A conclusione del ciclo di mostre Bagni d’arte - installazioni sul bordo dell’acqua di artisti internazionali - a cura di Museo Teo, presso il Lounge Paradise della Piscina Solari di Milano, martedì 13 luglio si inaugura la installazione s/Fashion.
Realizzata dal gruppo [artisto] - uno dei rami operativi con cui Museo Teo ha diversificato il proprio intervento sul territorio nel campo della public art – composto da Giovanni Bai e Carolina Gozzini, ovvero gli stessi curatori del ciclo Bagni d’arte, la installazione si integra nella logica del Lounge Paradise, lontana dalla Milano da bere e inserita invece in quella della “Milano da vivere, stare e guardare”.


s/Fashion. Suona irrimediabilmente negativa quella s che precede la parola fashion, forse anche se la sostituiamo con l’italiana moda: ma tra smodato e sfasciato passa comunque una bella differenza… anche se il primo può portare al secondo. Non vuole essere negativa quella s ma sicuramente indicativa di un processo di modificazione del significato originale e di decostruzione del sistema. Un intervento smodato quindi, nel senso di oltre la moda e al di sopra delle mode, quello che propongono Giovanni Bai e Carolina Gozzini, dove la s assume la connotazione privativa di senza, che potrebbe anche suonare come anti. Da quasi quindici anni Museo Teo si muove infatti al di fuori delle mode, attraverso gli accidentati territori dell’arte, anzi ai suoi confini, superandone volentieri i margini (dimostrando come ciò sia possibile senza sfociare nella marginalità e tantomeno nella emarginazione), a realizzare un’opera in continua trasformazione. In modo similare i due autori vestono da sempre in modo originale e in piena autonomia di scelte, oltre le mode correnti. s/Fashion è una installazione che riprende i modi dei più recenti interventi dei due artisti, fondati sul ridare nuovo senso a qualcosa che abbia ormai abbandonato la sua funzione primitiva: nel caso specifico si tratta di abiti che da oggetti dismessi riacquistano una dimensione decorativa all’interno del più ampio quadro di designificazione e critica del sistema della moda. (g.b.)