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Rui Chafes – Onde estou?
Una grande scultura in ferro nero occuperà l’intero spazio di Volume!
Comunicato stampa
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Dal 16 gennaio al… Volume! presenta la mostra “Onde estou?” dell’artista portoghese Rui Chafes, a cura di Simona Cresci.
Una grande scultura in ferro nero occuperà l’intero spazio di Volume!
Lo spettatore, percorrendola, avrà come unici punti di riferimento con l’esterno delle piccole fessure in alto, da cui entrerà l’aria e la luce: una sensazione di claustrofobia, di paura e di malessere, si contrapporrà a una percezione di fragilità e di leggerezza.
Rui Chafes si distingue per la poeticità con cui realizza delle importanti sculture, tutte rigorosamente in ferro.
La maggior parte dei suoi lavori sono sospesi dal tetto o sulla parete e malgrado l’utilizzo del ferro, materiale pesante che implica una lavorazione violenta, le sue opere sembrano leggere. Il nero del metallo ne aumenta il mistero e la segretezza.
Solito a intervenire in progetti site-specific e pur realizzando molte opere per un determinato luogo, l’artista non integra la sua opera nell’ambiente, ma è l’ambiente circostante che diviene parte integrante della sua scultura. I suoi interventi, infatti, pur prevedendo la realizzazione di opere monumentali, non sono immediatamente percettibili allo spettatore, dal momento che mostrano un’interazione autentica e intima con lo spazio.
Tutto il rigore del lavoro scultorio di Rui Chafes si ritrova sia nei disegni preparatori che nella poeticità dei testi che accompagnano i suoi progetti: “penso che il disegno è una forma di vita, una maniera di esistere (…) uno scultore disegna tutto quello che non può scolpire”
Una grande scultura in ferro nero occuperà l’intero spazio di Volume!
Lo spettatore, percorrendola, avrà come unici punti di riferimento con l’esterno delle piccole fessure in alto, da cui entrerà l’aria e la luce: una sensazione di claustrofobia, di paura e di malessere, si contrapporrà a una percezione di fragilità e di leggerezza.
Rui Chafes si distingue per la poeticità con cui realizza delle importanti sculture, tutte rigorosamente in ferro.
La maggior parte dei suoi lavori sono sospesi dal tetto o sulla parete e malgrado l’utilizzo del ferro, materiale pesante che implica una lavorazione violenta, le sue opere sembrano leggere. Il nero del metallo ne aumenta il mistero e la segretezza.
Solito a intervenire in progetti site-specific e pur realizzando molte opere per un determinato luogo, l’artista non integra la sua opera nell’ambiente, ma è l’ambiente circostante che diviene parte integrante della sua scultura. I suoi interventi, infatti, pur prevedendo la realizzazione di opere monumentali, non sono immediatamente percettibili allo spettatore, dal momento che mostrano un’interazione autentica e intima con lo spazio.
Tutto il rigore del lavoro scultorio di Rui Chafes si ritrova sia nei disegni preparatori che nella poeticità dei testi che accompagnano i suoi progetti: “penso che il disegno è una forma di vita, una maniera di esistere (…) uno scultore disegna tutto quello che non può scolpire”
16
gennaio 2007
Rui Chafes – Onde estou?
Dal 16 gennaio al 17 febbraio 2007
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE VOLUME!
Roma, Via Di San Francesco Di Sales, 86, (Roma)
Roma, Via Di San Francesco Di Sales, 86, (Roma)
Vernissage
16 Gennaio 2007, ore 19
Autore
Curatore