici Villa Manzoni di Lecco. Nel 2001 realizza il ciclo di opere "Percorso delle creature" per la WienerLinien al Museumquartier di Vienna. Nel 2002 viene invitato dalla Provincia di Milano a Palazzo Isimbardi per una mostra di grandi sculture.
In mostra verranno esposte opere dell’artista italiano Rodolfo Aricò in relazione alle opere dell’artista austriaco Rudi Wach.
La mostra ripercorre il “fare” creativo dei due artisti: sia l’attività di Rodolfo Aricò che quella di Rudi Wach si aprono tra la metà e il finire degli anni Cinquanta del secolo appena concluso, con una comune partenza da posizioni esistenzialiste che evolverà nel corso dei successivi decenni secondo sempre più personali e caratterizzate linee parallele di ricerca, mantenendo tuttavia attraverso i mutamenti e gli arricchimenti individuali alcuni elementi di continuità e affinità che giustificano quella lettura unitaria della loro opera che si intende qui presentare. Emerge infatti ad una analisi comparata dei loro percorsi, in particolare nei loro motivi e premesse poetici, una continuità di ispirazione che, collocata in prospettiva storica, presenta inediti spunti di riflessione e confronto tra queste due stupefacenti figure dell’arte della seconda metà del XX secolo.
In occasione della mostra verrà pubblicato un volume bilingue che documenta il percorso creativo dei due artisti a partire dagli anni ’50, contenente un saggio introduttivo di Elmar Zorn, gli interventi di Massimo Donà, Lorenzo Mango, Francesca Pola e del poeta Carlo Invernizzi.
Rodolfo Aricò (Milano, 1930 - 2002) viene invitato nel 1964 alla XXXII Biennale di Venezia e a partire dal 1966 avvia la sua riflessione sugli aspetti oggettuali del fare artistico. Nel 1968 viene nuovamente invitato alla XXXIV Biennale di Venezia con una sala personale, nella quale realizza attraverso le sue opere una vera e propria situazione ambientale. Nel 1974 viene organizzata una sua mostra antologica a Palazzo Grassi, a Venezia. Nel 1980 presenta alla Casa del Mantegna di Mantova una mostra personale focalizzata sull’indagine delle relazioni tra architettura, pittura e mito. Nel 1984 espone al Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano opere storiche insieme ad un nucleo di nuovi lavori. Durante gli anni Novanta presenta una serie di mostre personali a Milano.
Rudi Wach è nato ad Hall in Tirol nel 1934. A ventuno anni si trasferisce a Milano, dove studia con Marino Marini. Nel 1957 incontra Alberto Giacometti che lo invita a Parigi e dal 1958 stringe amicizia con Fritz Wotruba. Nel 1964 incontra a Vienna Elias Canetti che nei suoi soggiorni a Milano frequenta il suo studio. Nel 1970 Luigi Carluccio presenta la sua prima mostra personale in Italia alla Galleria I Portici di Torino.Nel 1985 progetta a Innsbruck la fontana "L’ombra del falco" alta tredici metri. Nel 1994 crea i primi disegni di grande formato, mentre all’anno seguente risalgono i primi studi per la "Cappella della Luce Bianca", realizzata nel 2000 a Pitztal. Nel 1996 il Tiroler Landesmuseum Ferdinandeum di Innsbruck gli dedica una grande retrospettiva. Nel 2000, all’interno del LeccoArteFestival, viene invitato per una mostra personale ai Musei Civici Villa Manzoni di Lecco. Nel 2001 realizza il ciclo di opere "Percorso delle creature" per la WienerLinien al Museumquartier di Vienna. Nel 2002 viene invitato dalla Provincia di Milano a Palazzo Isimbardi per una mostra di grandi sculture.
17
aprile 2004
Rodolfo Aricò / Rudi Wach
Dal 17 aprile al 16 maggio 2004
arte contemporanea
Location
PALAZZO TRIVULZIO
Melzo, Via Dante Alighieri, 2, (Milano)
Melzo, Via Dante Alighieri, 2, (Milano)
Vernissage
17 Aprile 2004, ore 18.30
Autore