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Ruven Latiàni – Celestyale Ytalia
Il titolo dell’esposizione riprende quello della seconda parte del libro di Ruven Latiàni, Confessioni di Fanciulla-Ytalia, pubblicato nel 2023, che costituisce un poema di disegni. In mostra compare un numero maggiore di opere, rispetto alle 28 pubblicate nel volume, e spiccano alcuni inediti.
Comunicato stampa
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L'Associazione Il Brunitoio è lieta di ospitare presso la Sala Esposizioni Panizza di Ghiffa, in provincia di Verbania, sul Lago Maggiore, la personale Celestyale Ytalia di Ruven Latiàni, a cura di Ubaldo Rodari, con i testi critici di Vera Agosti e Lorenzo Gafforini e uno scritto dell’autore stesso, dal 9 Novembre al 1 Dicembre 2024.
Il titolo dell'esposizione riprende quello della seconda parte del libro di Ruven Latiàni, Confessioni di Fanciulla-Ytalia, pubblicato da Mimesis Edizioni nel 2023, che costituisce un poema di disegni. In mostra compare un numero maggiore di opere, rispetto alle 28 pubblicate nel volume, e spiccano alcuni inediti appositamente realizzati. Il ‘viaggio’ è il tema delle rassegne artistiche scelto dal Brunitoio per il 2024 e Latiàni ne espone la sua visione attraverso il mondo che squaderna la sua Fanciulla-Ytalia.
La ricerca artistica di Latiàni, fortemente autobiografica, parte dal soggetto di Pinocchio, che comincia a disegnare, decenni fa, successivamente al risveglio da un coma. Il burattino è il suo ‘io’ frantumato, nonché "il Sé della Nazione a Stampella", ovvero una sorta di archetipo totalizzante insito nella coscienza più profonda della povera e martoriata Italia. Secondo una visione di Latiàni, corpo-di-pinocchio è il Selbst d'Ytalia che arranca claudicante tra le difficoltà, è l'avatar del “Sé” della Nazione, una sorta di genius loci, uno spirito che alberga nell'inconscio dell'Ytalia e che compie un cammino di purificazione attraverso l'immanenza femminile di un'arcaica presenza, una dea dei tempi antichi che è al contempo Fanciulla, Madre ed Ecate. Il “'Sé” rinasce attraverso Fanciulla-Madre Ytalia e diviene suo Figlio. E, a proposito di ciò, Vera Agosti nel suo intervento critico scrive: «...Il pensiero di Latiàni va alle antiche divinità italiche, alle popolazioni arcaiche in cui vigeva il matriarcato e al femminino. In un feroce periodo dominato dalle guerre come quello attuale, l'artista rivendica il ritorno al femminile, alla sua sapienza e alla sua energia che porta alla pace. È un'Italia antica che risorge da un'energia tellurica. Fanciulla-Madre-Ytalia è una Madonna, Cerere, Iside, Afrodite, Demetra...».
Esposti in senso antiorario: disegni su carta, su tela, su acetati, spesso polittici, linoleumgrafie e puntesecche su plexiglass come a voler costruire un tempio, una basilica di disegni. E proprio seguendo la disposizione di una mappa di un’antica basilica è stato concepito e organizzato il libro Confessioni di Fanciulla-Ytalia. Il segno della scrittura diventa quello del disegno. Anche il colore partecipa, muovendo in maniera alchemica e liberandosi dalla nigredo. «Ironico, giocoso, affettuoso, erotico, scanzonato è il molteplice livello di lettura, ma anche fortemente sentito, polemico e drammatico; un viaggio sfaccettato ed emozionante nell'inconscio del Sé e della Nazione, per un poema e una riflessione artistica che non nascondono la coscienza e l’impegno civile.»
Il titolo dell'esposizione riprende quello della seconda parte del libro di Ruven Latiàni, Confessioni di Fanciulla-Ytalia, pubblicato da Mimesis Edizioni nel 2023, che costituisce un poema di disegni. In mostra compare un numero maggiore di opere, rispetto alle 28 pubblicate nel volume, e spiccano alcuni inediti appositamente realizzati. Il ‘viaggio’ è il tema delle rassegne artistiche scelto dal Brunitoio per il 2024 e Latiàni ne espone la sua visione attraverso il mondo che squaderna la sua Fanciulla-Ytalia.
La ricerca artistica di Latiàni, fortemente autobiografica, parte dal soggetto di Pinocchio, che comincia a disegnare, decenni fa, successivamente al risveglio da un coma. Il burattino è il suo ‘io’ frantumato, nonché "il Sé della Nazione a Stampella", ovvero una sorta di archetipo totalizzante insito nella coscienza più profonda della povera e martoriata Italia. Secondo una visione di Latiàni, corpo-di-pinocchio è il Selbst d'Ytalia che arranca claudicante tra le difficoltà, è l'avatar del “Sé” della Nazione, una sorta di genius loci, uno spirito che alberga nell'inconscio dell'Ytalia e che compie un cammino di purificazione attraverso l'immanenza femminile di un'arcaica presenza, una dea dei tempi antichi che è al contempo Fanciulla, Madre ed Ecate. Il “'Sé” rinasce attraverso Fanciulla-Madre Ytalia e diviene suo Figlio. E, a proposito di ciò, Vera Agosti nel suo intervento critico scrive: «...Il pensiero di Latiàni va alle antiche divinità italiche, alle popolazioni arcaiche in cui vigeva il matriarcato e al femminino. In un feroce periodo dominato dalle guerre come quello attuale, l'artista rivendica il ritorno al femminile, alla sua sapienza e alla sua energia che porta alla pace. È un'Italia antica che risorge da un'energia tellurica. Fanciulla-Madre-Ytalia è una Madonna, Cerere, Iside, Afrodite, Demetra...».
Esposti in senso antiorario: disegni su carta, su tela, su acetati, spesso polittici, linoleumgrafie e puntesecche su plexiglass come a voler costruire un tempio, una basilica di disegni. E proprio seguendo la disposizione di una mappa di un’antica basilica è stato concepito e organizzato il libro Confessioni di Fanciulla-Ytalia. Il segno della scrittura diventa quello del disegno. Anche il colore partecipa, muovendo in maniera alchemica e liberandosi dalla nigredo. «Ironico, giocoso, affettuoso, erotico, scanzonato è il molteplice livello di lettura, ma anche fortemente sentito, polemico e drammatico; un viaggio sfaccettato ed emozionante nell'inconscio del Sé e della Nazione, per un poema e una riflessione artistica che non nascondono la coscienza e l’impegno civile.»
09
novembre 2024
Ruven Latiàni – Celestyale Ytalia
Dal 09 novembre al primo dicembre 2024
arte contemporanea
Location
IL BRUNITOIO
Ghiffa, Corso Risorgimento, 114, (Verbano-cusio-ossola)
Ghiffa, Corso Risorgimento, 114, (Verbano-cusio-ossola)
Orario di apertura
da giovedì a domenica ore 16-19
Vernissage
9 Novembre 2024, 17.30
Editore
MIMESIS
Autore
Curatore
Autore testo critico