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Romeo Candido – Unità minima di viaggio (2010-1996)
In questo progetto Romeo Candido “Indaga il contenuto dei rapporti interpersonali trasposti in immagine. La pittura, il video e l’installazione nel suo lavoro, trattano la superficie del corpo vista in una sezione traslucida, quasi liquida, riconducibile ad un contenitore, quale il corpo umano, che emerge sulla superficie dell’immagine”.
Comunicato stampa
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La vernice della mostra, visibile in streaming collegandosi al sito www.romeocandido.it, vedrà la presentazione in anteprima a Milano delle opere realizzate tra il 1996 e il 2010 che hanno come filo conduttore l’enigma del viaggio inteso come itinerario di vita, esperienza che, sulle tracce della memoria, diventa per l’artista elemento essenziale di ricerca e metafora per la ricostruzione dello stato evocativo dell’immagine .
In questo progetto Romeo Candido “Indaga il contenuto dei rapporti interpersonali trasposti in immagine. La pittura, il video e l’installazione nel suo lavoro, trattano la superficie del corpo vista in una sezione traslucida, quasi liquida, riconducibile ad un contenitore, quale il corpo umano, che emerge sulla superficie dell’immagine”.
Ne l’Autoritratto (2000-2010), realizzato in legno di gelso naturale, neoprene, olio liquido e vetro; nei ritratti, olio e tecnica mista su carta, dei vari personaggi incontrati è evidente la ricerca di una forma di rappresentazione in grado di agire come rivelatore di uno stato di transizione della memoria, mobile e indefinibile. Nel video Kristall Atmen (Respiro di cristallo) è presente anche qui, nell’indagine, la memoria; il video era parte dell'installazione Who's next?(Chi è il prossimo?) allestita a Berlino alla galleria Offnes Ateliers nel 1997. L’opera con due tele monocrome intitolata Studio per un riposo dove l'autore continua il suo percorso di dialogo e rielaborazione dei temi tradizionali dell'arte occidentale. Per concludere il lavoro dal titolo Sottobosco (2010) metafora della capacità che hanno uomini ed oggetti di rimanere e durare in uno stato immobile. Sottobosco chiude questo ciclo di lavori ed immediatamente ne sottolinea la continuazione sottile con l’esposizione che avrà luogo nel mese di ottobre pv.
Testo critico di Ettore Malacarne.
In questo progetto Romeo Candido “Indaga il contenuto dei rapporti interpersonali trasposti in immagine. La pittura, il video e l’installazione nel suo lavoro, trattano la superficie del corpo vista in una sezione traslucida, quasi liquida, riconducibile ad un contenitore, quale il corpo umano, che emerge sulla superficie dell’immagine”.
Ne l’Autoritratto (2000-2010), realizzato in legno di gelso naturale, neoprene, olio liquido e vetro; nei ritratti, olio e tecnica mista su carta, dei vari personaggi incontrati è evidente la ricerca di una forma di rappresentazione in grado di agire come rivelatore di uno stato di transizione della memoria, mobile e indefinibile. Nel video Kristall Atmen (Respiro di cristallo) è presente anche qui, nell’indagine, la memoria; il video era parte dell'installazione Who's next?(Chi è il prossimo?) allestita a Berlino alla galleria Offnes Ateliers nel 1997. L’opera con due tele monocrome intitolata Studio per un riposo dove l'autore continua il suo percorso di dialogo e rielaborazione dei temi tradizionali dell'arte occidentale. Per concludere il lavoro dal titolo Sottobosco (2010) metafora della capacità che hanno uomini ed oggetti di rimanere e durare in uno stato immobile. Sottobosco chiude questo ciclo di lavori ed immediatamente ne sottolinea la continuazione sottile con l’esposizione che avrà luogo nel mese di ottobre pv.
Testo critico di Ettore Malacarne.
05
maggio 2010
Romeo Candido – Unità minima di viaggio (2010-1996)
Dal 05 al 15 maggio 2010
arte contemporanea
Location
STUDIO RUDY PRAMPOLINI
Milano, Via Durini, 9, (Milano)
Milano, Via Durini, 9, (Milano)
Orario di apertura
su appuntamento
Sito web
www.romeocandido.it
Ufficio stampa
ELLEFFE COMUNICAZIONE
Autore