Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Romano Bertuzzi – Anatomie di un tronco bruciato
Mostra personale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
È cominciato tutto con un piccolo pezzo di legno nero. Sembra
l’incipit di una fiaba di altri tempi (e forse a suo modo lo è),
ma è l’inizio della storia di questa mostra, o meglio, è l’origine
di tutti i disegni che Bertuzzi ha voluto portare a questo suo
appuntamento milanese.
... Il procedimento non si
discosta mai dal reale, non ci sono segni inventati o virtuosismi
da miniaturista: c’è solo ciò che si vede. C’è
tutto ciò che si vede. Tuttavia, forse proprio
per questo, il risultato è alquanto straniante. Sarà perché è trascritto con la matita (uno
strumento che oggi appare così antico!) e in modo così calligrafico che appare più vero del
reale.
Sarà perché il tempo pare trascorrere lento, tanto da essere impercettibile, praticamente
immobile.
Sarà perché l’esperimento viene ripetuto più volte e ad ogni versione il formato del legno si
fa sempre più grande, fino a toccare scale totemiche, ma ora che lo si guarda sulla carta,
quel tronchetto ha un che di magico e di sacrale, uno spirito che incute rispetto e
timore riverenziale.
In quel momento afferriamo lo scopo di tutto questo fare: non si tratta di una
raffigurazione, ma di una trasfigurazione e quello che la carta ci mostra non è più un
semplice frammento, ma un compendio di saggezza, un trattato di segni (ancora tutti da
decifrare) sulle origini e sulla fine del mondo in un’unica stesura.
Inoltre, nei suoi passaggi, Bertuzzi ha ripercorso a ritroso quel cammino che ha
trasformato l’albero in carbone, ma poi ha fatto in modo che quella scheggia ritornasse ad
essere albero, restituendole quella dignità e quel mistero che sono sempre stati
elementi fondanti della natura, ma che l’uomo ha presuntuosamente dimenticato.
(dal testo di Lorella Giudici)
l’incipit di una fiaba di altri tempi (e forse a suo modo lo è),
ma è l’inizio della storia di questa mostra, o meglio, è l’origine
di tutti i disegni che Bertuzzi ha voluto portare a questo suo
appuntamento milanese.
... Il procedimento non si
discosta mai dal reale, non ci sono segni inventati o virtuosismi
da miniaturista: c’è solo ciò che si vede. C’è
tutto ciò che si vede. Tuttavia, forse proprio
per questo, il risultato è alquanto straniante. Sarà perché è trascritto con la matita (uno
strumento che oggi appare così antico!) e in modo così calligrafico che appare più vero del
reale.
Sarà perché il tempo pare trascorrere lento, tanto da essere impercettibile, praticamente
immobile.
Sarà perché l’esperimento viene ripetuto più volte e ad ogni versione il formato del legno si
fa sempre più grande, fino a toccare scale totemiche, ma ora che lo si guarda sulla carta,
quel tronchetto ha un che di magico e di sacrale, uno spirito che incute rispetto e
timore riverenziale.
In quel momento afferriamo lo scopo di tutto questo fare: non si tratta di una
raffigurazione, ma di una trasfigurazione e quello che la carta ci mostra non è più un
semplice frammento, ma un compendio di saggezza, un trattato di segni (ancora tutti da
decifrare) sulle origini e sulla fine del mondo in un’unica stesura.
Inoltre, nei suoi passaggi, Bertuzzi ha ripercorso a ritroso quel cammino che ha
trasformato l’albero in carbone, ma poi ha fatto in modo che quella scheggia ritornasse ad
essere albero, restituendole quella dignità e quel mistero che sono sempre stati
elementi fondanti della natura, ma che l’uomo ha presuntuosamente dimenticato.
(dal testo di Lorella Giudici)
17
novembre 2010
Romano Bertuzzi – Anatomie di un tronco bruciato
Dal 17 novembre al 10 dicembre 2010
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
DIECI.DUE!
Milano, Via Volvinio, 30, (Milano)
Milano, Via Volvinio, 30, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì dalle 15,30 alle 19 e su appuntamento
Vernissage
17 Novembre 2010, h.18-21 presentazione di Lorella Giudici
Autore
Curatore