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Romano Cagnoni
L’esposizione presenta 49 fotografie di uno dei fotoreporter di guerra più importanti del Novecento, testimone di drammatici cambiamenti sociali, dal Cile di Pinochet alla Romania di Ceausescu, dalla rivoluzione cubana alla guerra dei Balcani.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
A Villa Bottini di Lucca, dal 16 novembre all’8 dicembre 2019, Photolux Festival celebra ROMANO CAGNONI (Pietrasanta, Italia, 1935-2018), uno dei fotoreporter di guerra più importanti del Novecento, a un anno dalla scomparsa.
L’esposizione, dal titolo La rivelazione umana, curata da Benedetta Donato, presenta 49 fotografie in grado di ripercorrere in maniera esaustiva la carriera di Cagnoni, testimone di drammatici cambiamenti storici e sociali, dal lavoro sul Vietnam del Nord (1965), dove fu l’unico fotografo occidentale a essere ammesso nel territorio, ai pluripremiati reportage in Biafra (1968-1970), dove fu fra i primi corrispondenti a testimoniare il fenomeno dei bambini che morivano di fame, delle masse che perdevano l'individualità, degli oppressi che tentavano di emergere come popolo della resistenza; e ancora dal Cile prima del Golpe per mano di Pinochet (1971), all'Argentina durante il ritorno di Peron (1972), fino alla rivoluzione in Romania (1989) o ad ardite e mai sperimentate produzioni, come l'allestimento di improbabili set nei campi di combattimento, per ritrarre i guerriglieri ceceni o l'utilizzo del banco ottico, per riportare la distruzione del conflitto nei territori della ex Jugoslavia in ogni suo minimo dettaglio.
Come afferma Benedetta Donato, “essere sul posto e scegliere di raccontare la realtà attraverso i volti e le storie degli uomini, riuscendo a metterne a fuoco gli stati d'animo, è la strada intrapresa da Romano Cagnoni per rivelare la storia nello svolgersi di cambiamenti e rivoluzioni. Ecco che la narrazione di accadimenti destinati a modificare irreversibilmente l'ordine del mondo, diventa un susseguirsi di frammenti in grado di suscitare stupore, quando il punto di vista adottato sposta l'attenzione sull'elemento meno evidente, quello più impercettibile, al di là della cronaca fotogiornalistica ordinaria. Si tratta di un'operazione innovativa che il fotografo attua, comunicando la propria idea di realtà e restituendola in una visione inedita”.
Photolux Festival 2019 di Lucca, diretto da Enrico Stefanelli, ruota attorno al tema Mondi | New Worlds, con oltre 20 mostre, diffuse in sette sedi espositive del centro della città, conferenze, workshop, letture portfolio, incontri con i protagonisti della fotografia internazionale.
Le mostre di Photolux Festival 2019 hanno un obiettivo comune che le contraddistingue, documentare il desiderio umano di spingersi al di là dei propri limiti, grazie a un programma che varia dalla scoperta di nuovi pianeti attraverso l’esplorazione spaziale fino a un’approfondita analisi delle rivoluzioni sociali e politiche del Novecento, in particolare di questi ultimi cinquant’anni - dall’Iran alla Cina, dall’Est Europa a Cuba –, avvenimenti che hanno consegnato alla storia luoghi diversi da quelli fino ad allora conosciuti, superando confini e convenzioni.
Photolux Festival di Lucca è organizzato con il sostegno del Main partner Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e della Città di Lucca; partner istituzionali: Provincia di Lucca, Fondazione Banca del Monte di Lucca, IMT Scuola Alti Studi Lucca; sponsor: inTarget flowing digital, Leica, Azimut, Pictet Asset Management; sponsor tecnici: Sony, Unicoop Firenze.
Note biografiche
Romano Cagnoni (Pietrasanta, 1935-2018) è riconosciuto a livello internazionale come uno dei fotografi più rappresentativi del Ventesimo secolo. Fu Harold Evans, già editore del Sunday Times, a inserirlo tra i più grandi, nel suo libro Pictures on a Page, insieme a Don McCullin, Eugene Smith e Cartier-Bresson.
Si trasferisce a Londra nel 1958, dove rimarrà per oltre trent'anni. Qui incontra Simon Guttmann, mentore di Robert Capa, con il quale nasce un'intensa collaborazione. Fotografa la campagna elettorale di Harold Wilson e i funerali di Winston Churchill. Insieme a James Cameron è il primo fotografo occidentale indipendente ammesso nel Vietnam del Nord durante la guerra, dove convince Ho Chi Minh a farsi fotografare guadagnandosi la copertina di LIFE. Segue il conflitto nel Biafra realizzando reportage che gli procureranno il prestigioso Overseas Press Award. Con Graham Greene documenta il Cile di Allende, il ritorno di Peron in Argentina, il conflitto in Israele, l’Irlanda del nord, l’Afghanistan, la Polonia, dove fotografa di nascosto gli inavvicinabili soldati dell'Armata Rossa e ancora la ex Jugoslavia, la Cecenia e il Medio Oriente. Con le sue fotografie di guerre e conflitti ha raccontato la condizione umana, attraverso reportage pubblicati sui giornali delle più importanti riveste del mondo, tra le quali: LIFE, Stern, The Observer, Paris Match, Times, Newsweek, Sunday Times, Epoca e L’Espresso. Nella sua carriera ha realizzato cinquanta mostre personali, ricevuto importanti premi internazionali e pubblicato 16 libri.
L’esposizione, dal titolo La rivelazione umana, curata da Benedetta Donato, presenta 49 fotografie in grado di ripercorrere in maniera esaustiva la carriera di Cagnoni, testimone di drammatici cambiamenti storici e sociali, dal lavoro sul Vietnam del Nord (1965), dove fu l’unico fotografo occidentale a essere ammesso nel territorio, ai pluripremiati reportage in Biafra (1968-1970), dove fu fra i primi corrispondenti a testimoniare il fenomeno dei bambini che morivano di fame, delle masse che perdevano l'individualità, degli oppressi che tentavano di emergere come popolo della resistenza; e ancora dal Cile prima del Golpe per mano di Pinochet (1971), all'Argentina durante il ritorno di Peron (1972), fino alla rivoluzione in Romania (1989) o ad ardite e mai sperimentate produzioni, come l'allestimento di improbabili set nei campi di combattimento, per ritrarre i guerriglieri ceceni o l'utilizzo del banco ottico, per riportare la distruzione del conflitto nei territori della ex Jugoslavia in ogni suo minimo dettaglio.
Come afferma Benedetta Donato, “essere sul posto e scegliere di raccontare la realtà attraverso i volti e le storie degli uomini, riuscendo a metterne a fuoco gli stati d'animo, è la strada intrapresa da Romano Cagnoni per rivelare la storia nello svolgersi di cambiamenti e rivoluzioni. Ecco che la narrazione di accadimenti destinati a modificare irreversibilmente l'ordine del mondo, diventa un susseguirsi di frammenti in grado di suscitare stupore, quando il punto di vista adottato sposta l'attenzione sull'elemento meno evidente, quello più impercettibile, al di là della cronaca fotogiornalistica ordinaria. Si tratta di un'operazione innovativa che il fotografo attua, comunicando la propria idea di realtà e restituendola in una visione inedita”.
Photolux Festival 2019 di Lucca, diretto da Enrico Stefanelli, ruota attorno al tema Mondi | New Worlds, con oltre 20 mostre, diffuse in sette sedi espositive del centro della città, conferenze, workshop, letture portfolio, incontri con i protagonisti della fotografia internazionale.
Le mostre di Photolux Festival 2019 hanno un obiettivo comune che le contraddistingue, documentare il desiderio umano di spingersi al di là dei propri limiti, grazie a un programma che varia dalla scoperta di nuovi pianeti attraverso l’esplorazione spaziale fino a un’approfondita analisi delle rivoluzioni sociali e politiche del Novecento, in particolare di questi ultimi cinquant’anni - dall’Iran alla Cina, dall’Est Europa a Cuba –, avvenimenti che hanno consegnato alla storia luoghi diversi da quelli fino ad allora conosciuti, superando confini e convenzioni.
Photolux Festival di Lucca è organizzato con il sostegno del Main partner Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e della Città di Lucca; partner istituzionali: Provincia di Lucca, Fondazione Banca del Monte di Lucca, IMT Scuola Alti Studi Lucca; sponsor: inTarget flowing digital, Leica, Azimut, Pictet Asset Management; sponsor tecnici: Sony, Unicoop Firenze.
Note biografiche
Romano Cagnoni (Pietrasanta, 1935-2018) è riconosciuto a livello internazionale come uno dei fotografi più rappresentativi del Ventesimo secolo. Fu Harold Evans, già editore del Sunday Times, a inserirlo tra i più grandi, nel suo libro Pictures on a Page, insieme a Don McCullin, Eugene Smith e Cartier-Bresson.
Si trasferisce a Londra nel 1958, dove rimarrà per oltre trent'anni. Qui incontra Simon Guttmann, mentore di Robert Capa, con il quale nasce un'intensa collaborazione. Fotografa la campagna elettorale di Harold Wilson e i funerali di Winston Churchill. Insieme a James Cameron è il primo fotografo occidentale indipendente ammesso nel Vietnam del Nord durante la guerra, dove convince Ho Chi Minh a farsi fotografare guadagnandosi la copertina di LIFE. Segue il conflitto nel Biafra realizzando reportage che gli procureranno il prestigioso Overseas Press Award. Con Graham Greene documenta il Cile di Allende, il ritorno di Peron in Argentina, il conflitto in Israele, l’Irlanda del nord, l’Afghanistan, la Polonia, dove fotografa di nascosto gli inavvicinabili soldati dell'Armata Rossa e ancora la ex Jugoslavia, la Cecenia e il Medio Oriente. Con le sue fotografie di guerre e conflitti ha raccontato la condizione umana, attraverso reportage pubblicati sui giornali delle più importanti riveste del mondo, tra le quali: LIFE, Stern, The Observer, Paris Match, Times, Newsweek, Sunday Times, Epoca e L’Espresso. Nella sua carriera ha realizzato cinquanta mostre personali, ricevuto importanti premi internazionali e pubblicato 16 libri.
15
novembre 2019
Romano Cagnoni
Dal 15 novembre all'otto dicembre 2019
fotografia
Location
VILLA BOTTINI
Lucca, Via Elisa, 9, (Lucca)
Lucca, Via Elisa, 9, (Lucca)
Biglietti
intero: €22,00; ridotto: €19,00 (validi per tutte le sedi del Festival); singola mostra: €10,00; scuole: €5,00.
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì, dalle 15.00 alle 19.30; sabato e domenica, dalle 10.00 alle 19.30
Vernissage
15 Novembre 2019, , su invito
Sito web
Ufficio stampa
CLP
Ufficio stampa
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