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Rodolfo Lama – Manda-La. Un lampo profumato
Videoinstallazione a tre proiezioni. Vi si rielabora il senso delle relazioni tra corpo tempo e spazio. Le immagini della piscina di notte, in un’atmosfera monocroma appena virata di verde; la quiete, l’abbandono e l’immobilità delle ore notturne.
Comunicato stampa
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Una videoinstallazione a tre proiezioni che riflette concettualmente sullo spazio di una piscina e sull’attività al suo interno. Vi si rielabora il senso delle relazioni tra corpo tempo e spazio. Le immagini delle piscina di notte, in un’atmosfera monocroma appena virata di verde; la quiete, l’abbandono e l’immobilità delle ore notturne. La videoinstallazione funziona come un sogno, dopo averne creato uno nell’attimo in cui viene fruita. Ciò si verifica mediante la proiezione di un tempo estetico in un tempo abitabile tridimensionalmente.
In questo sogno vi è infatti un complesso di sensazioni familiari e quotidiane, dovute anche e soprattutto all’inserimento degli odori, non inquietanti né misteriose, piuttosto invitanti all’attraversamento senza preoccupazioni verso un universo simbolico.
Rodolfo Lama Inizia a lavorare con il video all’inizio degli anni Settanta. Le sue opere si caratterizzano per l’analisi delle reciproche relazioni fra gli elementi e per la combinazione tra elementi odoriferi, visivi ed acustici. Dagli inizi degli anni 90 ha realizzato un vasto numero di opere: sculture, installazioni, film, dipinti, ambienti interattivi, macchine, fotografie, stampe, libri, video e performance varie. Questa poliedrica attività attesta che non ha un suo stile, ma il suo lavoro si connota in varie forme d’arte. Nella sua arte concettuale preferisce l’attività mentale del fruitore e spesso, usa mezzi trasposti in una dimensione privata dove atti solitari e autoriflessivi, accreditano importanza al senso. Essi diventano relazioni con la propria dimensione esistenziale, e modello per quella del fruitore che è coinvolto in un’esperienza d’ambiente personale fisica ed emotiva. Secondo un procedimento di natura concettuale in cui l’uso degli elementi assume modello di linguaggio. Il video e quindi la videoinstallazione aumentano le possibilità esplorative e di durata temporale, mentre accorciano drasticamente lo scarto fra autore, opera, e spettatore.
In questo sogno vi è infatti un complesso di sensazioni familiari e quotidiane, dovute anche e soprattutto all’inserimento degli odori, non inquietanti né misteriose, piuttosto invitanti all’attraversamento senza preoccupazioni verso un universo simbolico.
Rodolfo Lama Inizia a lavorare con il video all’inizio degli anni Settanta. Le sue opere si caratterizzano per l’analisi delle reciproche relazioni fra gli elementi e per la combinazione tra elementi odoriferi, visivi ed acustici. Dagli inizi degli anni 90 ha realizzato un vasto numero di opere: sculture, installazioni, film, dipinti, ambienti interattivi, macchine, fotografie, stampe, libri, video e performance varie. Questa poliedrica attività attesta che non ha un suo stile, ma il suo lavoro si connota in varie forme d’arte. Nella sua arte concettuale preferisce l’attività mentale del fruitore e spesso, usa mezzi trasposti in una dimensione privata dove atti solitari e autoriflessivi, accreditano importanza al senso. Essi diventano relazioni con la propria dimensione esistenziale, e modello per quella del fruitore che è coinvolto in un’esperienza d’ambiente personale fisica ed emotiva. Secondo un procedimento di natura concettuale in cui l’uso degli elementi assume modello di linguaggio. Il video e quindi la videoinstallazione aumentano le possibilità esplorative e di durata temporale, mentre accorciano drasticamente lo scarto fra autore, opera, e spettatore.
14
ottobre 2010
Rodolfo Lama – Manda-La. Un lampo profumato
14 ottobre 2010
serata - evento
Location
ÈSTILE BOOKSTORE
Roma, Via Chiana, 15, (Roma)
Roma, Via Chiana, 15, (Roma)
Orario di apertura
ore 18.30 - 19.00 - 19.30
Vernissage
14 Ottobre 2010, ore 18.30
Autore
Curatore