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Rossana Longo
Il segno antico dei grandi maestri del passato, originalmente reinterpretato secondo i parametri del nostro tempo: in questi termini Rossana Longo, trentunenne pittrice muggesana, con una formazione artistica di alto livello alle spalle.
Comunicato stampa
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S’inaugura giovedì 2 settembre alle ore 18.30 presso la Sala Comunale d’Arte di Piazza Unità d’Italia 4 la mostra personale della pittrice triestina Rossana Longo, che si avvale dell’allestimento e del contributo critico dell’architetto Marianna Accerboni e rimarrà visitabile fino al 16 settembre.
“Il segno antico dei grandi maestri del passato, originalmente reinterpretato secondo i parametri del nostro tempo: in questi termini Rossana Longo, trentunenne pittrice muggesana, con una formazione artistica di alto livello alle spalle” scrive Accerboni “conduce da più di un decennio la sua ricerca. Negli atelier più affermati d’Italia la giovane autrice ha infatti affinato, sotto la guida di maestri nazionali e stranieri, le tecniche che le sono più affini quali il disegno, l’affresco, l’incisione, la pittura, le vetrate artistiche con smalti d’oro e grisaglie e, in tempi recenti, la scultura.
In quest’occasione la Longo propone, attraverso più di una ventina di lavori, una sintesi della sua attività incisoria, svolta dal 1996 al 2000, ed un esempio della sua abilità nel disegno, espressa nella grande dimensione (m 10x2) con una “Battaglia”, che evoca la potenza segnica di Raffaello, di Michelangelo e di Leonardo. L’opera è realizzata secondo la tecnica della creta secca con tocchi di crayon rosso toscano e sanguigna, declinati di getto su carta da scena nello spazio di un solo pomeriggio, senza neppure far uso di un reticolo di base.
Le opere incisorie rappresentano uno specchio esaustivo ed interessante della personalità dell’artista, che con grande padronanza passa dall’acquaforte, con cui raffigura il nudo femminile e maschile o le fate dal cromatismo incantato della serie dedicata a Re Artù, all’acquatinta rifinita all’acquaforte del ciclo ispirato a “Le mille e una notte”; ai lavori realizzati in blu e sanguigna su fondino colorato o in carta bianca di cotone, che nello stile richiamano il linguaggio preraffaellita, e narrano di antiche leggende greche e romane. Per poi concludere con le incisioni realizzate secondo la tecnica cosiddetta “a forchetta”, disegnate direttamente sulla lastra, ed un’opera particolarmente significativa, la quale ha per protagonista un giovane immerso nel suo sogno, che tiene in mano il Sacro Graal ed è affiancato da esseri fatati ed alati che gli danno luce. Al di fuori e al di là del tempo, come sempre accade nella metrica della Longo”.
“Il segno antico dei grandi maestri del passato, originalmente reinterpretato secondo i parametri del nostro tempo: in questi termini Rossana Longo, trentunenne pittrice muggesana, con una formazione artistica di alto livello alle spalle” scrive Accerboni “conduce da più di un decennio la sua ricerca. Negli atelier più affermati d’Italia la giovane autrice ha infatti affinato, sotto la guida di maestri nazionali e stranieri, le tecniche che le sono più affini quali il disegno, l’affresco, l’incisione, la pittura, le vetrate artistiche con smalti d’oro e grisaglie e, in tempi recenti, la scultura.
In quest’occasione la Longo propone, attraverso più di una ventina di lavori, una sintesi della sua attività incisoria, svolta dal 1996 al 2000, ed un esempio della sua abilità nel disegno, espressa nella grande dimensione (m 10x2) con una “Battaglia”, che evoca la potenza segnica di Raffaello, di Michelangelo e di Leonardo. L’opera è realizzata secondo la tecnica della creta secca con tocchi di crayon rosso toscano e sanguigna, declinati di getto su carta da scena nello spazio di un solo pomeriggio, senza neppure far uso di un reticolo di base.
Le opere incisorie rappresentano uno specchio esaustivo ed interessante della personalità dell’artista, che con grande padronanza passa dall’acquaforte, con cui raffigura il nudo femminile e maschile o le fate dal cromatismo incantato della serie dedicata a Re Artù, all’acquatinta rifinita all’acquaforte del ciclo ispirato a “Le mille e una notte”; ai lavori realizzati in blu e sanguigna su fondino colorato o in carta bianca di cotone, che nello stile richiamano il linguaggio preraffaellita, e narrano di antiche leggende greche e romane. Per poi concludere con le incisioni realizzate secondo la tecnica cosiddetta “a forchetta”, disegnate direttamente sulla lastra, ed un’opera particolarmente significativa, la quale ha per protagonista un giovane immerso nel suo sogno, che tiene in mano il Sacro Graal ed è affiancato da esseri fatati ed alati che gli danno luce. Al di fuori e al di là del tempo, come sempre accade nella metrica della Longo”.
02
settembre 2004
Rossana Longo
Dal 02 al 16 settembre 2004
arte contemporanea
Location
SALA COMUNALE D’ARTE
Trieste, Piazza Dell'unità D'italia, 4, (Trieste)
Trieste, Piazza Dell'unità D'italia, 4, (Trieste)
Orario di apertura
feriale e festivo: 10/13 – 17/20
Vernissage
2 Settembre 2004, ore 18.30
Autore
Curatore