La Temple University Rome propone la mostra Rome as Studio: Visual Arts Faculty
From American University Programs, una rassegna di artisti italiani e stranieri che insegnano
le arti visive presso le università straniere a Roma. Partecipano:
• Cornell University in Rome Luana Perilli, Liana Miuccio,Todd McGrain
• Rhode Island School of Design, European Honors Program Holly Hughes, Daniel O’Neill
• The American University of Rome Breda Ennis
• Loyola University Chicago, The John Felice Center Roberto Mannino
• John Cabot University Peter Flaccus
• Iowa State University Rome Program Brenda Jones
• Pratt Institute Richard Piccolo
• University ofWashington Rome Center Curt Labitzke
Roma è sempre stata luogo di insegnamento e formazione per artisti di tutti i secoli.
Ricordiamo la presenza nella città di artisti stranieri sin dai tempi antichi, spesso apprendisti
nelle botteghe di maestri locali. Questa presenza si intensifica man mano che l’arte romana
domina l’ispirazione creativa, e artisti arrivano nella capitale per studiare e imitare i grandi
maestri. I capolavori forniscono il materiale di insegnamento, dalle sculture antiche
ai cicli narrativi di affreschi, sino ad arrivare alla ispirazione offerta dalla città stessa.
Giovani artisti provenienti da tutte le parti del mondo prendono lezione nello studio dell’antico,
dell’architettura, della luce particolare di Roma, dei monumenti di tutti i secoli.
Questo ruolo importante di Roma per gli artisti stranieri vede un ulteriore sviluppo nell’800,
periodo di maggior diffusione delle accademie straniere nella capitale, e quindi la presenza
di centinaia di “studiosi” attirati dallo studio del Classicismo, del Rinascimento e del Barocco.
Il titolo della mostra Rome as Studio indica l’uso della città come studio artistico dai professori
di arte, che traggono ispirazione dalla città per i loro lavori e allo stesso tempo usano
la piattaforma di Roma come fonte didattica per studenti di arte che frequentano
vari campus universitari americani a Roma. Con questa mostra gli artisti-professori aprono
una porticina del loro studio non solo per gli studenti-apprendisti-di-arte, ma per il pubblico
romano, per il quale si apre una realtà in parte finora magari sconosciuta. Che poi l’insegnamento
dell’arte e del talento non si possano insegnare fa parte di una affermazione-domanda capitale,
ma che l’esperienza di Roma rende temporaneamente superflua.