Ruggero Mengoni nasce a Firenze il 24 maggio 1977. L’artista, dopo aver conseguito il diploma e in seguito alla rinuncia agli studi universitari, decide di approfondire l’interesse per la fotografia, da tempo una sua grande passione. Già in tenera età si era cimentato in grossolane stampe, da autodidatta, in camera oscura. Nel 2000 si iscrive alla fondazione Studio Marangoni terminando il percorso didattico con esiti positivi nel 2003. Già in precedenza si dimostrava attivo nel campo proponendo mostre presso la Fondazione stessa e in altre sedi della città di Firenze. Il progetto che presenta “Paesaggi randagi” si è classificato secondo partecipando al bando "paesaggi della biodiversità", sotto la supervisione della Fondazione Italiana per la Fotografia di Torino. Lo stesso artista dichiara:“ho deciso di scattare questi paesaggi urbani, scegliendoli per la loro naturalezza, luoghi silenziosi immersi nella realtà cittadina, parte di noi tutti ma allo stesso tempo dimenticati. Questi luoghi, così dimenticati, assolutamente semplici e rigorosamente naturali, sono piccoli spazi, immersi nella città, imprigionati in queste luci, in queste barriere di cemento, sotto reti di cavi elettrici, e nessuno li conosce, nessuno li ricorda, solo chi, furtivamente, cerca un posto per allontanarsi, un posto che ai limiti del possibile possa far dimenticare la realtà, un posto lontano dal minimo desiderio d’interesse. Questa è la biodiversità che cambia il mondo passando attraverso il nostro sguardo, il fatto che le nostre stelle siano lampioni colorati, il fatto che tutti li abbiano assorbiti e nessuno se ne accorge, il fatto che la notte, che non esiste più, non è cercata più da nessuno, come anche questi luoghi, rimasti unici per la loro spontanea libertà di ricostruirsi intorno ad un pianeta ormai ricoperto di cemento, siano totalmente dimenticati. Questi ultimi piccoli paradisi, che lottano ogni giorno senza mai riposare al buio della notte, per la più orgogliosa rinascita del nostro pianeta”.