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Rory Cappelli – Dentro/fuori. Famosa per 15 minuti. L’opera d’arte e chi la guarda
un lavoro inedito sulla relazione, tutta novecentesca, anzi post-novecentesca e post-moderna, tra l’arte e chi la guarda
Comunicato stampa
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Giunge alla quinta edizione FotoGrafia Festival Internazionale di Roma - promosso dal Comune di Roma e prodotto da zoneattive con la direzione artistica di Marco Delogu - dopo il successo delle precedenti edizioni che hanno visto la partecipazione di grandi artisti quali Sebastião Salgado, Sally Mann, Don McCullin, Leonard Freed, Graciela Iturbide, Nan Goldin, Ryszard Kapuscinski, Paolo Pellegrin, Tazio Secchiaroli, Raghu Rai, Nobuyoshi Araki, Patti Smith, Gabriele Basilico.
Il tema scelto per FotoGrafia 2006 è il Novecento. Per interpretare un tema così vasto si è scelto di individuare alcune parole chiave che faranno da leit motiv delle principali mostre: identità, guerra, paesaggio, post-modernismo, luce.
In questo itinerario si colloca il lavoro di un’artista come Rory Cappelli, che propone un lavoro inedito sulla relazione, tutta novecentesca, anzi post-novecentesca e post-moderna, tra l’arte e chi la guarda.
**************************
Tutti saranno famosi per 15 minuti, sosteneva Andy Warhol, a non tanta distanza dall’inquietante Grande Fratello di George Orwell. Tutti e due, in modo diverso e con sentimenti diversi, prefiguravano ciò che è il nostro presente. Nel corso del Novecento la fruizione dell’arte si è completamente trasformata da esperienza per pochi intimi a fenomeno di massa, in alcuni casi rendendo luoghi di nessun conto dal punto turistico in attrazioni imprescindibili. È il caso di Sacile, di Treviso o di altre città, come Bergamo e Brescia, in cui mostre - come quella dedicata a Monet e la Senna - hanno attirato decine di migliaia di persone.
Ormai i grandi appuntamenti dell’arte, come la Biennale di Venezia, le mostre di Palazzo Reale a Milano, di Palazzo Bricherasio o del Castello di Rivoli a Torino, di Palazzo Pitti a Firenze, di Palazzo Abatellis a Palermo, sono diventate il motivo per trascorrere un weekend in un’altra città, un’occasione per scoprire i suoi piccoli o grandi segreti. Basta pensare alla Costa Azzurra che nonostante la sua offerta di mare e mondanità, ogni anno viene presa d’assalto da gruppi di persone sulle tracce di Picasso o di Matisse, attratti dalla quantità di musei, gallerie, case d’artista concentrate in un raggio di pochi chilometri.
DENTRO/FUORI propone un percorso fotografico, una testimonianza di questo nuovo modo di vivere l’arte: facce incuriosite, situazioni divertenti, commozione e godimento estetico, interrogativi e anche indifferenza. In queste 50 immagini che Rory Cappelli ha scattato in musei, in varie edizioni della Biennale di Venezia, all’inaugurazione di mostre, si coglie bene questa mutazione novecentesca che ha trasformato l’arte da fenomeno elitario a evento ‘familiare’. Queste immagini di persone con zainetto in spalla davanti alle grandi opere della modernità, queste figure che diventano parte dell’opera ‘guardata’ (come nella foto scattata alla Biennale di Venezia dove un ragazzo che guarda sembra la riproduzione in scala minore del grande Boy di Ron Mueck) parlano anche di come tutto questo stia diventando parte del nostro paesaggio interiore ed emotivo. Situazioni familiari, bambini, coppie, amici, persone in gruppo o da sole, in completa interazione con le opere esposte raccontano una storia ancora tutta da interpretare.
Rory Cappelli viene da Firenze ma vive e lavora a Roma. Giornalista professionista, lavora a Viaggi di Repubblica, scrive e collabora con diverse testate giornalistiche e radiofoniche del gruppo editoriale Repubblica - L'Espresso. Fotografa, viaggia e scrive per lavoro e per passione. Ha organizzato numerose mostre e vinto vari premi giornalistici. Un suo racconto fu pubblicato da Pier Vittorio Tondelli nell'antologia Giovani Blues.
Il tema scelto per FotoGrafia 2006 è il Novecento. Per interpretare un tema così vasto si è scelto di individuare alcune parole chiave che faranno da leit motiv delle principali mostre: identità, guerra, paesaggio, post-modernismo, luce.
In questo itinerario si colloca il lavoro di un’artista come Rory Cappelli, che propone un lavoro inedito sulla relazione, tutta novecentesca, anzi post-novecentesca e post-moderna, tra l’arte e chi la guarda.
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Tutti saranno famosi per 15 minuti, sosteneva Andy Warhol, a non tanta distanza dall’inquietante Grande Fratello di George Orwell. Tutti e due, in modo diverso e con sentimenti diversi, prefiguravano ciò che è il nostro presente. Nel corso del Novecento la fruizione dell’arte si è completamente trasformata da esperienza per pochi intimi a fenomeno di massa, in alcuni casi rendendo luoghi di nessun conto dal punto turistico in attrazioni imprescindibili. È il caso di Sacile, di Treviso o di altre città, come Bergamo e Brescia, in cui mostre - come quella dedicata a Monet e la Senna - hanno attirato decine di migliaia di persone.
Ormai i grandi appuntamenti dell’arte, come la Biennale di Venezia, le mostre di Palazzo Reale a Milano, di Palazzo Bricherasio o del Castello di Rivoli a Torino, di Palazzo Pitti a Firenze, di Palazzo Abatellis a Palermo, sono diventate il motivo per trascorrere un weekend in un’altra città, un’occasione per scoprire i suoi piccoli o grandi segreti. Basta pensare alla Costa Azzurra che nonostante la sua offerta di mare e mondanità, ogni anno viene presa d’assalto da gruppi di persone sulle tracce di Picasso o di Matisse, attratti dalla quantità di musei, gallerie, case d’artista concentrate in un raggio di pochi chilometri.
DENTRO/FUORI propone un percorso fotografico, una testimonianza di questo nuovo modo di vivere l’arte: facce incuriosite, situazioni divertenti, commozione e godimento estetico, interrogativi e anche indifferenza. In queste 50 immagini che Rory Cappelli ha scattato in musei, in varie edizioni della Biennale di Venezia, all’inaugurazione di mostre, si coglie bene questa mutazione novecentesca che ha trasformato l’arte da fenomeno elitario a evento ‘familiare’. Queste immagini di persone con zainetto in spalla davanti alle grandi opere della modernità, queste figure che diventano parte dell’opera ‘guardata’ (come nella foto scattata alla Biennale di Venezia dove un ragazzo che guarda sembra la riproduzione in scala minore del grande Boy di Ron Mueck) parlano anche di come tutto questo stia diventando parte del nostro paesaggio interiore ed emotivo. Situazioni familiari, bambini, coppie, amici, persone in gruppo o da sole, in completa interazione con le opere esposte raccontano una storia ancora tutta da interpretare.
Rory Cappelli viene da Firenze ma vive e lavora a Roma. Giornalista professionista, lavora a Viaggi di Repubblica, scrive e collabora con diverse testate giornalistiche e radiofoniche del gruppo editoriale Repubblica - L'Espresso. Fotografa, viaggia e scrive per lavoro e per passione. Ha organizzato numerose mostre e vinto vari premi giornalistici. Un suo racconto fu pubblicato da Pier Vittorio Tondelli nell'antologia Giovani Blues.
27
aprile 2006
Rory Cappelli – Dentro/fuori. Famosa per 15 minuti. L’opera d’arte e chi la guarda
Dal 27 aprile al 30 maggio 2006
fotografia
Location
FARE SPAZIO
Roma, Via Dei Bruzi, 10, (Roma)
Roma, Via Dei Bruzi, 10, (Roma)
Orario di apertura
10.30-13.30 e 14.30-18.30
chiuso sabato, domenica e lunedì mattina
Vernissage
27 Aprile 2006, ore 18.30
Ufficio stampa
DAVIS & CO.
Autore