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Rosalba Busani
Dal 1 al 20 di Agosto la Galleria propone le opere di Rosalba Busani. Un universo ricco di colore e sensibilità che ben rappresenta la solarità dell’artista.
Il nostro sguardo si immerge in uno sconfinato mare di papaveri, ci sembra di ascoltare il suono di un violino e di percepire il mare di Port
Comunicato stampa
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Dopo regolari studi, ma non specificamente artistici, si iscrive all’Accademia di Belle arti di Bologna; si considera autodidatta anche se ha svolto un’intensa attività di riproduzione di opere d’arte famose. Partecipa a numerosi concorsi e mostre Collettive ; tiene una personale nel 2001 a Capoliveri nell’Isola d’Elba, una nel 2003 e 2004 a Porto Venere (Sala di via Capellini) e Tellaro , mantenendo da qualche anno una mostra permanente in borgo Giacomo Tommasini a Parma.
Dal 2002 partecipa alla mostra del circolo del Castellazzo dedicata a Giuseppe Verdi, (la sua opera sembra voler suggerire le stagioni di una vita in una personale rievocazione di un monumento a Verdi distrutto” — Stefania Provinciali in “Gazzetta di Parma” 18 dicembre 2000); alla rassegna della Galleria Sant’Andrea sul tema del Parco Ducale, a “Nel paese di Mangiafuoco” alla Galleria del Teatro, alle mostre di Berceto (“Homo, mundus minor”) e a quelle di Collecchio a Villa Soragna nel Parco Nevicati (“ Arbore amica” e “ Aqua’) e al circolo “Il Colle” per la “Quadreria collecchiese” dove una sua opera è esposta permanentemente. Inoltre è presente alla mostra d’arte parmense contemporanea “Mythos e Mito” nella Rocca di Sala Baganza. Partecipa alla collettiva “mini-quadro” a Menton (Francia) nel 2002. Partecipa, a “Omaggio a Giovanni Guareschi” nelle Serre Petitot dei Parco Ducale, “Luci e ombre di Parma” alla Galleria del Teatro,“La ragazza dai capelli di lino” a Salsomaggiore, “Genesi I — XI” a Collecchio. “Blu bemolle” a Sorbolo.
Ama il colore, più del disegno, per creare emozioni, così sia i suoi paesaggi che le sue figure vivono attraverso la carica cromatica che accentua la realtà. Rosalba Busani, dopo anni di ricerche, di studi, di visitazioni di mostre e musei, è giunta ad una duplice maturità: ideologico spirituale e tecnica . Pèr quanto riguarda la prima, ha scelto realizzare dipinti che partono dalla realtà (sia di figura, di paesaggio o di composizione dei vari generi) per poi idealizzarla attraverso “astrazione dell’idea, cioè estraendola dal contesto abituale per offrirla in una nuova dimensione di pensiero e di affetto.
Ecco, questa dell’amore per un personaggio (Verdi, Toscanini o Sicuri che sia), o semplicemente per un albero, una bicicletta o un corso d’acqua, mi sembra la chiave d’interpretazione per capire “opera dipinta, attraverso la dolcezza, la partecipazione personale, l’entusiasmo sempre nuovo della creatività
Ed ecco poi la componente tecnica: Rosalba sì è perfezionata per anni realizzando copie di quadri famosi; poi si è fermata, cercando un proprio stile e lo ha trovato selezionando i colori della tavolozza che la interessavano di più . Sono soprattutto le terre, naturali e bruciate e l’oro, con alcune “aperture” verso verdi e azzurri.
Come se fossero spiragli dello spirito, sottili speranze o ferite lancinanti nella genialità creativa o nella vita faticosa di personalità come Anna Frank, Maria Callas o Anna Magnani. Ma la Busani non si ferma qui.
Ama anche i vecchi supporti di legno, le cornici “vissute” di porte e finestre, (magari semicircolari come sovrapporte a spicchi) e, quando non trova pezzi interessanti, combina stratificazioni diverse per conferire al paesaggio una prospettiva nuova, incollando e avvitando tavole e cornici. Insomma, un mondo artistico molto personale, sia dal punto di vista ideologico che da quello tecnico, a testimonianza di una personalità che ha raggiunto la maturità attraverso continue evoluzioni, senza rinunciare — mediante “umiltà”dello sperimentatore - a frequenti prove pratiche.
Tiziano Marcheselli
(scrittore, giornalista e critico d’arte)
Dal 2002 partecipa alla mostra del circolo del Castellazzo dedicata a Giuseppe Verdi, (la sua opera sembra voler suggerire le stagioni di una vita in una personale rievocazione di un monumento a Verdi distrutto” — Stefania Provinciali in “Gazzetta di Parma” 18 dicembre 2000); alla rassegna della Galleria Sant’Andrea sul tema del Parco Ducale, a “Nel paese di Mangiafuoco” alla Galleria del Teatro, alle mostre di Berceto (“Homo, mundus minor”) e a quelle di Collecchio a Villa Soragna nel Parco Nevicati (“ Arbore amica” e “ Aqua’) e al circolo “Il Colle” per la “Quadreria collecchiese” dove una sua opera è esposta permanentemente. Inoltre è presente alla mostra d’arte parmense contemporanea “Mythos e Mito” nella Rocca di Sala Baganza. Partecipa alla collettiva “mini-quadro” a Menton (Francia) nel 2002. Partecipa, a “Omaggio a Giovanni Guareschi” nelle Serre Petitot dei Parco Ducale, “Luci e ombre di Parma” alla Galleria del Teatro,“La ragazza dai capelli di lino” a Salsomaggiore, “Genesi I — XI” a Collecchio. “Blu bemolle” a Sorbolo.
Ama il colore, più del disegno, per creare emozioni, così sia i suoi paesaggi che le sue figure vivono attraverso la carica cromatica che accentua la realtà. Rosalba Busani, dopo anni di ricerche, di studi, di visitazioni di mostre e musei, è giunta ad una duplice maturità: ideologico spirituale e tecnica . Pèr quanto riguarda la prima, ha scelto realizzare dipinti che partono dalla realtà (sia di figura, di paesaggio o di composizione dei vari generi) per poi idealizzarla attraverso “astrazione dell’idea, cioè estraendola dal contesto abituale per offrirla in una nuova dimensione di pensiero e di affetto.
Ecco, questa dell’amore per un personaggio (Verdi, Toscanini o Sicuri che sia), o semplicemente per un albero, una bicicletta o un corso d’acqua, mi sembra la chiave d’interpretazione per capire “opera dipinta, attraverso la dolcezza, la partecipazione personale, l’entusiasmo sempre nuovo della creatività
Ed ecco poi la componente tecnica: Rosalba sì è perfezionata per anni realizzando copie di quadri famosi; poi si è fermata, cercando un proprio stile e lo ha trovato selezionando i colori della tavolozza che la interessavano di più . Sono soprattutto le terre, naturali e bruciate e l’oro, con alcune “aperture” verso verdi e azzurri.
Come se fossero spiragli dello spirito, sottili speranze o ferite lancinanti nella genialità creativa o nella vita faticosa di personalità come Anna Frank, Maria Callas o Anna Magnani. Ma la Busani non si ferma qui.
Ama anche i vecchi supporti di legno, le cornici “vissute” di porte e finestre, (magari semicircolari come sovrapporte a spicchi) e, quando non trova pezzi interessanti, combina stratificazioni diverse per conferire al paesaggio una prospettiva nuova, incollando e avvitando tavole e cornici. Insomma, un mondo artistico molto personale, sia dal punto di vista ideologico che da quello tecnico, a testimonianza di una personalità che ha raggiunto la maturità attraverso continue evoluzioni, senza rinunciare — mediante “umiltà”dello sperimentatore - a frequenti prove pratiche.
Tiziano Marcheselli
(scrittore, giornalista e critico d’arte)
01
agosto 2008
Rosalba Busani
Dal primo al 20 agosto 2008
arte contemporanea
Location
IMMAGINECOLORE.COM
San Remo, Via Padre Girolamo Saccheri, 31-33, (Imperia)
San Remo, Via Padre Girolamo Saccheri, 31-33, (Imperia)
Orario di apertura
dal martedì al sabato dalle 16 alle 19.00, martedì e sabato dalle 10 alle 12.30, ingresso libero
Vernissage
1 Agosto 2008, 18.00
Autore
Curatore