Laddove gli addetti ai lavori riconoscano in maniera del tutto spontanea e senza pregiudizio, che il mondo artistico si stia ancora raffrontando coi Fontana, coi Burri, coi Bonalumi, coi De Chirico, con gli Warhol, coi Pollok, coi Vedova, coi Rotella, sorge altrettanto naturale l' esigenza di chiedersi dove l' Arte debba andare, e quindi, dopo aver tanto conservato la Lezione del Passato, ci si volge verso quella zona nebulosa che è il Futuro ancora incerto, per tentare di trovare delle nuove avanguardie che facciano ripartire il 'momentum' della creatività artistica in sé per sé.

Oggigiorno, col lancio del Movimento Rigorista, il Lattuada Studio tenta coraggiosamente di riprendere la lezione spazialista di Fontana per uscire dallo schema e trovare nuove Vie; ma c' è anche l' attenzione ad una nuova corrente di autori emergenti, che spesso non superano i quarant' anni di età, ed è a questo Giardino Dell’ Arte che si rivolgerà in particolar modo il lavoro di curatela sotto l’ égida della critica Maria Elena Loda: trovare, curare, crescere talenti creativi che utilizzano materiali insoliti, che interpretano il mondo secondo un' ottica da Terzo Millennio.

La prima giovane artista che inaugura la Ricerca delle future espressioni che ci darà l' Arte del Nuovo Millennio, è Sabrina Ravanelli.

Attraverso stilemi moderni e un materiale del tutto originale ed inedito con cui l' artista crea, si propone un' efficace e modernissima sintesi di tutto quel panorama artistico che dal passato viene ai nostri giorni, senza mai uscire dalla dimensione pop, e senza mai appesantire o 'dissacrare' la solennità che l' Arte ha sempre portato con sé nei secoli precedenti.

Per questo la primissima mostra di Sabrina per il ' Giardino dell' Arte' del Lattuada Studio, col nome di ' Vision: Spirit of Time'- presenta il tema dello Sguardo: gli occhi di Sabrina, senza esprimere alcun giudizio, al pari di una moderna Monna Lisa, abbracciano tutta l' esperienza artistica che parte dalla Grecia Classica sino ai nostri giorni, e la rielaborano secondo la sensibilità dei giovani Millenials. Si parte dall’ Apollo di Delfi e si arriva a Games of Thrones, senza dimenticare il tributo a Leonardo ma anche al Romanticismo di Friedrich: Sabrina Ravanelli è un’ artista eclettica e colta, che sa adattare il suo panorama di conoscenza artistica ad un linguaggio modernissimo, che ben interagisce con la società odierna in jeans e Nike.

Un omaggio fresco e sincero, che propone al pubblico europeo, ma anche e soprattutto americano dove verrà portata in autunno, una riflessione su quello che deve essere il gesto creativo, ossia un muto linguaggio di segni grafici con cui si descrive il mondo, e lo si racconta agli occhi di chi guarda.

Del resto, ci insegna Guido Galimberti commentando un murales di Banksy che ritrare un anonimo imbrattatore di strada, intento a lanciare su una parete un' irriverente macchia di colore, al cui interno compaiono con aria curiosa ed esterrefatta Monet, la sua modella, e tutti i partecipanti alla ' Colazione sull' Erba', “ Ciò che cambia non è tanto l' Arte, ma il nostro modo di guardare ad essa.”

Sabrina lo fa con lo spirito della cultura popular fino in fondo, usando un materiale poverissimo ed insolito allo stesso tempo, ma senza mai dimenticare quella raffinatezza colta che le viene dall' aver studiato, meditato, ed infine interiorizzato nel proprio vissuto, tutta la Storia dell' Arte, dalla Classicità greca ad oggi.

Per questo Sabrina Ravanelli può dire a se stessa, con una punta di vera gioia, di aver tentato di rincorrere il ' Geist', lo Spirito dei Tempi.