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Ryts Monet – Ichea
Ichea. Il protagonista di questo racconto è un clochard: un barbone.
Uno spaccato cinico, con un esito grottesco all’italiana.
Le sorti non cambiano per i più indigenti: chi è costretto a vivere per strada, ci rimane.
Comunicato stampa
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Ichea, di Ryts Monet, a cura di Nicole Moserie
La ricerca artistica di Ryts Monet scruta l’immaginario dalla cultura popolare e le arti applicate con lo scopo di trascenderne gli elementi attinti, sublimandoli.
Tramite i suoi lavori riflette sugli spettri della contemporaneità, e con l’utilizzo di differenti tecniche e linguaggi aspira a raggiungere la sensibilità di chiunque.
Il titolo di questo intervento, realizzato appositamente per NEOHSPERIA e per la città di Treviso, è esplicito. ICHEA è “un’italianizzazione” del colosso Svedese che vende mobili e articoli per l’arredo, simbolo di soluzioni economiche standardizzate per un pubblico globalizzato.
Si tratta di un intervento artistico dall’approccio demagogico, che si serve del display nel quale si trova e del suo contesto specifico: tra le sette bacheche affacciate su una strada del centro città.
Posizione strategica per attirare gli sguardi della gente che passando di lì si trova, più o meno consciamente, a riflettere su un problema che va al di là di scegliere il prossimo acquisto.
Il protagonista di questo racconto, infatti, non è né una famiglia né una giovane coppia o l’impiegato modello che si è soliti incontrare nelle pubblicità, ma un clochard, o come la maggior parte direbbe: un “barbone”.
La mancanza di un tetto sotto il quale dormire è un’emergenza in espansione; nonostante le politiche cittadine cerchino di nascondere l’esistenza di questo fenomeno, facendo in modo di escludere queste persone dal tessuto urbano sicché l’intera società le ignori, esse esistono e lo stesso destino potrebbe capitare al nostro vicino di casa.
Un racconto cinico, di denuncia, con un esito grottesco all’italiana.
Le sorti non cambiano per i più indigenti: chi è costretto a vivere per strada è obbligato a rimanerci.
Nicole Moserle
Enrico De Napoli, in arte Ryts Monet, nasce nel 1982 a Bari, vive e lavora a Venezia dove ha conseguito un Corso di laurea triennale in Arti Visive, e una Laurea magistrale in Comunicazioni Visive e Multimediali dello Spettacolo presso l’Università IUAV di Venezia. Ha partecipato al programma di residenza per artisti presso la Fondazione Claudio Buziol ed è stato selezionato come artista in residenza presso RAVE East Village a Trivignano del Friuli, Udine. Ha realizzato due mostre personali, e numerose collettive nazionali e internazionali, tra le quali: 15TH TALLINN PRINT TRIENNIAL e OUT BOOK evento collaterale del 53° FESTIVAL DEI DUE MONDI a Spoleto. Durante il mese di giugno sarà possibile vedere una sua opera presente a Palazzo Contarini-Corfù presso la mostra BATON SINISTER, all’interno del programma Norvegese in occasione della 54MA BIENNALE DI VENEZIA.
Nicole Moserle nasce a Verona nel 1984, vive e lavora a Venezia dove si è trasferita da circa due anni per frequentare il Corso di laurea magistrale in Progettazione e Produzione di Arti Visive all’Università IUAV, dopo essersi laureata in Economia e Management per le Arti, la Cultura e la Comunicazione presso l’Università Bocconi di Milano. Ha pubblicato su BOB (Be OBjective) Magazine, partecipato alla scorsa Collettiva dei giovani artisti della BEVILACQUA LA MASA e attualmente i suoi lavori sono esposti a Palazzo Contarini-Corfù presso la mostra BATON SINISTER, all’interno del programma Norvegese in occasione della 54MA BIENNALE DI VENEZIA.
La ricerca artistica di Ryts Monet scruta l’immaginario dalla cultura popolare e le arti applicate con lo scopo di trascenderne gli elementi attinti, sublimandoli.
Tramite i suoi lavori riflette sugli spettri della contemporaneità, e con l’utilizzo di differenti tecniche e linguaggi aspira a raggiungere la sensibilità di chiunque.
Il titolo di questo intervento, realizzato appositamente per NEOHSPERIA e per la città di Treviso, è esplicito. ICHEA è “un’italianizzazione” del colosso Svedese che vende mobili e articoli per l’arredo, simbolo di soluzioni economiche standardizzate per un pubblico globalizzato.
Si tratta di un intervento artistico dall’approccio demagogico, che si serve del display nel quale si trova e del suo contesto specifico: tra le sette bacheche affacciate su una strada del centro città.
Posizione strategica per attirare gli sguardi della gente che passando di lì si trova, più o meno consciamente, a riflettere su un problema che va al di là di scegliere il prossimo acquisto.
Il protagonista di questo racconto, infatti, non è né una famiglia né una giovane coppia o l’impiegato modello che si è soliti incontrare nelle pubblicità, ma un clochard, o come la maggior parte direbbe: un “barbone”.
La mancanza di un tetto sotto il quale dormire è un’emergenza in espansione; nonostante le politiche cittadine cerchino di nascondere l’esistenza di questo fenomeno, facendo in modo di escludere queste persone dal tessuto urbano sicché l’intera società le ignori, esse esistono e lo stesso destino potrebbe capitare al nostro vicino di casa.
Un racconto cinico, di denuncia, con un esito grottesco all’italiana.
Le sorti non cambiano per i più indigenti: chi è costretto a vivere per strada è obbligato a rimanerci.
Nicole Moserle
Enrico De Napoli, in arte Ryts Monet, nasce nel 1982 a Bari, vive e lavora a Venezia dove ha conseguito un Corso di laurea triennale in Arti Visive, e una Laurea magistrale in Comunicazioni Visive e Multimediali dello Spettacolo presso l’Università IUAV di Venezia. Ha partecipato al programma di residenza per artisti presso la Fondazione Claudio Buziol ed è stato selezionato come artista in residenza presso RAVE East Village a Trivignano del Friuli, Udine. Ha realizzato due mostre personali, e numerose collettive nazionali e internazionali, tra le quali: 15TH TALLINN PRINT TRIENNIAL e OUT BOOK evento collaterale del 53° FESTIVAL DEI DUE MONDI a Spoleto. Durante il mese di giugno sarà possibile vedere una sua opera presente a Palazzo Contarini-Corfù presso la mostra BATON SINISTER, all’interno del programma Norvegese in occasione della 54MA BIENNALE DI VENEZIA.
Nicole Moserle nasce a Verona nel 1984, vive e lavora a Venezia dove si è trasferita da circa due anni per frequentare il Corso di laurea magistrale in Progettazione e Produzione di Arti Visive all’Università IUAV, dopo essersi laureata in Economia e Management per le Arti, la Cultura e la Comunicazione presso l’Università Bocconi di Milano. Ha pubblicato su BOB (Be OBjective) Magazine, partecipato alla scorsa Collettiva dei giovani artisti della BEVILACQUA LA MASA e attualmente i suoi lavori sono esposti a Palazzo Contarini-Corfù presso la mostra BATON SINISTER, all’interno del programma Norvegese in occasione della 54MA BIENNALE DI VENEZIA.
07
giugno 2011
Ryts Monet – Ichea
Dal 07 al 17 giugno 2011
arte contemporanea
Location
NEOHESPERIA
Treviso, Porta Carlo Alberto, (Treviso)
Treviso, Porta Carlo Alberto, (Treviso)
Vernissage
7 Giugno 2011, ore 19:00
Autore
Curatore