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Sacro lombardo. Dai Borromeo al Simbolismo
In occasione della ricorrenza del IV centenario dalla canonizzazione di San Carlo Borromeo, la mostra ripercorre gli sviluppi dell’arte sacra in Lombardia
Comunicato stampa
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L’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano presenta a Palazzo Reale, dal 6 ottobre 2010 (apertura al pubblico) al 6 gennaio 2011, la mostra “Sacro lombardo. Dai Borromeo al Simbolismo” a cura di Stefano Zuffi e Mons. Franco Buzzi. Il comitato scientifico della mostra è composto da Simonetta Coppa, Giuseppe Fusari e Fernando Mazzocca.
La mostra, promossa dal Comune di Milano – Cultura e prodotta da Palazzo Reale con 24 ORE Cultura – GRUPPO 24 ORE si apre con la data 1610 ,anno della canonizzazione di Carlo Borromeo, e si conclude con il 1922, quando viene eletto papa Achille Ratti di Desio, il primo dei tre papi lombardi del XX secolo.
La sequenza delle opere si propone di farci ripercorrere questi tre secoli di storia lombarda ricchi di grandi personalità come le figure dei cardinali Carlo e Federico Borromeo, proseguendo attraverso gli sviluppi del Barocco, per poi affrontare il passaggio dalla dominazione spagnola all’ambito austriaco.
Il percorso espositivo, seguendo il classico ordine cronologico, si apre con la stagione artistica del Seicento Lombardo, dove emergono le figure di Giulio Cesare Procaccini, di Daniele Crespi e del Morazzone, ma soprattutto l’autorità del Cerano, principale interprete della stagione federiciana.
La pittura sacra del tardo Seicento e del primo Settecento vedrà il parallelo tra alcuni importanti maestri lombardi (Filippo Abbiati, Andrea Lanzani, Legnanino, i membri della famiglia valtellinese dei Ligari) e maestri provenienti da altre regioni, come Andrea Pozzo e Sebastiano Ricci, grande protagonista del rinnovamento della pittura settecentesca, attivo a Milano, Monza, Pavia e Bergamo. Una personalità inquieta e di grande interesse è quella del genovese Alessandro Magnasco, a lungo attivo a Milano.
Anche nel pieno Settecento si osserva lo sviluppo autonomo di maestri lombardi, come il mantovano Giuseppe Bazzani e il ticinese Giuseppe Antonio Petrini, combinato con l’arrivo di artisti veneti tra i quali spicca la forza espressiva di Giambattista Tiepolo, del quale sarà esposta la pala d’altare con il Battesimo dell’imperatore Costantino.
Molti decenni del XIX secolo sono scanditi dall’attività di Francesco Hayez; fra le opere spicca la straordinaria pala d’altare di San Michele Arcangelo accompagnata da altre tre meravigliose pale del maestro.
Infine, l’arte sacra lombarda, conosce durante tutto l’Ottocento una costante serie di proposte, come testimoniano le suggestive tele di Mosè Bianchi e Gaetano Previati.
Accompagna la mostra l’ampio catalogo con saggi di Stefano Zuffi, Mons. Franco Buzzi, Simonetta Coppa, Giuseppe Fusari e Fernando Mazzocca, pubblicato da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE.
La mostra, promossa dal Comune di Milano – Cultura e prodotta da Palazzo Reale con 24 ORE Cultura – GRUPPO 24 ORE si apre con la data 1610 ,anno della canonizzazione di Carlo Borromeo, e si conclude con il 1922, quando viene eletto papa Achille Ratti di Desio, il primo dei tre papi lombardi del XX secolo.
La sequenza delle opere si propone di farci ripercorrere questi tre secoli di storia lombarda ricchi di grandi personalità come le figure dei cardinali Carlo e Federico Borromeo, proseguendo attraverso gli sviluppi del Barocco, per poi affrontare il passaggio dalla dominazione spagnola all’ambito austriaco.
Il percorso espositivo, seguendo il classico ordine cronologico, si apre con la stagione artistica del Seicento Lombardo, dove emergono le figure di Giulio Cesare Procaccini, di Daniele Crespi e del Morazzone, ma soprattutto l’autorità del Cerano, principale interprete della stagione federiciana.
La pittura sacra del tardo Seicento e del primo Settecento vedrà il parallelo tra alcuni importanti maestri lombardi (Filippo Abbiati, Andrea Lanzani, Legnanino, i membri della famiglia valtellinese dei Ligari) e maestri provenienti da altre regioni, come Andrea Pozzo e Sebastiano Ricci, grande protagonista del rinnovamento della pittura settecentesca, attivo a Milano, Monza, Pavia e Bergamo. Una personalità inquieta e di grande interesse è quella del genovese Alessandro Magnasco, a lungo attivo a Milano.
Anche nel pieno Settecento si osserva lo sviluppo autonomo di maestri lombardi, come il mantovano Giuseppe Bazzani e il ticinese Giuseppe Antonio Petrini, combinato con l’arrivo di artisti veneti tra i quali spicca la forza espressiva di Giambattista Tiepolo, del quale sarà esposta la pala d’altare con il Battesimo dell’imperatore Costantino.
Molti decenni del XIX secolo sono scanditi dall’attività di Francesco Hayez; fra le opere spicca la straordinaria pala d’altare di San Michele Arcangelo accompagnata da altre tre meravigliose pale del maestro.
Infine, l’arte sacra lombarda, conosce durante tutto l’Ottocento una costante serie di proposte, come testimoniano le suggestive tele di Mosè Bianchi e Gaetano Previati.
Accompagna la mostra l’ampio catalogo con saggi di Stefano Zuffi, Mons. Franco Buzzi, Simonetta Coppa, Giuseppe Fusari e Fernando Mazzocca, pubblicato da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE.
05
ottobre 2010
Sacro lombardo. Dai Borromeo al Simbolismo
Dal 05 ottobre 2010 al 06 gennaio 2011
arte antica
Location
PALAZZO REALE DI MILANO
Milano, Piazza Del Duomo, 12, (Milano)
Milano, Piazza Del Duomo, 12, (Milano)
Orario di apertura
lunedì 14.30-19.30;
martedì, mercoledì, venerdì, domenica 9.30-19.30;
giovedì e sabato 9.30-22.30. Dalì e Sacro Lombardo ingresso unico a € 12 ( € 9 ridotto).
Vernissage
5 Ottobre 2010, ore 19 solo su invito
Editore
24 ORE CULTURA
Ufficio stampa
24 ORE CULTURA - GRUPPO 24 ORE
Autore
Curatore