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Saggi di pulitura. Mostra d’opere d’arte restaurate
Con il restauro, in molti casi si è avuta la piacevole scoperta, di una firma, di un data e perfino di una stesura sottostante più antica e di insospettabile qualità
Comunicato stampa
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La mostra di dipinti restaurati è promossa e realizzata dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio, e per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico di Napoli e provincia, e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli.
Come è noto un saggio di pulitura è una sorta di finestra, contornata da un tratteggio a gessetto, che s’apre sulla superficie quasi sempre oscura e polverosa di un dipinto bisognoso di restauro. E’ una prima indagine, una prima verifica e quasi sempre un incoraggiamento a perseverare, a continuare nell’impegno teso a restituire una ritrovata vitalità ad opere d’arte spesso destinate ad un degrado irreparabile, quando non s’arriva in tempo.
Questa mostra poteva anche intitolarsi ‘Dipinti mai visti’. Si tratta infatti di opere quasi sconosciute, da lunghissimo tempo rimosse dalle sedi originarie, chiese danneggiate e chiuse a seguito del terremoto del 1980. Dipinti erroneamente giudicati di minore interesse, e quindi rimasti a lungo in lista d’attesa, per una terapia che ha tardato ad essere praticata, e giunta quasi in extremis grazie a finanziamenti pubblici, del Ministero per i Beni Culturali o ai fondi dell’ otto per mille, assegnati al patrimonio del FEC (Fondo Edifici di culto del Ministero dell’Interno).
Con il restauro, in molti casi si è avuta la piacevole scoperta, di una firma, di un data e perfino di una stesura sottostante più antica e di insospettabile qualità. Emblematico è il caso della dolcissima Madonna della Purità, qui attribuita a Fabrizio Santafede. Sotto la greve doratura ottocentesca, improbabile surrogato di un fondo oro, è riapparsa l’elegante trama decorativa a palmette di ispirazione islamica, ripresa dai preziosi broccati di seta intessuti a filo d’oro.
Un gruppo di interessanti dipinti autografi di artisti del Seicento quali Niccolò de Simone, Agostino Beltrano, Francesco Di Maria, Francesco Solimena proviene dalle chiese napoletane di Sant’Agostino degli Scalzi e Santa Maria del Popolo agli Incurabili. Alla chiesa di Santa Maria delle Periclitanti appartiene un gruppo di raffinati ovali di Ferdinando Sanfelice, meglio noto come architetto, progettista d’interni e scenografo. Una ulteriore selezione di opere restaurate, già ricollocate, sarà illustrata da pannelli esplicativi e da una straordinaria sequenza di immagini che scorrerà sul video istallato nell’adiacente cappella di San Francesco di Paola.
In attesa di poterla restituire alla sede di appartenenza - la Chiesa di San Pietro di Somma Vesuviana, chiusa per lavori in corso - viene temporaneamente esposta nel Museo Civico di Castel Nuovo, tra i capolavori coevi, la sontuosa tavola di Leonardo Castellano, del 1555, con la coloratissima e rilucente Cena in casa di Simone, restaurata grazie alla sensibilità dell’Associazione Arcobaleno.
Come è noto un saggio di pulitura è una sorta di finestra, contornata da un tratteggio a gessetto, che s’apre sulla superficie quasi sempre oscura e polverosa di un dipinto bisognoso di restauro. E’ una prima indagine, una prima verifica e quasi sempre un incoraggiamento a perseverare, a continuare nell’impegno teso a restituire una ritrovata vitalità ad opere d’arte spesso destinate ad un degrado irreparabile, quando non s’arriva in tempo.
Questa mostra poteva anche intitolarsi ‘Dipinti mai visti’. Si tratta infatti di opere quasi sconosciute, da lunghissimo tempo rimosse dalle sedi originarie, chiese danneggiate e chiuse a seguito del terremoto del 1980. Dipinti erroneamente giudicati di minore interesse, e quindi rimasti a lungo in lista d’attesa, per una terapia che ha tardato ad essere praticata, e giunta quasi in extremis grazie a finanziamenti pubblici, del Ministero per i Beni Culturali o ai fondi dell’ otto per mille, assegnati al patrimonio del FEC (Fondo Edifici di culto del Ministero dell’Interno).
Con il restauro, in molti casi si è avuta la piacevole scoperta, di una firma, di un data e perfino di una stesura sottostante più antica e di insospettabile qualità. Emblematico è il caso della dolcissima Madonna della Purità, qui attribuita a Fabrizio Santafede. Sotto la greve doratura ottocentesca, improbabile surrogato di un fondo oro, è riapparsa l’elegante trama decorativa a palmette di ispirazione islamica, ripresa dai preziosi broccati di seta intessuti a filo d’oro.
Un gruppo di interessanti dipinti autografi di artisti del Seicento quali Niccolò de Simone, Agostino Beltrano, Francesco Di Maria, Francesco Solimena proviene dalle chiese napoletane di Sant’Agostino degli Scalzi e Santa Maria del Popolo agli Incurabili. Alla chiesa di Santa Maria delle Periclitanti appartiene un gruppo di raffinati ovali di Ferdinando Sanfelice, meglio noto come architetto, progettista d’interni e scenografo. Una ulteriore selezione di opere restaurate, già ricollocate, sarà illustrata da pannelli esplicativi e da una straordinaria sequenza di immagini che scorrerà sul video istallato nell’adiacente cappella di San Francesco di Paola.
In attesa di poterla restituire alla sede di appartenenza - la Chiesa di San Pietro di Somma Vesuviana, chiusa per lavori in corso - viene temporaneamente esposta nel Museo Civico di Castel Nuovo, tra i capolavori coevi, la sontuosa tavola di Leonardo Castellano, del 1555, con la coloratissima e rilucente Cena in casa di Simone, restaurata grazie alla sensibilità dell’Associazione Arcobaleno.
17
dicembre 2006
Saggi di pulitura. Mostra d’opere d’arte restaurate
Dal 17 dicembre 2006 all'otto dicembre 2007
arte antica
Location
CASTEL NUOVO – MASCHIO ANGIOINO
Napoli, Piazza Municipio, (Napoli)
Napoli, Piazza Municipio, (Napoli)
Biglietti
€ 5,00 ; gratis under 18 e over 65 per scolaresche accompagnate da insegnanti e studenti universitari (facoltà artistiche).
Ridotto € 4,00. Possessori di ARTECARD € 2,50
Orario di apertura
dal lunedì al sabato ore 9.00 – 19.00 la biglietteria chiude alle ore 18.00
17- 24- 25-26-31 dicembre 1 e 6 gennaio ore 9,00-14,00 la biglietteria chiude alle ore 13,00
Vernissage
17 Dicembre 2006, ore 11
Autore