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Rudy Pulcinelli – Codici
Ritorna a Milano a distanza di un anno l’artista Rudy Pulcinelli (classe 1970), con una personale alla Galleria Eleonora D’Andrea Contemporanea che lo presenta nelle sue forme espressive artistiche più conosciute: da pittura e scultura, fino agli ultimi lavori installatori creati con materiali di recupero come le “camera d’aria”.
Comunicato stampa
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Ritorna a Milano a distanza di un anno l'artista Rudy Pulcinelli (classe 1970), con una personale alla Galleria Eleonora D'Andrea Contemporanea che lo presenta nelle sue forme espressive artistiche più conosciute: da pittura e scultura, fino agli ultimi lavori installatori creati con materiali di recupero come le "camera d'aria".
Pulcinelli già lo avevamo visto lo scorso anno al centro dell'attenzione con la sua Monumentale (S)confinare, esposta in Corso Vittorio Emanuele a Milano e acquistata successivamente dalla Fundacion Pablo Atchugarry - Museo di Arte Contemporanea in Uruguay.
Anni decisivi, questi, per l'Artista, che sempre più si avvicina ad una storicità della sua opera, contestualmente alla sua divulgazione sia dentro che fuori dalle frontiere europee, che già lo avevano accolto negli anni passati, quando ancora potevamo definirlo Artista emergente.
Rudy Pulcinelli, che della sua Arte ne ha fatto messaggio culturale (vedi gli agglomerati di lettere contenenti i 7 alfabeti vigenti nel linguaggio mondiale miranti ad auspicare l'interazione pacifica fra i popoli) e messaggio storico (con l'affidamento all'uso della simbologia del nostro contemporaneo la possibilità di raccontare negli anni che verranno la nostra civiltà odierna), non si può certo dire un Artista dedito a raccogliere consensi d'insieme, ma più orientato verso quel pubblico, attratto dal mondo dell'Arte, che riesce a percepire maggiormente i messaggi subliminali impliciti nelle opere rispetto a coloro che rimangono ammaliati unicamente dalla bellezza estetica delle opere stesse.
< ... Trovare una linea d'intesa con un artista non è semplice, il pensiero espositivo e creativo di un Gallerista è chiaramente differente da quello di un Artista; difficilmente, a esposizione installata, entrambi i personaggi si possono dire completamente soddisfatti dell'interpretazione del proprio pensiero: esiste quasi sempre un "si ma...". La mente elastica e produttiva di Rudy ha trovato un sodalizio perfetto all'interno dei miei progetti, delle mie pazzie, a volte oserei dire follie. Le sue opere producono in me sempre nuovi stimoli che portano inevitabilmente alla genesi di ambiziosi progetti. Siamo un bella squadra. Ogni tanto inciampiamo, ognuno nelle proprie convinzioni, ma lo stimolo artistico rimette sempre tutto a posto ..>
dice Eleonora D'Andrea la Gallerista che ne ha sempre curato il percorso artistico.
Forse è per questo che lo stesso Maurizio Vanni, direttore del Lucca Center of Contemporary Art, ha affidato a lui uno dei progetti site-specific "bisogni d'artista" installati in modo permanente all'interno del Museo Lu.C.C.A. e ancora più recentemente la Fiera ARTVERONA ha delegato a lui l'incarico di creare una scultura monumentale da collocare all'ingresso dei propri padiglioni espositivi.
La ricerca creativa di Rudy Pulcinelli si muove inizialmente secondo un linguaggio figurativo, espresso attraverso la grafica, dove il bianco è elemento costitutivo al pari del nero, non solo è luce, è spazio, e la minuziosità del segno tende ad una fedeltà visiva quasi fotografica.
Successivamente, il suo interesse si sposta nell'analisi materica associata alla volontà di sintesi che lo porta verso l'informale e l'astrazione.
Dopo le prime esperienze, in Pulcinelli nasce il bisogno di concettualizzare il proprio lavoro; il suo stile diventa quindi un impronta inconfondibile. Segni, immagini e stereotipi del contemporaneo, elaborati alla propria maniera, vengono inseriti nelle opere, trasformando in "reperto" ciò che ancora non è processo archeologico e che lo diventerà solo in futuro.
Sono testimonianze, le sue, di questa nostra epoca, create a volte per urlare un messaggio, a volte per lasciare un impronta del nostro passaggio su questo pianeta.
La sua capacità di amalgamare materiali e forme non si ferma solo alla sperimentazione pittorica ma sfocia in altre forme espressive e utilizza nuovi materiali di supporto: nascono così le sculture in cemento, pietra leccese, pietra di Vicenza e acciaio cor-ten.
Sulla via di un'astrazione fortemente evocativa, inclinata ad accogliere contaminazioni di altri linguaggi, Pulcinelli compone tracce di esistenza che conservano coscienza emotiva della realtà fisica e temporale destinandone i testi a futura memoria.
Allo stesso tempo esplora ulteriori tecniche espressive: l'uso della vetroresina, con la quale realizza figure tridimensionali che poi rielabora pittoricamente, dando vita al ciclo delle "muse"; la ceramica, anch'essa rivisitata attraverso la sua singolare cifra stilistica.
L'uso di tecniche diverse non scosta di un millimetro la linearità delle opere, che mantengono una rigorosità di stile ma soprattutto quella vocazione ad esaltare il reperto, manipolandone i contorni e consegnandolo come elemento base della sua creazione, piena di stimoli artistici e d'invenzioni.
Anche queste ultime scelte espressive ottengono riconoscimenti di pubblico e di critica tanto che, nel 2000, la città di Firenze gli conferisce il "Fiorino d'Oro" del Premio Firenze, nella sezione scultura.
Nel 2004 viene invitato, con altri artisti contemporanei toscani, dall'Assessorato alla Pubblica Istruzione e Cultura del Comune di Pontedera in collaborazione con Matithyàh Servizi per la Cultura e l'Arte, a partecipare ad un progetto per curare un laboratorio di educazione all'immagine da svolgere nelle scuole elementari e medie del comprensorio cittadino. Pulcinelli gestirà, all'interno di questo progetto, due laboratori di Pittura ed uno di Scultura.
Il direttore, del Museo Paolo VI Arte Moderna e Contemporanea di Brescia, Fausto Moreschi, si interessa al lavoro di Pulcinelli, tanto da inserire le sue opere nella collezione permanente.
Nel 2008 riceve l'invito ad esporre al Museo Stauròs d'Arte Sacra Contemporanea di Teramo in occasione della XIII Biennale di Arte Sacra Contemporanea.
Nel 2009, invitato da Maurizio Vanni, direttore del Lucca Center of Contemporary Art, realizza un'istallazione permanente per il progetto "Bisogni d'artista" all'interno del Museo. Nello stesso anno viene acquistata una scultura monumentale dalla Fundacion Pablo Atchugarry, Museo di Arte Contemporanea, in Uruguay.
Nel 2010, invitato al Premio Nazionale di Pittura Ciuffenna, gli viene assegnato il premio "Proposta Originale" che lo porterà ad esporre al Museo Venturino Venturi.
Le sue opere figurano in importanti collezioni pubbliche e private, italiane ed estere.
Pulcinelli già lo avevamo visto lo scorso anno al centro dell'attenzione con la sua Monumentale (S)confinare, esposta in Corso Vittorio Emanuele a Milano e acquistata successivamente dalla Fundacion Pablo Atchugarry - Museo di Arte Contemporanea in Uruguay.
Anni decisivi, questi, per l'Artista, che sempre più si avvicina ad una storicità della sua opera, contestualmente alla sua divulgazione sia dentro che fuori dalle frontiere europee, che già lo avevano accolto negli anni passati, quando ancora potevamo definirlo Artista emergente.
Rudy Pulcinelli, che della sua Arte ne ha fatto messaggio culturale (vedi gli agglomerati di lettere contenenti i 7 alfabeti vigenti nel linguaggio mondiale miranti ad auspicare l'interazione pacifica fra i popoli) e messaggio storico (con l'affidamento all'uso della simbologia del nostro contemporaneo la possibilità di raccontare negli anni che verranno la nostra civiltà odierna), non si può certo dire un Artista dedito a raccogliere consensi d'insieme, ma più orientato verso quel pubblico, attratto dal mondo dell'Arte, che riesce a percepire maggiormente i messaggi subliminali impliciti nelle opere rispetto a coloro che rimangono ammaliati unicamente dalla bellezza estetica delle opere stesse.
< ... Trovare una linea d'intesa con un artista non è semplice, il pensiero espositivo e creativo di un Gallerista è chiaramente differente da quello di un Artista; difficilmente, a esposizione installata, entrambi i personaggi si possono dire completamente soddisfatti dell'interpretazione del proprio pensiero: esiste quasi sempre un "si ma...". La mente elastica e produttiva di Rudy ha trovato un sodalizio perfetto all'interno dei miei progetti, delle mie pazzie, a volte oserei dire follie. Le sue opere producono in me sempre nuovi stimoli che portano inevitabilmente alla genesi di ambiziosi progetti. Siamo un bella squadra. Ogni tanto inciampiamo, ognuno nelle proprie convinzioni, ma lo stimolo artistico rimette sempre tutto a posto ..>
dice Eleonora D'Andrea la Gallerista che ne ha sempre curato il percorso artistico.
Forse è per questo che lo stesso Maurizio Vanni, direttore del Lucca Center of Contemporary Art, ha affidato a lui uno dei progetti site-specific "bisogni d'artista" installati in modo permanente all'interno del Museo Lu.C.C.A. e ancora più recentemente la Fiera ARTVERONA ha delegato a lui l'incarico di creare una scultura monumentale da collocare all'ingresso dei propri padiglioni espositivi.
La ricerca creativa di Rudy Pulcinelli si muove inizialmente secondo un linguaggio figurativo, espresso attraverso la grafica, dove il bianco è elemento costitutivo al pari del nero, non solo è luce, è spazio, e la minuziosità del segno tende ad una fedeltà visiva quasi fotografica.
Successivamente, il suo interesse si sposta nell'analisi materica associata alla volontà di sintesi che lo porta verso l'informale e l'astrazione.
Dopo le prime esperienze, in Pulcinelli nasce il bisogno di concettualizzare il proprio lavoro; il suo stile diventa quindi un impronta inconfondibile. Segni, immagini e stereotipi del contemporaneo, elaborati alla propria maniera, vengono inseriti nelle opere, trasformando in "reperto" ciò che ancora non è processo archeologico e che lo diventerà solo in futuro.
Sono testimonianze, le sue, di questa nostra epoca, create a volte per urlare un messaggio, a volte per lasciare un impronta del nostro passaggio su questo pianeta.
La sua capacità di amalgamare materiali e forme non si ferma solo alla sperimentazione pittorica ma sfocia in altre forme espressive e utilizza nuovi materiali di supporto: nascono così le sculture in cemento, pietra leccese, pietra di Vicenza e acciaio cor-ten.
Sulla via di un'astrazione fortemente evocativa, inclinata ad accogliere contaminazioni di altri linguaggi, Pulcinelli compone tracce di esistenza che conservano coscienza emotiva della realtà fisica e temporale destinandone i testi a futura memoria.
Allo stesso tempo esplora ulteriori tecniche espressive: l'uso della vetroresina, con la quale realizza figure tridimensionali che poi rielabora pittoricamente, dando vita al ciclo delle "muse"; la ceramica, anch'essa rivisitata attraverso la sua singolare cifra stilistica.
L'uso di tecniche diverse non scosta di un millimetro la linearità delle opere, che mantengono una rigorosità di stile ma soprattutto quella vocazione ad esaltare il reperto, manipolandone i contorni e consegnandolo come elemento base della sua creazione, piena di stimoli artistici e d'invenzioni.
Anche queste ultime scelte espressive ottengono riconoscimenti di pubblico e di critica tanto che, nel 2000, la città di Firenze gli conferisce il "Fiorino d'Oro" del Premio Firenze, nella sezione scultura.
Nel 2004 viene invitato, con altri artisti contemporanei toscani, dall'Assessorato alla Pubblica Istruzione e Cultura del Comune di Pontedera in collaborazione con Matithyàh Servizi per la Cultura e l'Arte, a partecipare ad un progetto per curare un laboratorio di educazione all'immagine da svolgere nelle scuole elementari e medie del comprensorio cittadino. Pulcinelli gestirà, all'interno di questo progetto, due laboratori di Pittura ed uno di Scultura.
Il direttore, del Museo Paolo VI Arte Moderna e Contemporanea di Brescia, Fausto Moreschi, si interessa al lavoro di Pulcinelli, tanto da inserire le sue opere nella collezione permanente.
Nel 2008 riceve l'invito ad esporre al Museo Stauròs d'Arte Sacra Contemporanea di Teramo in occasione della XIII Biennale di Arte Sacra Contemporanea.
Nel 2009, invitato da Maurizio Vanni, direttore del Lucca Center of Contemporary Art, realizza un'istallazione permanente per il progetto "Bisogni d'artista" all'interno del Museo. Nello stesso anno viene acquistata una scultura monumentale dalla Fundacion Pablo Atchugarry, Museo di Arte Contemporanea, in Uruguay.
Nel 2010, invitato al Premio Nazionale di Pittura Ciuffenna, gli viene assegnato il premio "Proposta Originale" che lo porterà ad esporre al Museo Venturino Venturi.
Le sue opere figurano in importanti collezioni pubbliche e private, italiane ed estere.
24
novembre 2010
Rudy Pulcinelli – Codici
Dal 24 novembre 2010 al 19 gennaio 2011
arte contemporanea
Location
ELEONORA D’ANDREA CONTEMPORANEA
Milano, Via Luigi Settembrini, 26, (Milano)
Milano, Via Luigi Settembrini, 26, (Milano)
Orario di apertura
Martedì, Mercoledì, Giovedì, 16.30 - 20.00
Lunedì, Venerdi, Sabato e Domenica su appuntamento
Vernissage
24 Novembre 2010, Ore 17.30
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