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S.a.f. 2008 – Made in Cage
In un ambiente fortemente connotato dalla storia della colonia carceraria, come quello di Castiadas, gli artisti interpretano lo spazio in relazione con l’ambiente, attraverso le risonanze emotive che s’instaurano con le sue “presenze”, fatte di storia/e ma anche di proiezioni fantasmatiche che si declinano nel rapporto intimo che ogni artista instaura con le potenzialità dell’esperienza che sta per compiersi.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
3° Sardegna Arte Fiera
Ex Carceri Castiadas-Cagliari
TITOLO: MADE IN CAGE
Artisti:
Gruppo COLLANT:
ROSELLA GRILLO; MARGHERITA LEVO ROSENBERG; DORINA MONACO; CHIARA SCARFO’; GIOVANNA VITARELLI
Coppia ICE DOG:
LUISA BUGNA; BRUNO CASSAGLIA
Premessa
Questo progetto fa parte di un work in progress che prende il via con un’installazione - Inside My Mind/Dentro La Mia Testa - della durata di un giorno, svoltasi in forma privata, nel maggio 2007, con la sola presenza, insieme agli artisti, dell’amica e critica d’arte Viana Conti e di Gianfranco Vendemiati, presidente dell’Istituto per le Materie e le Forme Inconsapevoli-Museattivo Claudio Costa, ente che ha ideato, promosso ed organizzato l’evento. La sede era una stanza di degenza dell’Ospedale Psichiatrico di Genova Quarto, abbandonata e decadente, dove gli artisti, assumendo lo spazio nel suo stato attuale di degrado, si sono espressi con interventi site-specific, documentati in un video.
Nella sede dello Studio Ghiglione di Genova, a poco più di un anno di distanza, la seconda fase del progetto - Outside Your Mind/Fuori Dalla Tua Testa - presenta l’evoluzione del lavoro e il videodocumento del precedente.
Una prossima tappa, OUTSIDEMYMIND/FUORIDALLAMIATESTA è prevista a Villa Maria di Quiliano (SV), nell’ambito delle iniziative del SACS, e contemporaneamente al Museo Civico di Villa Groppallo (Museo Arturo Martini) di Vado Ligure, dal 4 al 14 ottobre 2008.
Made in Cage
(Progetto site specific)
in un ambiente fortemente connotato dalla storia della colonia carceraria, come quello di Castiadas, gli artisti interpretano lo spazio in relazione con l’ambiente, attraverso le risonanze emotive che s’instaurano con le sue “presenze”, fatte di storia/e ma anche di proiezioni fantasmatiche che si declinano nel rapporto intimo che ogni artista instaura con le potenzialità dell’esperienza che sta per compiersi.
L’opera “si compie” come movimento conoscitivo, nel processo del relazionarsi, codifica un momento del reale di cui diventa reperto testimoniale. Gli artisti del gruppo lavorano da una propria archeologia interiore che si decostruisce e ricostruisce nel fare esperienza dell’arte; l’opera vuole innescare un movimento analogo nello spettatore.
Partendo dalla funzione originaria del luogo - la reclusione – la riflessione di partenza ha per oggetto la libertà e la sua limitazione, non solo fisica ma anche e soprattutto mentale; ne è scaturito un titolo che rimanda ad altre forme di prigionia, condizioni di libertà apparente che attraversano difficoltà sociali, biologiche ed esistenziali - gabbie della mente e nella mente - che, nel gioco innocente dell’arte, trovano la possibilità di sciogliersi.
Nel libero gioco dell’arte “MADE IN CAGE” evoca, con l’immagine dell'arte in trappola o di una trappola per l'arte, un mitico “Cage's made”, John Cage o la sua ironica traduzione italiana di Giovanni Gabbia, che, a dispetto del proprio nome, ha liberato la musica dalla limitazione delle sue fonti d'ispirazione e di produzione e senza il quale oggi, forse, il videodocumento di INSIDEMYMIND/DENTROLAMIATESTA (realizzato nel 2007 nell’Ospedale Psichiatrico di Genova Quarto da Chiara Scarfò) che fa parte di questo progetto, non avrebbe per colonna sonora i rumori ambientali spontanei che abbiamo utilizzato.
L'installazione prevede, oltre al video di cui sopra, le opere degli artisti:
Luisa Bugna e Bruno Cassaglia con "ICE DOG"; scritta omonima sul pavimento, costituita di frumento, che rimanda all'idea di pane come elemento radicale di ogni libertà. Completa l’opera un’azione performativa inaugurale consistente nella sua cancellazione simbolica attraverso lo spargimento di una grande X di alcool etilico che viene incendiato.
2) Rosella Grillo con "IN-CON-TRI-AMO-C."; titolo di una serie di maglioncini di lana sospesi, in fila indiana con la scritta “ in-con-tri-amo-c.”, come invito all'apertura emozionale. 3) Margherita Levo Rosenberg con "TIME'S BREATH"; da una concezione spiraliforme dello spazio/tempo una serie di sculture spiraliformi, fatte di coni di lastre radiografiche, alcuni contenenti omini stampati su acetato trasparente, ad evocare l'idea della storia come attraversamento, del tempo nell’uomo e dell’uomo nel tempo.
4) Dorina Monaco con “no.cage@libero.it”; non un indirizzo di posta elettronica ma un titolo per l’installazione di una serie di gatti di specchio che fuoriescono liberandosi da una simbolica gabbia di metallo.
5) Chiara Scarfò con "IL FOULARD SULL’ALTALENA”; dal progetto "GAME OVER" espone un’altalena sulla quale è appoggiato un foulard, oggetto transizionale della sua infanzia, carico di valenze simboliche e fantasie di libertà, come elemento di rottura e protezione rispetto a barriere e baratri di ogni tipo.
6) Giovanna Vitarelli con"STONE'S LIFE”; un'installazione che comprende cristalli di ossidiana, grezzi e lavorati, simboli della coppia natura/cultura, che accompagna con una leggenda archetipica del minerale scritta sul muro, per non dimenticare le nostre radici, senza le quali non c'è libertà.
Ex Carceri Castiadas-Cagliari
TITOLO: MADE IN CAGE
Artisti:
Gruppo COLLANT:
ROSELLA GRILLO; MARGHERITA LEVO ROSENBERG; DORINA MONACO; CHIARA SCARFO’; GIOVANNA VITARELLI
Coppia ICE DOG:
LUISA BUGNA; BRUNO CASSAGLIA
Premessa
Questo progetto fa parte di un work in progress che prende il via con un’installazione - Inside My Mind/Dentro La Mia Testa - della durata di un giorno, svoltasi in forma privata, nel maggio 2007, con la sola presenza, insieme agli artisti, dell’amica e critica d’arte Viana Conti e di Gianfranco Vendemiati, presidente dell’Istituto per le Materie e le Forme Inconsapevoli-Museattivo Claudio Costa, ente che ha ideato, promosso ed organizzato l’evento. La sede era una stanza di degenza dell’Ospedale Psichiatrico di Genova Quarto, abbandonata e decadente, dove gli artisti, assumendo lo spazio nel suo stato attuale di degrado, si sono espressi con interventi site-specific, documentati in un video.
Nella sede dello Studio Ghiglione di Genova, a poco più di un anno di distanza, la seconda fase del progetto - Outside Your Mind/Fuori Dalla Tua Testa - presenta l’evoluzione del lavoro e il videodocumento del precedente.
Una prossima tappa, OUTSIDEMYMIND/FUORIDALLAMIATESTA è prevista a Villa Maria di Quiliano (SV), nell’ambito delle iniziative del SACS, e contemporaneamente al Museo Civico di Villa Groppallo (Museo Arturo Martini) di Vado Ligure, dal 4 al 14 ottobre 2008.
Made in Cage
(Progetto site specific)
in un ambiente fortemente connotato dalla storia della colonia carceraria, come quello di Castiadas, gli artisti interpretano lo spazio in relazione con l’ambiente, attraverso le risonanze emotive che s’instaurano con le sue “presenze”, fatte di storia/e ma anche di proiezioni fantasmatiche che si declinano nel rapporto intimo che ogni artista instaura con le potenzialità dell’esperienza che sta per compiersi.
L’opera “si compie” come movimento conoscitivo, nel processo del relazionarsi, codifica un momento del reale di cui diventa reperto testimoniale. Gli artisti del gruppo lavorano da una propria archeologia interiore che si decostruisce e ricostruisce nel fare esperienza dell’arte; l’opera vuole innescare un movimento analogo nello spettatore.
Partendo dalla funzione originaria del luogo - la reclusione – la riflessione di partenza ha per oggetto la libertà e la sua limitazione, non solo fisica ma anche e soprattutto mentale; ne è scaturito un titolo che rimanda ad altre forme di prigionia, condizioni di libertà apparente che attraversano difficoltà sociali, biologiche ed esistenziali - gabbie della mente e nella mente - che, nel gioco innocente dell’arte, trovano la possibilità di sciogliersi.
Nel libero gioco dell’arte “MADE IN CAGE” evoca, con l’immagine dell'arte in trappola o di una trappola per l'arte, un mitico “Cage's made”, John Cage o la sua ironica traduzione italiana di Giovanni Gabbia, che, a dispetto del proprio nome, ha liberato la musica dalla limitazione delle sue fonti d'ispirazione e di produzione e senza il quale oggi, forse, il videodocumento di INSIDEMYMIND/DENTROLAMIATESTA (realizzato nel 2007 nell’Ospedale Psichiatrico di Genova Quarto da Chiara Scarfò) che fa parte di questo progetto, non avrebbe per colonna sonora i rumori ambientali spontanei che abbiamo utilizzato.
L'installazione prevede, oltre al video di cui sopra, le opere degli artisti:
Luisa Bugna e Bruno Cassaglia con "ICE DOG"; scritta omonima sul pavimento, costituita di frumento, che rimanda all'idea di pane come elemento radicale di ogni libertà. Completa l’opera un’azione performativa inaugurale consistente nella sua cancellazione simbolica attraverso lo spargimento di una grande X di alcool etilico che viene incendiato.
2) Rosella Grillo con "IN-CON-TRI-AMO-C."; titolo di una serie di maglioncini di lana sospesi, in fila indiana con la scritta “ in-con-tri-amo-c.”, come invito all'apertura emozionale. 3) Margherita Levo Rosenberg con "TIME'S BREATH"; da una concezione spiraliforme dello spazio/tempo una serie di sculture spiraliformi, fatte di coni di lastre radiografiche, alcuni contenenti omini stampati su acetato trasparente, ad evocare l'idea della storia come attraversamento, del tempo nell’uomo e dell’uomo nel tempo.
4) Dorina Monaco con “no.cage@libero.it”; non un indirizzo di posta elettronica ma un titolo per l’installazione di una serie di gatti di specchio che fuoriescono liberandosi da una simbolica gabbia di metallo.
5) Chiara Scarfò con "IL FOULARD SULL’ALTALENA”; dal progetto "GAME OVER" espone un’altalena sulla quale è appoggiato un foulard, oggetto transizionale della sua infanzia, carico di valenze simboliche e fantasie di libertà, come elemento di rottura e protezione rispetto a barriere e baratri di ogni tipo.
6) Giovanna Vitarelli con"STONE'S LIFE”; un'installazione che comprende cristalli di ossidiana, grezzi e lavorati, simboli della coppia natura/cultura, che accompagna con una leggenda archetipica del minerale scritta sul muro, per non dimenticare le nostre radici, senza le quali non c'è libertà.
04
settembre 2008
S.a.f. 2008 – Made in Cage
Dal 04 al 10 settembre 2008
architettura
arte contemporanea
performance - happening
arte contemporanea
performance - happening
Location
EX CARCERI
Castiadas, (Cagliari)
Castiadas, (Cagliari)
Orario di apertura
ore 10.00 - 13.00 16.00 - 23.00
Sito web
www.sardegnaartefiera.it
Autore
Curatore