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Rosa Gisladottir – Come l’acqua come l’oro
12 opere di questa importante artista islandese,realizzate con materiali moderni come jesmonite, alluminio, bottiglie di plastica, acqua e luce fredda.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’"archeologia del futuro", eredità di questa nostra epoca per i posteri, potrebbe avere la
forma degli oggetti primari, di uso comune e quotidiano, ricreati da Rosa Gisladottir ed
esposti ai Mercati di Traiano dal 22 giugno al 23 settembre 2012, nei suggestivi spazi della
Grande Aula e della via Biberatica.
Fa riflettere l’accostamento tra le imponenti geometrie e simmetrie dell’architettura
classica e le 12 opere dell’artista islandese, realizzate con materiali moderni come
jesmonite, alluminio, bottiglie di plastica, acqua e luce fredda, realizzazione possibile
grazie al contributo e alla mission ecologica del Consorzio Imballaggi Alluminio, molto
attivi nel settore dell’arte contemporanea. Evidente in questa mostra il contrasto tra
la grandezza del passato - il lascito dell'antichità, i suoi reperti - e il consumismo del
presente, i cui esiti sono già evidenti. Il rapporto con l’antichità, e in particolare con il
contesto che le ospita, è rafforzato dall’ispirazione di alcune opere a oggetti riprodotti
nell’apparato decorativo dei Fori Imperiali: la ghianda che, moltiplicata in fitte maglie,
decorava la patera tenuta in mano dalle Cariatidi del Foro di Augusto, il prezioso cantaro
– vaso - dal Tempio di Venere Genitrice, il possente scudo dei Daci sulla Colonna di
Traiano.
Promossa da Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico -
Sovraintendenza ai Beni Culturali, l’esposizione, curata da Sabine Frantellizzi, è realizzata
in collaborazione con l'Ambasciata Islandese in Italia.
Organizzazione e servizi museali sono di Zètema Progetto Cultura.
I siti archeologici di Roma diventano per Rosa Gisladottir ricca fonte di ispirazione a
partire dagli anni ottanta, quando nel suo primo viaggio nell’Urbe è colpita dall’imponenza
e bellezza delle tracce lasciate dal passato, così diverse da quelle “immateriali” della
sua Islanda, conservate più nelle saghe letterarie che nell’arte e nell’architettura. Nasce
così l’idea di far dialogare la geometria simmetrica e perfetta dell’arte classica con opere
d’arte che si ispirano a quelle stesse forme, evocando però al posto di un grande impero,
sorretto da concetti eterni e immutabili, l’incerto futuro dell’epoca postindustriale, il cui
principale emblema è senz’altro la plastica.
E di questo materiale sono infatti alcune delle installazioni che Rosa espone negli
ambienti dei Mercati di Traiano: colonne illuminate di bottiglie o mosaici circolari e strutture
multicolori. Sempre perfettamente simmetriche, si richiamano anch’esse come le sculture
alle forme classiche, ma più che alla teoria platonica della “immagine sensibile dell’Idea”
ricordano angoscianti immagini di continenti di plastica galleggianti negli oceani .
Intento confermato nel manifesto dell’artista: “suscitare emozioni sostanziali nella mente
degli spettatori con opere d’arte esteticamente affascinanti nello spirito degli antichi, ma
che al tempo stesso vogliono sollevare interrogativi tutt’altro che tranquillizzanti sul nostro
presente e sul nostro futuro …. Siamo responsabili per l‘ambiente che lasciamo alle future
generazioni. Che cosa penseranno le future generazioni di noi? Saremmo giudicati bene
o male? I rifiuti della società dei consumi si accumulano come indistruttibili montagne di
dimensioni mai viste nella storia dell‘umanità. Quante bottiglie di acqua minerale saranno
consumati ogni giorno a Roma per riempire i centri di raccolta di un materiale indigeribile
per la natura?”
Una mostra bella, colorata, raffinata. Una mostra che farà riflettere.
Info Mostra
Sede
Date
Orari
Biglietto
Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali
Via IV Novembre 94, Roma
22 giugno – 23 settembre 2012
martedì - domenica ore 9.00-19.00
la biglietteria chiude un'ora prima
Giorni chiusura: lunedì
intero 10 euro; ridotto 8 euro
Sponsor del sistema Musei in Comune
Acea, Banche Tesoriere di Roma Capitale
(BNL– Gruppo BNP Paribas,UniCredit, Monte dei
Paschi di Siena), Finmeccanica, Acqua Claudia,
Gioco del Lotto, Vodafone
La Repubblica; Atac
Con il contributo tecnico di
Supporto organizzativo
e servizi museali
Info
Zètema Progetto Cultura
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00);
www.mercatiditraiano.it
www.zetema.it
Manifesto dell’artista
Il mio rapporto artistico con Roma risale agli anni ottanta. Ero sopraffatta
dalla maestosità della città. I siti archeologici di Roma diventarono una
meravigliosa fonte d’inspirazione per me. Mi affascinava in modo particolare
la simmetria e lo splendore dell’architettura antica.
Il tema principale della mostra è la teoria di Platone delle Forme. Gli oggetti
che vediamo, secondo Platone, non sono veri, ma imitano le forme reali. Il
mio obiettivo è di rappresentare queste Forme, viste in diversi manufatti che
risalgono all’epoca dei Mercati di Traiano.
Paragono il passato, il presente e il futuro guardando ad utensili semplici,
come ciotole, bottiglie, piatti, vasi, o piuttosto ai prototipi di questi manufatti.
Gli strumenti complicati e le tecnologie sono soggetti a rapidi mutamenti,
mentre gli utensili semplici obbediscono ad un ritmo più lento, quasi
geologico.
Il mio intento è di mettere a confronto l’archeologia romana con l’‘archeologia
del futuro“.
Come interpreteranno le future generazioni gli scavi archeologici dal nostro
tempo? Cosa penseremo di noi stessi? Cosa vedremo nello specchio del
tempo? ? I prodotti della moderna società dei consumi si accumulano come
indistruttibili montagne di dimensioni mai viste prima nella storia. Quante
bottiglie di plastica con acqua minerale saranno gettate ogni giorno a Roma
riempiendo sempre più i centri di raccolta?
Mostrare le mie opere nei Mercati di Traiano mi offre la possibilità di esplorare
differenti tecniche di scultura, combinando materiali moderni, come la
jesmonite, l‘alluminio, le bottiglie di plastica, il plexiglass, con elementi naturali
come l’acqua e la luce.
Artist’s statement
My artistic interaction with Rome stretches back to the 1980s. I was
overwhelmed by the grandeur of the city. The archeological sites in Rome
were a wonderful source of inspiration to me. I was fascinated by their
symmetry and splendor.
The main theme of the exhibition is Plato’s Theory of Forms. According to
Plato, the objects that we see are not real, but mimic real Forms. My goal
is to represent these Forms seen in various artifacts dating from the time of
Trajan’s Market.
I compare the past, the present and the future by looking at simple utensils
like bowls, bottles, plates and jars, or rather the prototypes of those artifacts.
Complicated tools and technologies are subject to rapid change, but simple
utensils obey a slow, almost geological rhytm.
My aim is to confront Roman archaeology with the “archaeology of the future”.
How will future generations interpret their archeological excavations from our
times? How do we think about ourselves? What do we see in the mirror of
time? The products of the modern consumer society pile up like imperishable
leftovers in dimensions never seen before in history. How many plastic bottles
of drinking water are wasted every day in Rome, filling ever growing dumping
sites?
Displaying my works in Trajan’s Market gives me a welcome opportunity to
explore different sculptural methods combining modern materials such as
Jesmonite, aluminum, plastic bottles, plexiglass with naural elements like
water and light.
forma degli oggetti primari, di uso comune e quotidiano, ricreati da Rosa Gisladottir ed
esposti ai Mercati di Traiano dal 22 giugno al 23 settembre 2012, nei suggestivi spazi della
Grande Aula e della via Biberatica.
Fa riflettere l’accostamento tra le imponenti geometrie e simmetrie dell’architettura
classica e le 12 opere dell’artista islandese, realizzate con materiali moderni come
jesmonite, alluminio, bottiglie di plastica, acqua e luce fredda, realizzazione possibile
grazie al contributo e alla mission ecologica del Consorzio Imballaggi Alluminio, molto
attivi nel settore dell’arte contemporanea. Evidente in questa mostra il contrasto tra
la grandezza del passato - il lascito dell'antichità, i suoi reperti - e il consumismo del
presente, i cui esiti sono già evidenti. Il rapporto con l’antichità, e in particolare con il
contesto che le ospita, è rafforzato dall’ispirazione di alcune opere a oggetti riprodotti
nell’apparato decorativo dei Fori Imperiali: la ghianda che, moltiplicata in fitte maglie,
decorava la patera tenuta in mano dalle Cariatidi del Foro di Augusto, il prezioso cantaro
– vaso - dal Tempio di Venere Genitrice, il possente scudo dei Daci sulla Colonna di
Traiano.
Promossa da Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico -
Sovraintendenza ai Beni Culturali, l’esposizione, curata da Sabine Frantellizzi, è realizzata
in collaborazione con l'Ambasciata Islandese in Italia.
Organizzazione e servizi museali sono di Zètema Progetto Cultura.
I siti archeologici di Roma diventano per Rosa Gisladottir ricca fonte di ispirazione a
partire dagli anni ottanta, quando nel suo primo viaggio nell’Urbe è colpita dall’imponenza
e bellezza delle tracce lasciate dal passato, così diverse da quelle “immateriali” della
sua Islanda, conservate più nelle saghe letterarie che nell’arte e nell’architettura. Nasce
così l’idea di far dialogare la geometria simmetrica e perfetta dell’arte classica con opere
d’arte che si ispirano a quelle stesse forme, evocando però al posto di un grande impero,
sorretto da concetti eterni e immutabili, l’incerto futuro dell’epoca postindustriale, il cui
principale emblema è senz’altro la plastica.
E di questo materiale sono infatti alcune delle installazioni che Rosa espone negli
ambienti dei Mercati di Traiano: colonne illuminate di bottiglie o mosaici circolari e strutture
multicolori. Sempre perfettamente simmetriche, si richiamano anch’esse come le sculture
alle forme classiche, ma più che alla teoria platonica della “immagine sensibile dell’Idea”
ricordano angoscianti immagini di continenti di plastica galleggianti negli oceani .
Intento confermato nel manifesto dell’artista: “suscitare emozioni sostanziali nella mente
degli spettatori con opere d’arte esteticamente affascinanti nello spirito degli antichi, ma
che al tempo stesso vogliono sollevare interrogativi tutt’altro che tranquillizzanti sul nostro
presente e sul nostro futuro …. Siamo responsabili per l‘ambiente che lasciamo alle future
generazioni. Che cosa penseranno le future generazioni di noi? Saremmo giudicati bene
o male? I rifiuti della società dei consumi si accumulano come indistruttibili montagne di
dimensioni mai viste nella storia dell‘umanità. Quante bottiglie di acqua minerale saranno
consumati ogni giorno a Roma per riempire i centri di raccolta di un materiale indigeribile
per la natura?”
Una mostra bella, colorata, raffinata. Una mostra che farà riflettere.
Info Mostra
Sede
Date
Orari
Biglietto
Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali
Via IV Novembre 94, Roma
22 giugno – 23 settembre 2012
martedì - domenica ore 9.00-19.00
la biglietteria chiude un'ora prima
Giorni chiusura: lunedì
intero 10 euro; ridotto 8 euro
Sponsor del sistema Musei in Comune
Acea, Banche Tesoriere di Roma Capitale
(BNL– Gruppo BNP Paribas,UniCredit, Monte dei
Paschi di Siena), Finmeccanica, Acqua Claudia,
Gioco del Lotto, Vodafone
La Repubblica; Atac
Con il contributo tecnico di
Supporto organizzativo
e servizi museali
Info
Zètema Progetto Cultura
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00);
www.mercatiditraiano.it
www.zetema.it
Manifesto dell’artista
Il mio rapporto artistico con Roma risale agli anni ottanta. Ero sopraffatta
dalla maestosità della città. I siti archeologici di Roma diventarono una
meravigliosa fonte d’inspirazione per me. Mi affascinava in modo particolare
la simmetria e lo splendore dell’architettura antica.
Il tema principale della mostra è la teoria di Platone delle Forme. Gli oggetti
che vediamo, secondo Platone, non sono veri, ma imitano le forme reali. Il
mio obiettivo è di rappresentare queste Forme, viste in diversi manufatti che
risalgono all’epoca dei Mercati di Traiano.
Paragono il passato, il presente e il futuro guardando ad utensili semplici,
come ciotole, bottiglie, piatti, vasi, o piuttosto ai prototipi di questi manufatti.
Gli strumenti complicati e le tecnologie sono soggetti a rapidi mutamenti,
mentre gli utensili semplici obbediscono ad un ritmo più lento, quasi
geologico.
Il mio intento è di mettere a confronto l’archeologia romana con l’‘archeologia
del futuro“.
Come interpreteranno le future generazioni gli scavi archeologici dal nostro
tempo? Cosa penseremo di noi stessi? Cosa vedremo nello specchio del
tempo? ? I prodotti della moderna società dei consumi si accumulano come
indistruttibili montagne di dimensioni mai viste prima nella storia. Quante
bottiglie di plastica con acqua minerale saranno gettate ogni giorno a Roma
riempiendo sempre più i centri di raccolta?
Mostrare le mie opere nei Mercati di Traiano mi offre la possibilità di esplorare
differenti tecniche di scultura, combinando materiali moderni, come la
jesmonite, l‘alluminio, le bottiglie di plastica, il plexiglass, con elementi naturali
come l’acqua e la luce.
Artist’s statement
My artistic interaction with Rome stretches back to the 1980s. I was
overwhelmed by the grandeur of the city. The archeological sites in Rome
were a wonderful source of inspiration to me. I was fascinated by their
symmetry and splendor.
The main theme of the exhibition is Plato’s Theory of Forms. According to
Plato, the objects that we see are not real, but mimic real Forms. My goal
is to represent these Forms seen in various artifacts dating from the time of
Trajan’s Market.
I compare the past, the present and the future by looking at simple utensils
like bowls, bottles, plates and jars, or rather the prototypes of those artifacts.
Complicated tools and technologies are subject to rapid change, but simple
utensils obey a slow, almost geological rhytm.
My aim is to confront Roman archaeology with the “archaeology of the future”.
How will future generations interpret their archeological excavations from our
times? How do we think about ourselves? What do we see in the mirror of
time? The products of the modern consumer society pile up like imperishable
leftovers in dimensions never seen before in history. How many plastic bottles
of drinking water are wasted every day in Rome, filling ever growing dumping
sites?
Displaying my works in Trajan’s Market gives me a welcome opportunity to
explore different sculptural methods combining modern materials such as
Jesmonite, aluminum, plastic bottles, plexiglass with naural elements like
water and light.
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giugno 2012
Rosa Gisladottir – Come l’acqua come l’oro
Dal 21 giugno al 23 settembre 2012
arte contemporanea
Location
MERCATI DI TRAIANO
Roma, Via IV Novembre, 94, (Roma)
Roma, Via IV Novembre, 94, (Roma)
Biglietti
intero 10 euro; ridotto 8 euro
Orario di apertura
martedì - domenica ore 9.00-19.00
la biglietteria chiude un'ora prima
Giorni chiusura: lunedì
Vernissage
21 Giugno 2012, ore 11 per la stampa
Ufficio stampa
ZETEMA
Autore