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Sabbie d’Oro. Fotografia astratta
Le fotografie presenti in mostra indagano il rapporto tra gli estremi: la materialità della terra e del cemento trasfigurate dall’accostamento al cielo e dallo scorrere delle maree; la carnalità del corpo umano e la sua trasposizione artificiale ed ammaliante. La ricerca estetica si spinge fino a cogliere lucenti e scintillanti momenti di bellezza bloccati dallo scatto fotografico.
Comunicato stampa
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La sensibilità astratta accompagna scatti fotografici puri e inalterati.
Le fotografie presenti in mostra indagano il rapporto tra gli estremi: la materialità della terra e del cemento trasfigurate dall'accostamento al cielo e dallo scorrere delle maree; la carnalità del corpo umano e la sua trasposizione artificiale ed ammaliante. La ricerca estetica si spinge fino a cogliere lucenti e scintillanti momenti di bellezza bloccati dallo scatto fotografico.
Gli elementi primari del nostro pianeta plasmano anche la materia più ostinata ed è compito dell'occhio umano raccogliere i frutti transitori di questa incessante trasformazione per conferirgli la forma d'immortalità.
Fabrizio Garghetti è nato a Salsomaggiore nel 1939, vive e lavora da sempre a Milano. Ha iniziato la sua attività nel 1966 lavorando per riviste di jazz come Musica Jazz e Jazz Magazine. Si è interessato prestissimo ai gruppi di avanguardia musicale, teatrale e artistica. Lavora nel campo della pubblicità e della moda, ed è famoso per il suo lavoro di documentazione degli eventi artistici legati a manifestazioni ormai storiche come "Milano Poesia" (dì cui possiede l'intero archivio), di spazi come la Fondazione Mudima o alle rassegna internazionali come la Biennale di Venezia o Documenta di Kassel. Attualmente la sua esperienza fotografica si è orientata verso l'archeologia industriale, l'architettura, il design, la ricerca sui materiali, lo studio sulle acque e l'esplorazione dei cinque continenti.
Lia Pascaniuc, classe '81, è nata al nord della Romania, studia al Liceo Artistico in Romania e dal 1998 prosegue gli studi a Torino. Nell'arte contemporanea è autrice di installazioni ed art photography. Nel suo percorso ha collaborato come assistente con il maestro della fotografia italiana Franco Fontana nel workshop di fotografia tenutosi presso il Politecnico di Torino. Le sue opere disponibili solo in 5 formati diversi, garantiscono l'unicità e fanno parte della collezione permanente della Galleria Civica del Museo di Modena. Nei suoi scatti è il particolare di natura a germogliare sotto il getto dirompente della luce. Insegue le metamorfosi dell'acqua, le variazioni luministiche, gli scenari rocciosi e le presenze architettoniche con sensibile curiosità, che si traduce in immagine elegiaca.
Beatrice Morabito è nata nel 1971, attualmente vive e lavora a Genova. Avvicinatasi all'arte come solo un appassionato sa fare negli ultimi anni, ha cominciato a intraprendere, dopo quella psichiatrica (è Dottoressa in psichiatria), la carriera artistica. Attualmente, espone prevalentemente presso la Galleria Famiglia Margini, dove ha trovato il supporto e la fiducia di Grace Zanotto. Ha da poco cominciato a sperimentare nuovi progetti: oltre alle sue caratteristiche bambole, ha deciso di creare delle opere affiancando, in fotomontaggi, le sue opere più celebri con le sue foto personali, con l'intento di rendere ancora più labile il confine fra i due mondi. Le bambole vengono prese per donne e viceversa, in un gioco che tende a dimostrare come ambedue necessitino attenzione e cura.
Le fotografie presenti in mostra indagano il rapporto tra gli estremi: la materialità della terra e del cemento trasfigurate dall'accostamento al cielo e dallo scorrere delle maree; la carnalità del corpo umano e la sua trasposizione artificiale ed ammaliante. La ricerca estetica si spinge fino a cogliere lucenti e scintillanti momenti di bellezza bloccati dallo scatto fotografico.
Gli elementi primari del nostro pianeta plasmano anche la materia più ostinata ed è compito dell'occhio umano raccogliere i frutti transitori di questa incessante trasformazione per conferirgli la forma d'immortalità.
Fabrizio Garghetti è nato a Salsomaggiore nel 1939, vive e lavora da sempre a Milano. Ha iniziato la sua attività nel 1966 lavorando per riviste di jazz come Musica Jazz e Jazz Magazine. Si è interessato prestissimo ai gruppi di avanguardia musicale, teatrale e artistica. Lavora nel campo della pubblicità e della moda, ed è famoso per il suo lavoro di documentazione degli eventi artistici legati a manifestazioni ormai storiche come "Milano Poesia" (dì cui possiede l'intero archivio), di spazi come la Fondazione Mudima o alle rassegna internazionali come la Biennale di Venezia o Documenta di Kassel. Attualmente la sua esperienza fotografica si è orientata verso l'archeologia industriale, l'architettura, il design, la ricerca sui materiali, lo studio sulle acque e l'esplorazione dei cinque continenti.
Lia Pascaniuc, classe '81, è nata al nord della Romania, studia al Liceo Artistico in Romania e dal 1998 prosegue gli studi a Torino. Nell'arte contemporanea è autrice di installazioni ed art photography. Nel suo percorso ha collaborato come assistente con il maestro della fotografia italiana Franco Fontana nel workshop di fotografia tenutosi presso il Politecnico di Torino. Le sue opere disponibili solo in 5 formati diversi, garantiscono l'unicità e fanno parte della collezione permanente della Galleria Civica del Museo di Modena. Nei suoi scatti è il particolare di natura a germogliare sotto il getto dirompente della luce. Insegue le metamorfosi dell'acqua, le variazioni luministiche, gli scenari rocciosi e le presenze architettoniche con sensibile curiosità, che si traduce in immagine elegiaca.
Beatrice Morabito è nata nel 1971, attualmente vive e lavora a Genova. Avvicinatasi all'arte come solo un appassionato sa fare negli ultimi anni, ha cominciato a intraprendere, dopo quella psichiatrica (è Dottoressa in psichiatria), la carriera artistica. Attualmente, espone prevalentemente presso la Galleria Famiglia Margini, dove ha trovato il supporto e la fiducia di Grace Zanotto. Ha da poco cominciato a sperimentare nuovi progetti: oltre alle sue caratteristiche bambole, ha deciso di creare delle opere affiancando, in fotomontaggi, le sue opere più celebri con le sue foto personali, con l'intento di rendere ancora più labile il confine fra i due mondi. Le bambole vengono prese per donne e viceversa, in un gioco che tende a dimostrare come ambedue necessitino attenzione e cura.
30
luglio 2009
Sabbie d’Oro. Fotografia astratta
Dal 30 luglio al 10 settembre 2009
fotografia
Location
GALLERY – CAFE’ & RESTAURANT
Milano, Via Augusto Anfossi, 28, (Milano)
Milano, Via Augusto Anfossi, 28, (Milano)
Orario di apertura
Da lunedì a sabato dalle 10:00 alle 22:00
Vernissage
30 Luglio 2009, ore 18
Autore
Curatore