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Roundabout – Nanni Angeli
Tutti i Giorni vuole essere un racconto che prende spunto dalla visione dell’artista sui temi del lavoro e del sindacato. Le immagini della serie sono soggetti fotografati negli ultimi dodici anni in contesti sociali molto diversi tra loro, legati assieme da un sottile filo rosso.
Comunicato stampa
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Tutti i Giorni vuole essere un racconto che prende spunto dalla visione dell’artista sui temi del lavoro e
del sindacato. Le immagini della serie sono soggetti fotografati negli ultimi dodici anni in contesti sociali
molto diversi tra loro, legati assieme da un sottile filo rosso. Tutti i Giorni e’ una breve narrazione del
visibile e dell’invisibile, di mestieri che ci sono ma stanno scomparendo, di donne e uomini impegnati in
probabili ed improbabili lavori nell’occidente del terzo millennio, di persone intente ad azioni e gesti
quotidiani che rimandano al lavoro o alla sua assenza.
Dice Angeli: “Ho cercato di raccontare (con ironia, per quanto mi è stato possibile) l’importanza delle
mani, il retaggio dell’artigianato, la difficoltà del distacco dalla manualità. Ho fotografato la gioia, la fatica
e la frustrazione dei mestieri e al contempo lo spaesamento, la rabbia e la perplessità di chi non ha
certezze e le reclama scendendo in piazza e per le strade. Ho toccato i temi dell’adeguatezza ed
inadeguatezza della rappresentanza”.
Angeli apre un dialogo con il linguaggio del corpo, con quel linguaggio fatto di stati d’animo che, traditi
dai gesti piu’ banali, narrano storie, le stesse storie, tutti i giorni.
Nanni Angeli nasce in Sardegna nel 1969. Dal 1992 vive e lavora a Bologna, interessandosi alla musica
e al teatro come soggetti della sua fotografia, per lo più di tipo sperimentale.
Le sue foto sono visibili sul sito www.nanniangeli.com
del sindacato. Le immagini della serie sono soggetti fotografati negli ultimi dodici anni in contesti sociali
molto diversi tra loro, legati assieme da un sottile filo rosso. Tutti i Giorni e’ una breve narrazione del
visibile e dell’invisibile, di mestieri che ci sono ma stanno scomparendo, di donne e uomini impegnati in
probabili ed improbabili lavori nell’occidente del terzo millennio, di persone intente ad azioni e gesti
quotidiani che rimandano al lavoro o alla sua assenza.
Dice Angeli: “Ho cercato di raccontare (con ironia, per quanto mi è stato possibile) l’importanza delle
mani, il retaggio dell’artigianato, la difficoltà del distacco dalla manualità. Ho fotografato la gioia, la fatica
e la frustrazione dei mestieri e al contempo lo spaesamento, la rabbia e la perplessità di chi non ha
certezze e le reclama scendendo in piazza e per le strade. Ho toccato i temi dell’adeguatezza ed
inadeguatezza della rappresentanza”.
Angeli apre un dialogo con il linguaggio del corpo, con quel linguaggio fatto di stati d’animo che, traditi
dai gesti piu’ banali, narrano storie, le stesse storie, tutti i giorni.
Nanni Angeli nasce in Sardegna nel 1969. Dal 1992 vive e lavora a Bologna, interessandosi alla musica
e al teatro come soggetti della sua fotografia, per lo più di tipo sperimentale.
Le sue foto sono visibili sul sito www.nanniangeli.com
29
aprile 2010
Roundabout – Nanni Angeli
Dal 29 aprile al 06 maggio 2010
fotografia
Location
GALLERIA SPAZIA
Bologna, Via Dell'inferno, 5, (Bologna)
Bologna, Via Dell'inferno, 5, (Bologna)
Orario di apertura
ore 10.00-12.30
15.30-19.30
Vernissage
29 Aprile 2010, ore 18.00
Autore
Curatore