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Roland Berning / David Lascaris – Flussofluido
In FLUSSOFLUIDO un flusso di colori e forme fluide fuoriesce dal dialogo di due artisti che pur parlando lingue diverse riescono a comunicare intorno al concetto di libertà nel contesto dello spazio e del tempo.
Comunicato stampa
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Roland Berning vive e lavora ad Amsterdam. Nel suo ultimo statement si definisce un artista visuale che lavora partendo dalla prospettiva della pittura. I tessuti di poliestere non stirati di grandi dimensioni diventano per lui grandi 'schermi' (screens) dove e con cuoi può lavorare. La superficie è flessibile, pieghevole e può essere utilizzata anche come strumento (pennello, quadro serigrafico) per dipingere se stessa. I dipinti sono pile di eventi nel tempo, non una sequenza come nei tradizionali schermi multimediali, ma una continuazione negli eventi attuali, immanente. ‘Vedo la pittura come una disciplina moderna, come un luogo in cui, in piena libertà, indipendentemente dalle limitazioni e dalla dipendenza dal software, si può rispondere alle sfide della produzione artistica contemporanea. La conservazione della libertà per il bene di quella libertà è, a mio avviso, essenziale per poter realizzare innovazioni, al di fuori di tutti i sistemi, e in quanto tale è rilevante per la produzione artistica. Mentre il multimedia è in una zona crepuscolare di manipolazione e opacità, cerco di mostrare i miei "schermi" come terreno aperto con piena visibilità dei processi. Per me, la pittura può funzionare come simbolo di libertà all'interno del discorso sui media moderni. L'uso degli elementi pittorici è una strategia di libertà e non una rappresentazione della libertà. In effetti, il contenuto è "vuoto" per dare spazio alla libertà come mentalità. Le opere rappresentano il prodotto dell'accoppiamento di risorse trasparenti e decisioni creative indipendenti e libere.
Giovane architetto, fotografo, artista visionario ed eclettico, David Lascaris vive e lavora ad Amsterdam. La sua ricerca parte dal concetto di spazio, come luogo fisico ed esistenziale e si sviluppa attraverso l’utilizzo di diversi media. Le sue Apnee sono scatole di plexiglass contenenti layers di fotografie subacquee stampate su fogli trasparenti di acetato. La sovrapposizione dei layers scompone e sfoca l’immagine che sembra cosi’ sciogliersi in un liquido colorato come all’interno di un acquario. L’acqua impasta, lega collega lambisce e divora, e’ un vero collante che ha il potere di unire o modificare gli altri elementi, e’ il fluido primordiale da cui differenziarsi ed evolversi, un elemento simbolico di rinascita e trasformazione. La scatola si trasforma e diviene in ‘Fluido di genere’ una piramide rovescia divisa a metà e riempita di liquido rosa, da una parte, e di liquido azzurro, dall’altra, metafora dei nostri preconcetti sull’identità di genere. La piramide è sospesa sopra una vasca bianca di alluminio riempita d’acqua. Dalla punta della piramide il colore sgocciola lentamente producendo effetti imprevedibili fino allo svuotamento. Cio’ che prima era perfettamente definito e distinto diventa indeterminato ed inaspettato. La dualità di concetti antitetici scaturisce dalle limitazioni imposte dalla visione umana che tende a definire confini per spiegare una realtà che invece e’ fluida.
Giovane architetto, fotografo, artista visionario ed eclettico, David Lascaris vive e lavora ad Amsterdam. La sua ricerca parte dal concetto di spazio, come luogo fisico ed esistenziale e si sviluppa attraverso l’utilizzo di diversi media. Le sue Apnee sono scatole di plexiglass contenenti layers di fotografie subacquee stampate su fogli trasparenti di acetato. La sovrapposizione dei layers scompone e sfoca l’immagine che sembra cosi’ sciogliersi in un liquido colorato come all’interno di un acquario. L’acqua impasta, lega collega lambisce e divora, e’ un vero collante che ha il potere di unire o modificare gli altri elementi, e’ il fluido primordiale da cui differenziarsi ed evolversi, un elemento simbolico di rinascita e trasformazione. La scatola si trasforma e diviene in ‘Fluido di genere’ una piramide rovescia divisa a metà e riempita di liquido rosa, da una parte, e di liquido azzurro, dall’altra, metafora dei nostri preconcetti sull’identità di genere. La piramide è sospesa sopra una vasca bianca di alluminio riempita d’acqua. Dalla punta della piramide il colore sgocciola lentamente producendo effetti imprevedibili fino allo svuotamento. Cio’ che prima era perfettamente definito e distinto diventa indeterminato ed inaspettato. La dualità di concetti antitetici scaturisce dalle limitazioni imposte dalla visione umana che tende a definire confini per spiegare una realtà che invece e’ fluida.
09
febbraio 2019
Roland Berning / David Lascaris – Flussofluido
Dal 09 febbraio al 16 marzo 2019
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
BREED ART STUDIOS
Amsterdam, Het Laagt, 178
Amsterdam, Het Laagt, 178
Orario di apertura
da giovedì a sabato ore 13-18
Vernissage
9 Febbraio 2019, ore 17
Autore
Curatore