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Romualdo Schiano
Un video e quindici foto che lasciano spazio all’interpretazione, alla riflessione, all’immaginazione
Comunicato stampa
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L’uso della macchina fotografica, è stato per l'artista il terzo occhio,che ha permesso di vedere al di là dell’apparenza e cogliere il significato nascosto in oggetti apparentemente banali o insignificanti. Inoltre, grazie ad essa, l'artista ha potuto completare le sue esperienze pittorico-grafiche: analogamente alle stoffe antiche applicate sulle tele, i pezzi di legno lavorato immortalati dall’obiettivo rappresentano un frammento materico della memoria.
Nel 2003 c’è stata una svolta. La poesia delle immagini fisse è stata superata dall’esigenza di andare oltre il visibile: grazie all’uso del computer, gli oggetti, fotografati questa volta con una macchina fotografica digitale o scannerizzati, sono stati rivisitati, trasformati, sottoposti ad un’infinita gamma di variazioni fantasiose; oggetti di uso comune, talvolta consumati e arrugginiti, hanno acquisito una nuova vita divenendo non più oggetti, ma soggetti di comunicazione. Dal 2003 al 2007 il passaggio alla telecamera è stato quasi naturale, indotto dall’esigenza dell'artista di trovare una forma più completa dell’immagine: il movimento, rende l’immagine più incisiva, più capace di penetrare e di lasciare un segno nello spettatore e trasmette l’idea dell’ evoluzione,dell’inarrestabilità del continuo divenire.
Un video e quindici foto lasciano spazio all’interpretazione, alla riflessione, all’immaginazione
Nel 2003 c’è stata una svolta. La poesia delle immagini fisse è stata superata dall’esigenza di andare oltre il visibile: grazie all’uso del computer, gli oggetti, fotografati questa volta con una macchina fotografica digitale o scannerizzati, sono stati rivisitati, trasformati, sottoposti ad un’infinita gamma di variazioni fantasiose; oggetti di uso comune, talvolta consumati e arrugginiti, hanno acquisito una nuova vita divenendo non più oggetti, ma soggetti di comunicazione. Dal 2003 al 2007 il passaggio alla telecamera è stato quasi naturale, indotto dall’esigenza dell'artista di trovare una forma più completa dell’immagine: il movimento, rende l’immagine più incisiva, più capace di penetrare e di lasciare un segno nello spettatore e trasmette l’idea dell’ evoluzione,dell’inarrestabilità del continuo divenire.
Un video e quindici foto lasciano spazio all’interpretazione, alla riflessione, all’immaginazione
18
novembre 2007
Romualdo Schiano
Dal 18 novembre al 02 dicembre 2007
fotografia
Location
GALLERIA FOTOGRAFICA TINA MODOTTI
Acerra, Piazza Maria Montessori, 25, (Napoli)
Acerra, Piazza Maria Montessori, 25, (Napoli)
Orario di apertura
10.00/13 e 17.00/19 o su appuntamento
Vernissage
18 Novembre 2007, ore 11.30
Autore
Curatore