Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Romano Mussolini
La “Galleria 25” di Venosa ospita una mostra retrospettiva dedicata al grande maestro Romano Mussolini (1927-2006), con pregevoli opere risalenti in gran parte agli anni Settanta, rappresentative della personalità controversa dell’artista, famoso soprattutto per la sua attività di pianista jazz.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Verrà inaugurata domenica 28 marzo presso la “Galleria 25” di Venosa una mostra retrospettiva dedicata al grande maestro Romano Mussolini (1927-2006). Il vernissage della mostra si terrà nelle sale della galleria a partire dalle ore 19.00 e darà la possibilità di ammirare pregevoli opere dell’artista risalenti in gran parte agli anni Settanta.
Figlio di Benito Mussolini e di Rachele Guidi, Romano nacque a Forlì nel 1927. Ottenne fama internazionale come pianista jazz, ma fu anche un eccellente pittore. La sua attrazione verso la pittura iniziò a Napoli nel 1946, dove apprese le prime nozioni dai maestri Cucurra e Terracina, ma solo nel 1967 iniziò professionalmente l’attività. Nel 1979 incontrò il gallerista Bruno Lodi, con il quale nacque una profonda amicizia e cominciò una fattiva collaborazione.
Una rilevante sensibilità è la costante di Romano Mussolini sia nella musica sia nella pittura, espressioni del suo talento artistico strettamente legate tra loro. La musica è, infatti, la costante musa ispiratrice della sua arte pittorica e viceversa la pittura è l’espressione visiva delle sue melodie jazz.
I soggetti dei suoi dipinti di tipo figurativo sono quasi sempre gli stessi: paesaggi che richiamano il suo passato e i suoi ricordi, i volti e i corpi di bellissime donne, affascinanti e sensuali, le scene zingaresche, i carnevali di Venezia e soprattutto i pagliacci, protagonisti assoluti della sua produzione, che tanto lo hanno reso noto in tutto il mondo. La tavolozza di Romano Mussolini è uno sprigionarsi di colori sgargianti: rossi intensi, blu cobalto e verdi accecanti, alla maniera espressionista. I soggetti e i temi da lui raffigurati sono, però, distanti dall’espressionismo e richiamano, invece, un lirismo unico e personale.
I clown di Romano Mussolini hanno i costumi tipici del circo, definiti nel dettaglio: naso rosso, bocche enormi coperte dal trucco, parrucche colorate, buffi papillon e vestiti enormi e ridicoli. Tuttavia i loro occhi, pur dietro al trucco, rivelano una profonda dolcezza e umanità e trasmettono un forte senso di malinconia. La loro espressione, pensierosa e riflessiva, rispecchia, infatti, l’eterno destino del clown, diviso tra le luci della ribalta e la sua normale interiorità di uomo. Il pagliaccio diventa così simbolo del mondo interiore dell’artista, fortemente influenzato dalla sua esperienza di vita individuale e dal peso del passato familiare portato sulle spalle.
Una personalità così controversa, che portare dentro sé misteri ed interrogativi, appare oggi sottovalutata e meriterebbe maggiore attenzione e considerazione dal pubblico e dalla critica. È questo l’obiettivo che “Galleria 25” vuole raggiungere attraverso la personale che si appresta ad inaugurare e che rimarrà aperta per sei settimane, fino al prossimo 8 maggio.
Figlio di Benito Mussolini e di Rachele Guidi, Romano nacque a Forlì nel 1927. Ottenne fama internazionale come pianista jazz, ma fu anche un eccellente pittore. La sua attrazione verso la pittura iniziò a Napoli nel 1946, dove apprese le prime nozioni dai maestri Cucurra e Terracina, ma solo nel 1967 iniziò professionalmente l’attività. Nel 1979 incontrò il gallerista Bruno Lodi, con il quale nacque una profonda amicizia e cominciò una fattiva collaborazione.
Una rilevante sensibilità è la costante di Romano Mussolini sia nella musica sia nella pittura, espressioni del suo talento artistico strettamente legate tra loro. La musica è, infatti, la costante musa ispiratrice della sua arte pittorica e viceversa la pittura è l’espressione visiva delle sue melodie jazz.
I soggetti dei suoi dipinti di tipo figurativo sono quasi sempre gli stessi: paesaggi che richiamano il suo passato e i suoi ricordi, i volti e i corpi di bellissime donne, affascinanti e sensuali, le scene zingaresche, i carnevali di Venezia e soprattutto i pagliacci, protagonisti assoluti della sua produzione, che tanto lo hanno reso noto in tutto il mondo. La tavolozza di Romano Mussolini è uno sprigionarsi di colori sgargianti: rossi intensi, blu cobalto e verdi accecanti, alla maniera espressionista. I soggetti e i temi da lui raffigurati sono, però, distanti dall’espressionismo e richiamano, invece, un lirismo unico e personale.
I clown di Romano Mussolini hanno i costumi tipici del circo, definiti nel dettaglio: naso rosso, bocche enormi coperte dal trucco, parrucche colorate, buffi papillon e vestiti enormi e ridicoli. Tuttavia i loro occhi, pur dietro al trucco, rivelano una profonda dolcezza e umanità e trasmettono un forte senso di malinconia. La loro espressione, pensierosa e riflessiva, rispecchia, infatti, l’eterno destino del clown, diviso tra le luci della ribalta e la sua normale interiorità di uomo. Il pagliaccio diventa così simbolo del mondo interiore dell’artista, fortemente influenzato dalla sua esperienza di vita individuale e dal peso del passato familiare portato sulle spalle.
Una personalità così controversa, che portare dentro sé misteri ed interrogativi, appare oggi sottovalutata e meriterebbe maggiore attenzione e considerazione dal pubblico e dalla critica. È questo l’obiettivo che “Galleria 25” vuole raggiungere attraverso la personale che si appresta ad inaugurare e che rimarrà aperta per sei settimane, fino al prossimo 8 maggio.
28
marzo 2010
Romano Mussolini
Dal 28 marzo all'otto maggio 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA 25
Venosa, Piazza Orazio Flacco, 25, (Potenza)
Venosa, Piazza Orazio Flacco, 25, (Potenza)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 17.30-21.00, domenica ore 11.00-13.00, 17.30-21.00
Vernissage
28 Marzo 2010, ore 19.00
Autore