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Romeo Candido – Welcome Home
La Mostra congiunge un lungo percorso dell’artista le cui opere rivelano una ricerca che ha come comune denominatore “il viaggio” inteso come nomadismo. Un contesto antropologico dell’arte, il viaggio verso l’alterità; per questo utilizza media diversi come la fotografia, il video, l’installazione e la pittura.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Mostra “Welcome Home” dell’artista Romeo
Candido conclude il Progetto itinerante della
Preview del 2010.
L’installazione evoca il percorso dell’artista: un
monitor acceso blu (uno dei colori primari per
ricongiungersi alla parte più primitiva e basica di
ogni individuo), racchiuso da strisce di legno
bruciato che formano una casa, come se
un’energia racchiusa fosse esplosa per scoprire
il mondo esterno e pronto ad esternare le
emozioni custodite nel “Io” profondo...
nell’attesa di tornare a “casa”.
Contestualizzata con l’opera “Sottobosco” che
assume una forma vagamente antropomorfa.
Come un mantello che copre il capo e le braccia
di una figura accovacciata, un saggio, un
monaco o un asceta, o un’entità naturale
misteriosa che svela un lato intimo costituito da
un velluto rosso.
La ricerca di forme dicibili, perché l’alterità non
diventi, attraverso i limiti di un linguaggio
ordinario e consueto, semplice differenza.
La Mostra congiunge un lungo percorso
dell'artista le cui opere rivelano una ricerca che
ha come comune denominatore "il viaggio"
inteso come nomadismo ed il suo ambìto
“ritorno a casa” con il proprio vissuto.
La scoperta dell’elemento “acqua”, quale
rapporto con la memoria, passando dallo stato
liquido allo stato solido che cristallizza
l’esperienza esistenziale-ricordo nel tempo,
preservandola.
Materiali semplici e atavici come il legno,
dedicandosi a ricerche sul Cionco evidenziando
un occhio antropologico che si fa veggente per
la penetrazione intuitiva, riconoscendolo come
contenitore di un sapere assoluto: la
congiunzione dei due opposti, maschile e
femminile, chiuso e aperto.
Un’evoluzione che lo porta a scoprire che
l’immagine non può essere rappresentata nella
sua forma reale perché ognuna ha un proprio
linguaggio, una propria intimità, un’anima, quale
energia di un involucro che lascia un’impronta e
crea la propria storia.
Un contesto antropologico dell'arte, un viaggio
verso l'alterità; per questo utilizza media diversi
come la fotografia, il video, l'installazione e la
pittura.
Ed infine... il ritorno a casa.
Candido conclude il Progetto itinerante della
Preview del 2010.
L’installazione evoca il percorso dell’artista: un
monitor acceso blu (uno dei colori primari per
ricongiungersi alla parte più primitiva e basica di
ogni individuo), racchiuso da strisce di legno
bruciato che formano una casa, come se
un’energia racchiusa fosse esplosa per scoprire
il mondo esterno e pronto ad esternare le
emozioni custodite nel “Io” profondo...
nell’attesa di tornare a “casa”.
Contestualizzata con l’opera “Sottobosco” che
assume una forma vagamente antropomorfa.
Come un mantello che copre il capo e le braccia
di una figura accovacciata, un saggio, un
monaco o un asceta, o un’entità naturale
misteriosa che svela un lato intimo costituito da
un velluto rosso.
La ricerca di forme dicibili, perché l’alterità non
diventi, attraverso i limiti di un linguaggio
ordinario e consueto, semplice differenza.
La Mostra congiunge un lungo percorso
dell'artista le cui opere rivelano una ricerca che
ha come comune denominatore "il viaggio"
inteso come nomadismo ed il suo ambìto
“ritorno a casa” con il proprio vissuto.
La scoperta dell’elemento “acqua”, quale
rapporto con la memoria, passando dallo stato
liquido allo stato solido che cristallizza
l’esperienza esistenziale-ricordo nel tempo,
preservandola.
Materiali semplici e atavici come il legno,
dedicandosi a ricerche sul Cionco evidenziando
un occhio antropologico che si fa veggente per
la penetrazione intuitiva, riconoscendolo come
contenitore di un sapere assoluto: la
congiunzione dei due opposti, maschile e
femminile, chiuso e aperto.
Un’evoluzione che lo porta a scoprire che
l’immagine non può essere rappresentata nella
sua forma reale perché ognuna ha un proprio
linguaggio, una propria intimità, un’anima, quale
energia di un involucro che lascia un’impronta e
crea la propria storia.
Un contesto antropologico dell'arte, un viaggio
verso l'alterità; per questo utilizza media diversi
come la fotografia, il video, l'installazione e la
pittura.
Ed infine... il ritorno a casa.
08
aprile 2011
Romeo Candido – Welcome Home
Dall'otto al 09 aprile 2011
arte contemporanea
Location
STUDIO RUDY PRAMPOLINI
Milano, Via Durini, 9, (Milano)
Milano, Via Durini, 9, (Milano)
Orario di apertura
dalle 11 alle 18
Vernissage
8 Aprile 2011, ore 18-22 anche il 9 aprile
Sito web
www.romeocandido.it
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