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Rossana Longo – Azzurro infinito
La rassegna propone una quindicina di opere recenti realizzate a olio su tela e dedicate al tema del paesaggio, alcuni nudi e un grande disegno a sanguigna di quattro metri per uno e mezzo anni
Comunicato stampa
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Artista colta ed esperta in molte tecniche e svariate discipline, la Longo - scrive Marianna Accerboni - si esprime mediante un gesto pittorico consapevole delle tecniche antiche esercitate dai grandi maestri del passato, ma nel contempo è padrona di mezzi più moderni quali l’acrilico: appassionata all’affresco, al ritratto, al paesaggio e alle tematiche sacre e mitologiche, sa osare nella grande dimensione, che tradisce spesso chi non è tecnicamente accorto, fornendo in tale ambito prove di grande tensione espressiva e di luminosa freschezza. E sa cogliere istintivamente la tendenza alla sintesi che pervade il nostro tempo. La sua pittura è supportata anche da un’ampia cultura di base, che spazia dall’interesse per la musica classica, la musica popolare celtica, il canto gregoriano e la letteratura, alla passione per la mitologia, l’astronomia, la geometria descrittiva, l’anatomia, la storia dell’arte, con particolare attenzione per il periodo che va dalla classicità al seicento.
I rimandi colti che potremmo accostare al suo talento - continua l’Accerboni - oscillano tra la conoscenza di Raffaello, di Michelangelo, dell’inquieto manierista Bartolomeo Ammannati e del genio del Pontormo; ma, con il passare del tempo, affiora nel suo gesto anche il segno nervoso e istintivo di Treccani e di quelli artisti contemporanei che si sono gradualmente ribellati alla tradizione per andare oltre, forti della lezione acquisita.
Nel periodo più recente - conclude il critico - la Longo si sta infatti gradualmente affrancando dalle memorie formali del passato e traspone la grande capacità di sperimentare le tecniche antiche e la profonda sensibilità per la luce - che scaturisce più evidente proprio attraverso l’uso dei pigmenti di un tempo - in nuove soluzioni compositive, in cui una sensibilità neoromantica s’intreccia a un’interpretazione dinamica della natura, mentre nel ritratto, tema molto amato dall’artista, la tecnica felice va di pari passo con un’intuizione psicologica fine e aderente al soggetto.
Nata a Trieste nel 1973, nel capoluogo giuliano ha frequentato l’Istituto d’Arte Nordio, la Scuola di Figura del Museo Revoltella sotto la guida di Nino Perizi edi Vittorio Porro, la Boston Visual School, l’atelier del maestro Walter Falzari e la Scuola dell’Acquaforte Carlo Sbisà. Si è laureata in Pittura e Storia dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Venezia, ha frequentato la prestigiosa Scuola Internazionale di Grafica d’Arte Il Bisonte di Firenze, ha seguito un corso di stampa quadricromatica con Swietlan Kraczyna, ha studiato pittura a olio con Franco Milani. Ritrattista, paesaggista e autrice di scene di genere, ha illustrato libri di poesia e affrescato alcune parti della facciata della Chiesa di S. Apollinare a Trieste. Stampa personalmente tutte le proprie opere grafiche.
I rimandi colti che potremmo accostare al suo talento - continua l’Accerboni - oscillano tra la conoscenza di Raffaello, di Michelangelo, dell’inquieto manierista Bartolomeo Ammannati e del genio del Pontormo; ma, con il passare del tempo, affiora nel suo gesto anche il segno nervoso e istintivo di Treccani e di quelli artisti contemporanei che si sono gradualmente ribellati alla tradizione per andare oltre, forti della lezione acquisita.
Nel periodo più recente - conclude il critico - la Longo si sta infatti gradualmente affrancando dalle memorie formali del passato e traspone la grande capacità di sperimentare le tecniche antiche e la profonda sensibilità per la luce - che scaturisce più evidente proprio attraverso l’uso dei pigmenti di un tempo - in nuove soluzioni compositive, in cui una sensibilità neoromantica s’intreccia a un’interpretazione dinamica della natura, mentre nel ritratto, tema molto amato dall’artista, la tecnica felice va di pari passo con un’intuizione psicologica fine e aderente al soggetto.
Nata a Trieste nel 1973, nel capoluogo giuliano ha frequentato l’Istituto d’Arte Nordio, la Scuola di Figura del Museo Revoltella sotto la guida di Nino Perizi edi Vittorio Porro, la Boston Visual School, l’atelier del maestro Walter Falzari e la Scuola dell’Acquaforte Carlo Sbisà. Si è laureata in Pittura e Storia dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Venezia, ha frequentato la prestigiosa Scuola Internazionale di Grafica d’Arte Il Bisonte di Firenze, ha seguito un corso di stampa quadricromatica con Swietlan Kraczyna, ha studiato pittura a olio con Franco Milani. Ritrattista, paesaggista e autrice di scene di genere, ha illustrato libri di poesia e affrescato alcune parti della facciata della Chiesa di S. Apollinare a Trieste. Stampa personalmente tutte le proprie opere grafiche.
10
novembre 2009
Rossana Longo – Azzurro infinito
Dal 10 al 29 novembre 2009
arte contemporanea
Location
SALA COMUNALE D’ARTE
Trieste, Piazza Dell'unità D'italia, 4, (Trieste)
Trieste, Piazza Dell'unità D'italia, 4, (Trieste)
Orario di apertura
tutti i giorni 10.00 - 13.00 / 17.00 – 20.00
Vernissage
10 Novembre 2009, ore 18.30
Autore
Curatore