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ROSALIA SANTA PATRONA E DEA MADRE DEI POPOLI UNITI
Una mostra per raccontare la città di Palermo attraverso il mito, i riti, gli ex voto, le preghiere, rivolte dagli abitanti alla santa Patrona, un lavoro svolto nell’arco di 30 anni da Melania Messina, curato da Emilia Valenza ed organizzato dal museo internazionale delle marionette Pasqualino
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Rosalia, santa e madre: la mostra di Melania Messina
chiude le celebrazioni dedicate alla Santuzza
L’esposizione, a cura di Emilia Valenza e Rosario Perricone, sarà inaugurata domenica 29 gennaio alle 17 all’Archivio storico comunale, dove rimarrà fino al 9 febbraio 2025
Rosalia: Santa patrona e dea madre dei popoli uniti è il titolo della mostra foto-grafica di Melania Messina, da un progetto a cura di Emilia Valenza e Rosario Perricone, che verrà inaugurata il prossimo 29 dicembre nella sede dell’Archivio Storico comunale di Palermo.
Organizzata dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari – ETS, la mostra chiude il ciclo di iniziative artistico-culturali a corollario del 400° Festino di Santa Rosalia - Progetto “Rosalia di Palermo”, ed è finanziata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Palermo (area della Cultura, turismo, sport e politiche gio-vanili).
Il corpus fotografico di Melania Messina è un racconto per immagini del rapporto che lega la figura di Rosalia, vergine ed eremita nel luogo sacro del Monte Pellegri-no, al popolo palermitano, cittadini di nazionalità diverse che esprimono la loro de-vozione nelle forme più intime ma anche spettacolari.
Il progetto, cominciato negli anni Novanta, arriva fino ad oggi: negli anni le richie-ste dei devoti della Santa, testimoniate dalle lettere fotografate all’interno dell’Archivio del santuario, rimangono le stesse e sono emblematiche dei problemi atavici che affliggono il territorio: richieste di lavoro, di protezione familiare, di fer-tilità, di buona gravidanza. Alla Santa si chiede spesso di intervenire lì dove la pub-blica amministrazione non riesce a risolvere le questioni di carattere sociale.
La fotografa sembra analizzare le parole scritte sui fogli lasciati all’interno del san-tuario e osserva gli ex-voto raccolti nella grotta della santa, cosicché, come scrive Rosario Perricone - “la fotografia diventa irrimediabilmente parte del corpus votivo documentato, se non essa stessa trasfigurata in una raccolta di ex voto, ove traspare l’esperienza trentennale presso il Santuario di Santa Rosalia vissuta sul corpo della fotografa, incrociando donne e uomini e immagini agglutinati nello spasmo delle devozioni.”
“Il titolo della mostra - afferma Emilia Valenza - è esplicativo di una devozione con-divisa tra i popoli che hanno abitato questa città, fin dai secoli passati. Dalla Dea Ta-nit alla fanciulla vergine della grotta, palermitani autoctoni e stranieri naturalizzati si incontrano nel cammino sul Monte Pellegrino, si incrociano nei vicoli della città e si integrano nella comune speranza di un intervento risolutivo della santa patrona. Ro-salia unisce e livella democraticamente nella fede e nella devozione, a lei giungono elenchi di urgenze sociali, fino alle questioni più attuali, la parità di genere e l’affermazione di un’eguaglianza tra i sessi.”
Come racconta la fotografa: “il percorso narrativo è stato costruito negli anni, do-cumentando nel tempo i vari aspetti del culto di Santa Rosalia. L’arco temporale è compreso dai primi anni 90 fino ai giorni nostri, le foto sono state scattate sia in analogico che in digitale e per indicare il divenire nel tempo si è scelto di costruire il
racconto evidenziando la differenza del mezzo usato, cercando di evocare come in un sussurro e a frammenti il dialogo dei fedeli con Rosalia.”
chiude le celebrazioni dedicate alla Santuzza
L’esposizione, a cura di Emilia Valenza e Rosario Perricone, sarà inaugurata domenica 29 gennaio alle 17 all’Archivio storico comunale, dove rimarrà fino al 9 febbraio 2025
Rosalia: Santa patrona e dea madre dei popoli uniti è il titolo della mostra foto-grafica di Melania Messina, da un progetto a cura di Emilia Valenza e Rosario Perricone, che verrà inaugurata il prossimo 29 dicembre nella sede dell’Archivio Storico comunale di Palermo.
Organizzata dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari – ETS, la mostra chiude il ciclo di iniziative artistico-culturali a corollario del 400° Festino di Santa Rosalia - Progetto “Rosalia di Palermo”, ed è finanziata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Palermo (area della Cultura, turismo, sport e politiche gio-vanili).
Il corpus fotografico di Melania Messina è un racconto per immagini del rapporto che lega la figura di Rosalia, vergine ed eremita nel luogo sacro del Monte Pellegri-no, al popolo palermitano, cittadini di nazionalità diverse che esprimono la loro de-vozione nelle forme più intime ma anche spettacolari.
Il progetto, cominciato negli anni Novanta, arriva fino ad oggi: negli anni le richie-ste dei devoti della Santa, testimoniate dalle lettere fotografate all’interno dell’Archivio del santuario, rimangono le stesse e sono emblematiche dei problemi atavici che affliggono il territorio: richieste di lavoro, di protezione familiare, di fer-tilità, di buona gravidanza. Alla Santa si chiede spesso di intervenire lì dove la pub-blica amministrazione non riesce a risolvere le questioni di carattere sociale.
La fotografa sembra analizzare le parole scritte sui fogli lasciati all’interno del san-tuario e osserva gli ex-voto raccolti nella grotta della santa, cosicché, come scrive Rosario Perricone - “la fotografia diventa irrimediabilmente parte del corpus votivo documentato, se non essa stessa trasfigurata in una raccolta di ex voto, ove traspare l’esperienza trentennale presso il Santuario di Santa Rosalia vissuta sul corpo della fotografa, incrociando donne e uomini e immagini agglutinati nello spasmo delle devozioni.”
“Il titolo della mostra - afferma Emilia Valenza - è esplicativo di una devozione con-divisa tra i popoli che hanno abitato questa città, fin dai secoli passati. Dalla Dea Ta-nit alla fanciulla vergine della grotta, palermitani autoctoni e stranieri naturalizzati si incontrano nel cammino sul Monte Pellegrino, si incrociano nei vicoli della città e si integrano nella comune speranza di un intervento risolutivo della santa patrona. Ro-salia unisce e livella democraticamente nella fede e nella devozione, a lei giungono elenchi di urgenze sociali, fino alle questioni più attuali, la parità di genere e l’affermazione di un’eguaglianza tra i sessi.”
Come racconta la fotografa: “il percorso narrativo è stato costruito negli anni, do-cumentando nel tempo i vari aspetti del culto di Santa Rosalia. L’arco temporale è compreso dai primi anni 90 fino ai giorni nostri, le foto sono state scattate sia in analogico che in digitale e per indicare il divenire nel tempo si è scelto di costruire il
racconto evidenziando la differenza del mezzo usato, cercando di evocare come in un sussurro e a frammenti il dialogo dei fedeli con Rosalia.”
29
dicembre 2024
ROSALIA SANTA PATRONA E DEA MADRE DEI POPOLI UNITI
Dal 29 dicembre 2024 al 09 febbraio 2025
fotografia
Location
Archivio Storico Comunale
Palermo, Via Maqueda, 157, (PA)
Palermo, Via Maqueda, 157, (PA)
Orario di apertura
venerdì 08:30–13:30
sabato Chiuso
domenica Chiuso
lunedì
(Epifania)
08:30–13:30
L'orario può variare
martedì 08:30–13:30
mercoledì 08:30–13:30, 15:30–17:30
giovedì 08:30–13:30, 15:30–17:30
Editore
MUSEO INTERNAZIONALE DELLE MARIONETTE ANTONIO PASQUALINO
Autore
Curatore