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Rose Rodrigues / Anton Roca – ELO. La memoria dentro
Elo. La memoria dentro, mette in atto un’azione collettiva rivolta ad un gruppo eterogeneo di persone, invitate ad intrecciare il proprio racconto di vita, mentre eseguono il gesto meccanico dell’intreccio, da cui deriva la creazione di un nesso, elo dall’originale portoghese.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Venerdì 25 agosto 2017, Rad’Art è lieta di invitare all’apertura della mostra dedicata al progetto ELO. La
memoria dentro di Rose Rodrigues e Anton Roca.
Elo. La memoria dentro, mette in atto un’azione collettiva rivolta ad un gruppo eterogeneo di persone,
invitate ad intrecciare il proprio racconto di vita, mentre eseguono il gesto meccanico dell’intreccio, da cui
deriva la creazione di un nesso, elo dall’originale portoghese.
Nell’azione le braccia sono l’ordito su cui, come una trama, le parole pronunciate tramite il filo di lana, si
intrecciano sino a costituire una rete, una serie di elos, quale mappa emotiva della possibile futura
convivenza, in ambito italiano ed europeo, tra persone di origine diversa.
Memoria e identità come terre emerse, attraverso l’intreccio non solo relazionale, ridefiniscono la mappa di
un territorio condiviso, il Mediterraneo, e confermano la presenza di una struttura comunitaria. Il carattere
ancestrale dell’intreccio, costituisce nel progetto un nuovo luogo comune (luogoComune, A. Roca) e la sua
proposta un atto fondante per una nuova convivenza.
Il progetto ha coinvolto abitanti di San Romano, Mercato Saraceno (FC), e del territorio italiano, immigrati,
profughi giunti in Italia nei recenti flussi migratori attraverso il Mar Mediterraneo, medium liquido che ha
consentito a tutti di raggiungere il nostro paese, nella costituzione di una comunità temporanea i cui intenti
sono l’incontro, la conoscenza e la condivisione del proprio vissuto, plasmato nella traccia tessuta.
Lo svolgimento del lavoro, durato oltre un anno, ha coinvolto a più riprese gruppi di persone eterogenee, che
si sono avvicendate nella collaborazione, quando non la realizzazione, delle opere presenti nella mostra ora
presentata a conclusione del percorso.
Due i focus di ricerca:
l’incontro e la condivisione, da cui l’opera ELO. La memoria dentro, costituita da una grande installazione
che dialoga con le immagini del video, riprese e montate da Bruno Donati, che raccontano la realizzazione
dell’installazione stessa e alla cui realizzazione hanno partecipato 20 persone tra italiani e nuovi arrivati:
Abdoulaye Bambera, Cristina Barducci, Ismaila Barry, Ousmane Camara, Anna Casadei, Antonella Casadei,
Simona Casadei, Verdiana Caselli, Leila Cavalli, Aliou Danfa, Seydou Diarra, Balla Fofana, Sekou Kouyaté,
Massimo Maffi, Alfredo Maffi, Agnese Polloni, Baaki Rahman, Vacoire Samassi, Ousmane Soumarou e
Manuela Tesei, con la partecipazione di Bienvenue Foyet Nzepa, collaboratrice presso il Servizio
Accoglienza Richiedenti Asilo-Asp Cesena Valle Savio.
Il secondo elemento di riflessione contenuto nella mostra è lo spazio della condivisione, incentrato nel
Mediterraneo, da cui l’opera fotografica Mare Nostrum, realizzata grazie alla collaborazione di: David
Bethel, Victor Okoro, Faith Omonu, Mirabel Tansinda, Valentina Okeke, Iredia Osayi, Claire Christine Yobo
Mboumma, Nomba Traore, Odion Obaseki, Uwadia Godspower, Philip Oseyi, Frank Obazee, Abdulmumin
Samudeen, coordinati da Paolo Bruzzi, della Confraternita Misericordia della Valle del Savio.
Completa questo secondo focus di ricerca sul mare Mediterraneo la doppia opera fotografica Stella Maris
GestAzione, realizzata grazie alla collaborazione di Stella e con la mediazione della Cooperativa La
Mongolfiera-Associazione Between.
La mostra, che occupa l’intero edificio storico di Palazzo Dolcini, si conclude al primo piano con una sezione
dedicata ai ritratti fotografici, 36 in tutto, delle persone che con la propria adesione disinteressata, hanno
reso possibile la realizzazione dell’intero progetto.
L’organizzazione desidera ringraziare per la loro collaborazione:
Laura Giovannardi, Paola Errani, Bienvenue Foyet Nzepa, Carla Sintucci e Paolo Bruzzi.
memoria dentro di Rose Rodrigues e Anton Roca.
Elo. La memoria dentro, mette in atto un’azione collettiva rivolta ad un gruppo eterogeneo di persone,
invitate ad intrecciare il proprio racconto di vita, mentre eseguono il gesto meccanico dell’intreccio, da cui
deriva la creazione di un nesso, elo dall’originale portoghese.
Nell’azione le braccia sono l’ordito su cui, come una trama, le parole pronunciate tramite il filo di lana, si
intrecciano sino a costituire una rete, una serie di elos, quale mappa emotiva della possibile futura
convivenza, in ambito italiano ed europeo, tra persone di origine diversa.
Memoria e identità come terre emerse, attraverso l’intreccio non solo relazionale, ridefiniscono la mappa di
un territorio condiviso, il Mediterraneo, e confermano la presenza di una struttura comunitaria. Il carattere
ancestrale dell’intreccio, costituisce nel progetto un nuovo luogo comune (luogoComune, A. Roca) e la sua
proposta un atto fondante per una nuova convivenza.
Il progetto ha coinvolto abitanti di San Romano, Mercato Saraceno (FC), e del territorio italiano, immigrati,
profughi giunti in Italia nei recenti flussi migratori attraverso il Mar Mediterraneo, medium liquido che ha
consentito a tutti di raggiungere il nostro paese, nella costituzione di una comunità temporanea i cui intenti
sono l’incontro, la conoscenza e la condivisione del proprio vissuto, plasmato nella traccia tessuta.
Lo svolgimento del lavoro, durato oltre un anno, ha coinvolto a più riprese gruppi di persone eterogenee, che
si sono avvicendate nella collaborazione, quando non la realizzazione, delle opere presenti nella mostra ora
presentata a conclusione del percorso.
Due i focus di ricerca:
l’incontro e la condivisione, da cui l’opera ELO. La memoria dentro, costituita da una grande installazione
che dialoga con le immagini del video, riprese e montate da Bruno Donati, che raccontano la realizzazione
dell’installazione stessa e alla cui realizzazione hanno partecipato 20 persone tra italiani e nuovi arrivati:
Abdoulaye Bambera, Cristina Barducci, Ismaila Barry, Ousmane Camara, Anna Casadei, Antonella Casadei,
Simona Casadei, Verdiana Caselli, Leila Cavalli, Aliou Danfa, Seydou Diarra, Balla Fofana, Sekou Kouyaté,
Massimo Maffi, Alfredo Maffi, Agnese Polloni, Baaki Rahman, Vacoire Samassi, Ousmane Soumarou e
Manuela Tesei, con la partecipazione di Bienvenue Foyet Nzepa, collaboratrice presso il Servizio
Accoglienza Richiedenti Asilo-Asp Cesena Valle Savio.
Il secondo elemento di riflessione contenuto nella mostra è lo spazio della condivisione, incentrato nel
Mediterraneo, da cui l’opera fotografica Mare Nostrum, realizzata grazie alla collaborazione di: David
Bethel, Victor Okoro, Faith Omonu, Mirabel Tansinda, Valentina Okeke, Iredia Osayi, Claire Christine Yobo
Mboumma, Nomba Traore, Odion Obaseki, Uwadia Godspower, Philip Oseyi, Frank Obazee, Abdulmumin
Samudeen, coordinati da Paolo Bruzzi, della Confraternita Misericordia della Valle del Savio.
Completa questo secondo focus di ricerca sul mare Mediterraneo la doppia opera fotografica Stella Maris
GestAzione, realizzata grazie alla collaborazione di Stella e con la mediazione della Cooperativa La
Mongolfiera-Associazione Between.
La mostra, che occupa l’intero edificio storico di Palazzo Dolcini, si conclude al primo piano con una sezione
dedicata ai ritratti fotografici, 36 in tutto, delle persone che con la propria adesione disinteressata, hanno
reso possibile la realizzazione dell’intero progetto.
L’organizzazione desidera ringraziare per la loro collaborazione:
Laura Giovannardi, Paola Errani, Bienvenue Foyet Nzepa, Carla Sintucci e Paolo Bruzzi.
25
agosto 2017
Rose Rodrigues / Anton Roca – ELO. La memoria dentro
Dal 25 agosto al 13 settembre 2017
arte contemporanea
Location
PALAZZO DOLCINI
Mercato Saraceno, Via Giacomo Matteotti, 2, (Forlì-cesena)
Mercato Saraceno, Via Giacomo Matteotti, 2, (Forlì-cesena)
Orario di apertura
Venerdì, sabato e domenica, dalle 16.30 alle 19.30
Giorni feriali, apertura su appuntamento 339 243 0130
Vernissage
25 Agosto 2017, h 18.30
Autore
Curatore