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Rupert Shrive
prima personale italiana dell’artista inglese Rupert Shrive
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giovedì 8 Marzo 2007 la Galleria Glauco Cavaciuti, in Via Vincenzo Monti 28 a Milano, presenta la prima personale italiana dell’artista inglese Rupert Shrive.
Nelle ventitrè opere in mostra, Shrive ha sviluppato la sua continua esplorazione del dialogo tra due estremi opposti, quello della creazione e quello della distruzione, mettendo ancora di più in risalto la sua grande abilità nel nascondere, tra le pieghe dei suoi lavori, una ricerca elaborata e approfondita, ottenendo allo stesso tempo un risultato estetico immediato e coinvolgente.
Nato a Norfolk in Gran Bretagna nel 1965, Rupert Shrive vive tra Londra, dove ha studiato alla Saint Martins School of Art, e Parigi. Come la maggior parte degli artisti figurativi della sua generazione, nel corso degli anni Shrive ha sviluppato un metodo espressivo adatto ai tempi, riuscendo a sviluppare un linguaggio appropriato al nostro tempo “sconnesso”.
I suoi lavori su carta, in formato medio e grande, sono per lo più ispirati alle esperienze metropolitane, anche se, nello stesso tempo, si può scorgere il linguaggio familiare dei “rifiuti”, capaci però di ricomporsi in immagini squisitamente elaborate che, attraverso un’estetica inusuale, si interrogano sulla natura di un quadro bidimensionale.
Grazie ad una tecnica complessa e originale, impressa da una tensione viscerale nella quale i lavori vacillano tra “un successo trionfante ed una miserabile sconfitta”, Shrive riesce a trasformare in un’opera unica le azioni apparentemente violente inflitte ai quadri. Infatti, dopo aver dipinto integralmente un ritratto (di persone o animali) a un livello in cui molti artisti considererebbero il loro lavoro concluso, Shrive comincia a distruggere la propria opera, riarrangiandola come un anagramma visivo, contorcendola e schiacciandola come se cercasse di espellerne uno spirito invisibile, nella speranza che si riveli un qualcosa su cui lavorare ancora. Un metodo di lavoro pericoloso e audace nel quale tutto dipende dalla casualità, tanto che alcuni lavori non riescono a sopravvivere.
Rupert Shrive ha lavorato per cinque anni a Londra in uno studio al piano superiore del famoso pub di Soho “The Coach and Horses” (luogo di ritrovo preferito di artisti e intellettuali di Londra). Qui è entrato in contatto, tra gli altri, con Francis Bacon, artista di cui sente fortemente l’influenza. Come influenti sul suo lavoro sono Picasso e altri pittori spagnoli. Tra questi, principalmente El Greco, oggetto di studi approfonditi durante il suo soggiorno in Spagna.
Tra le gallerie importanti, Shrive ha esposto alla Zwemmers di Londra (dove Picasso e i Surrealisti hanno esposto all’inizio della loro carriera) oltre ad avere partecipato a molte mostre in Spagna, paese in cui ha vissuto a lungo. Questa sua prima personale italiana è stata preceduta da una personale a Madrid e anticipa una personale a Londra nel prossimo aprile.
La Galleria d’arte Glauco Cavaciuti ringrazia per il supporto fornito Deutsche Bank Private Wealth Management, ovvero la divisione di Deutsche Bank SpA specializzata nel fornire ai risparmiatori di standing elevato soluzioni finanziarie individuali, attraverso un approccio integrato alla gestione del patrimonio e un servizio personalizzato completo di consulenza fiscale e successoria.
La struttura, costituita dal 1° gennaio 2003, fa parte della rete internazionale di Deutsche Bank dedicata al
private wealth management, che conta oggi più di 250 uffici in una quarantina di paesi nel mondo e dispone in Italia di sette sedi in altrettante città: Milano, Lecco, Torino, Verona, Firenze, Roma e Napoli.
Il motivo di questo contributo è da ricercarsi nel fatto che Deutsche Bank affianca alla tradizionale offerta dei prodotti finanziari e dei servizi di consulenza una forte presenza nel campo dell’arte, simboleggiata dal progetto “Art at work”, tramite cui la più grande banca tedesca si propone di fare dell’arte una parte integrante della cultura aziendale, coinvolgendo contemporaneamente staff, clienti e pubblico generico.
Particolarmente rilevante è il contributo dell’istituto tedesco nell’ambito pittorico, il cui esempio più significativo è rappresentato dalla collezione d’arte moderna della banca ospitata principalmente presso la sede centrale a Francoforte, oltre che a Londra e a New York, e che comprende circa 50.000 pezzi (quasi esclusivamente dipinti) di giovani artisti internazionali.
Curriculum Ruper Shrive
2006. Mostra in corso presso la Galleria Scream, 34 Burton St. London W1J6QX.
Feb 2006. Espone alla Fiera “Art Madrid”, rappresentato da Nikki Marquardt, Paris e Val i 30, Valencia.
2005. Il dipinto “Coach and Horses” viene esposto nell’omonimo pub di Soho, Londra, e ottime recensioni sui quotidiani inglesi The Times e The Evening Standard.
2000-2005. Lavora nel suo studio di Soho.
2003. Premio Garrick Milne, ritratto dell’attore Peter Sallis, acquistato dal Garrick Club.
2002. National Portrait Gallery, Premio BP con il ritratto del pittore Patrick Procktor.
Giu-Lug 2002. Zwemmers, Londra. Mostra personale recensita su The Times da R. Campbell Johnson.
2001. Tiene un seminario di disegno dal vero per studenti di livello avanzato.
1995. Arco Madrid Val i 30.
1989-1997. Vive a Valencia ed espone in tutta la Spagna, rappresentato da Val i 30.
1989. Copertina dell’Economist con “The Trouble with revolution”.
1984-1987. St. Martins School of Art dove ottiene il BA.
1983-1984. Norwichh School of Art.
Nelle ventitrè opere in mostra, Shrive ha sviluppato la sua continua esplorazione del dialogo tra due estremi opposti, quello della creazione e quello della distruzione, mettendo ancora di più in risalto la sua grande abilità nel nascondere, tra le pieghe dei suoi lavori, una ricerca elaborata e approfondita, ottenendo allo stesso tempo un risultato estetico immediato e coinvolgente.
Nato a Norfolk in Gran Bretagna nel 1965, Rupert Shrive vive tra Londra, dove ha studiato alla Saint Martins School of Art, e Parigi. Come la maggior parte degli artisti figurativi della sua generazione, nel corso degli anni Shrive ha sviluppato un metodo espressivo adatto ai tempi, riuscendo a sviluppare un linguaggio appropriato al nostro tempo “sconnesso”.
I suoi lavori su carta, in formato medio e grande, sono per lo più ispirati alle esperienze metropolitane, anche se, nello stesso tempo, si può scorgere il linguaggio familiare dei “rifiuti”, capaci però di ricomporsi in immagini squisitamente elaborate che, attraverso un’estetica inusuale, si interrogano sulla natura di un quadro bidimensionale.
Grazie ad una tecnica complessa e originale, impressa da una tensione viscerale nella quale i lavori vacillano tra “un successo trionfante ed una miserabile sconfitta”, Shrive riesce a trasformare in un’opera unica le azioni apparentemente violente inflitte ai quadri. Infatti, dopo aver dipinto integralmente un ritratto (di persone o animali) a un livello in cui molti artisti considererebbero il loro lavoro concluso, Shrive comincia a distruggere la propria opera, riarrangiandola come un anagramma visivo, contorcendola e schiacciandola come se cercasse di espellerne uno spirito invisibile, nella speranza che si riveli un qualcosa su cui lavorare ancora. Un metodo di lavoro pericoloso e audace nel quale tutto dipende dalla casualità, tanto che alcuni lavori non riescono a sopravvivere.
Rupert Shrive ha lavorato per cinque anni a Londra in uno studio al piano superiore del famoso pub di Soho “The Coach and Horses” (luogo di ritrovo preferito di artisti e intellettuali di Londra). Qui è entrato in contatto, tra gli altri, con Francis Bacon, artista di cui sente fortemente l’influenza. Come influenti sul suo lavoro sono Picasso e altri pittori spagnoli. Tra questi, principalmente El Greco, oggetto di studi approfonditi durante il suo soggiorno in Spagna.
Tra le gallerie importanti, Shrive ha esposto alla Zwemmers di Londra (dove Picasso e i Surrealisti hanno esposto all’inizio della loro carriera) oltre ad avere partecipato a molte mostre in Spagna, paese in cui ha vissuto a lungo. Questa sua prima personale italiana è stata preceduta da una personale a Madrid e anticipa una personale a Londra nel prossimo aprile.
La Galleria d’arte Glauco Cavaciuti ringrazia per il supporto fornito Deutsche Bank Private Wealth Management, ovvero la divisione di Deutsche Bank SpA specializzata nel fornire ai risparmiatori di standing elevato soluzioni finanziarie individuali, attraverso un approccio integrato alla gestione del patrimonio e un servizio personalizzato completo di consulenza fiscale e successoria.
La struttura, costituita dal 1° gennaio 2003, fa parte della rete internazionale di Deutsche Bank dedicata al
private wealth management, che conta oggi più di 250 uffici in una quarantina di paesi nel mondo e dispone in Italia di sette sedi in altrettante città: Milano, Lecco, Torino, Verona, Firenze, Roma e Napoli.
Il motivo di questo contributo è da ricercarsi nel fatto che Deutsche Bank affianca alla tradizionale offerta dei prodotti finanziari e dei servizi di consulenza una forte presenza nel campo dell’arte, simboleggiata dal progetto “Art at work”, tramite cui la più grande banca tedesca si propone di fare dell’arte una parte integrante della cultura aziendale, coinvolgendo contemporaneamente staff, clienti e pubblico generico.
Particolarmente rilevante è il contributo dell’istituto tedesco nell’ambito pittorico, il cui esempio più significativo è rappresentato dalla collezione d’arte moderna della banca ospitata principalmente presso la sede centrale a Francoforte, oltre che a Londra e a New York, e che comprende circa 50.000 pezzi (quasi esclusivamente dipinti) di giovani artisti internazionali.
Curriculum Ruper Shrive
2006. Mostra in corso presso la Galleria Scream, 34 Burton St. London W1J6QX.
Feb 2006. Espone alla Fiera “Art Madrid”, rappresentato da Nikki Marquardt, Paris e Val i 30, Valencia.
2005. Il dipinto “Coach and Horses” viene esposto nell’omonimo pub di Soho, Londra, e ottime recensioni sui quotidiani inglesi The Times e The Evening Standard.
2000-2005. Lavora nel suo studio di Soho.
2003. Premio Garrick Milne, ritratto dell’attore Peter Sallis, acquistato dal Garrick Club.
2002. National Portrait Gallery, Premio BP con il ritratto del pittore Patrick Procktor.
Giu-Lug 2002. Zwemmers, Londra. Mostra personale recensita su The Times da R. Campbell Johnson.
2001. Tiene un seminario di disegno dal vero per studenti di livello avanzato.
1995. Arco Madrid Val i 30.
1989-1997. Vive a Valencia ed espone in tutta la Spagna, rappresentato da Val i 30.
1989. Copertina dell’Economist con “The Trouble with revolution”.
1984-1987. St. Martins School of Art dove ottiene il BA.
1983-1984. Norwichh School of Art.
08
marzo 2007
Rupert Shrive
Dall'otto marzo all'otto aprile 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA GLAUCO CAVACIUTI
Milano, Via Vincenzo Monti, 27 e 25, (Milano)
Milano, Via Vincenzo Monti, 27 e 25, (Milano)
Orario di apertura
10.00- 13.00 14.30- 19.30
Giovedì 10.00- 13.00- 14.30- 21.00
Domenica su appuntamento
Vernissage
8 Marzo 2007, ore 18,30
Ufficio stampa
CRISTINA PARISET
Autore