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Sala delle Piroghe
Anche nel 2010 il cinquecentesco palazzo progettato da Biagio Rossetti, sede del Museo Archeologico Nazionale, sarà il fulcro di una serie di eventi tesi a recuperare il primato culturale di una struttura unica al mondo, sia per l’eccellenza dei reperti etrusco-greci che espone, sia per la suggestiva bellezza dell’edificio rinascimentale che lo ospita.
Comunicato stampa
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Anche nel 2010 il cinquecentesco palazzo progettato da Biagio Rossetti, sede del Museo Archeologico Nazionale, sarà il fulcro di una serie di eventi tesi a recuperare il primato culturale di una struttura unica al mondo, sia per l’eccellenza dei reperti etrusco-greci che espone, sia per la suggestiva bellezza dell’edificio rinascimentale che lo ospita.
Palazzo Costabili, detto “di Ludovico il Moro”, ospita dal 1935 il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, uno dei più importanti al mondo per la qualità e quantità delle ceramiche attiche a figure rosse che espone. Il museo conserva le testimonianze archeologiche ritrovate nella provincia di Ferrara, prime tra tutte quelle provenienti dagli scavi del fiorente porto commerciale etrusco di Spina che, tra il VI e il III sec. a.C., rappresentò uno dei centri focali della regione.
Si possono ammirare alcuni dei corredi ritrovati nelle oltre 4mila tombe della necropoli della città (necropoli di valle Trebba e di Valle Pega), reperti talora veramente impressionanti per bellezza e ricchezza che accompagnavano il defunto nel viaggio verso l’oltretomba. Tra tali oggetti e manufatti, l’elemento più rilevante è costituito dall’imponente raccolta di vasi attici a figure rosse di V sec. a.C. e in generale dalla ceramica attica figurata che, nelle ripetute associazioni funzionali che ruotano attorno al cratere, evoca principalmente (e soprattutto nelle sepolture di rango) i rituali del convito e del simposio.
Sottoposto fin dal 1986 a radicali interventi di restauro, è oggetto dal 2005 di un ampio progetto di valorizzazione sia del museo che del palazzo e dei suoi spazi verdi, sostenuto dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna grazie all’utilizzo di una parte dei Fondi Lotto 2004-2006 del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Nel giugno 2007 l’apertura al pubblico di otto nuove sale al piano nobile ha di fatto raddoppiato la superficie espositiva del museo, consentendo di esporre altri 550 reperti provenienti dalle necropoli di Valle Trebba e Valle Pega, corredi tombali di IV e III secolo a.C. tra cui spiccano i crateri della sala dedicata ai capolavori di Spina, i suggestivi di piatti da pesce e la ricostruzione di due sepolture spineti. Sempre nel 2007 si sono conclusi i restauri di quella che può essere considerata tra le più belle volte affrescate ancora esistenti a Ferrara: quella dell'Aula Costabiliana, detta "Sala del Tesoro", magistralmente realizzate da Benvenuto Tisi da Garofalo, tra il 1503 e il 1506.
Nel corso del 2010 la struttura sarà ancora al centro di una serie di iniziative tese a restituirle il primato culturale che le spetta. La seconda stagione della manifestazione “Musica ed Arte al Palazzo di Ludovico il Moro” propone una serie di concerti che per 15 weekend, dal 21 febbraio al 12 dicembre, riporteranno a Ferrara musicisti dediti alla divulgazione di un patrimonio artistico di inestimabile valore particolarmente adatto alle dimore storiche.
Entro la fine dell’anno, il Museo si doterà di ulteriori spazi espositivi e nuovi allestimenti, inclusi un nuovo apparato didattico e la riproposizione della “Sala delle piroghe”. La riapertura di tale spazio espositivo, dopo diversi decenni di abbandono, è prevista in occasione della “Notte dei Musei” programmata il prossimo 15 maggio.
Grazie alla collaborazione tecnica con Bulgari, il 10 giugno verrà inaugurato il nuovo allestimento della Sala degli Ori.
Il Giardino neo-rinascimentale di palazzo Costabili, straordinario esempio di giardino formale storico ferrarese, che sarà restituito alla pubblica fruizione dopo un complesso restauro realizzato sulla base di rigorose indagini storico-archivistiche, agronomiche, palinologiche ed archeologiche, sarà inaugurato il 18 giugno.
Palazzo Costabili, detto “di Ludovico il Moro”, ospita dal 1935 il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, uno dei più importanti al mondo per la qualità e quantità delle ceramiche attiche a figure rosse che espone. Il museo conserva le testimonianze archeologiche ritrovate nella provincia di Ferrara, prime tra tutte quelle provenienti dagli scavi del fiorente porto commerciale etrusco di Spina che, tra il VI e il III sec. a.C., rappresentò uno dei centri focali della regione.
Si possono ammirare alcuni dei corredi ritrovati nelle oltre 4mila tombe della necropoli della città (necropoli di valle Trebba e di Valle Pega), reperti talora veramente impressionanti per bellezza e ricchezza che accompagnavano il defunto nel viaggio verso l’oltretomba. Tra tali oggetti e manufatti, l’elemento più rilevante è costituito dall’imponente raccolta di vasi attici a figure rosse di V sec. a.C. e in generale dalla ceramica attica figurata che, nelle ripetute associazioni funzionali che ruotano attorno al cratere, evoca principalmente (e soprattutto nelle sepolture di rango) i rituali del convito e del simposio.
Sottoposto fin dal 1986 a radicali interventi di restauro, è oggetto dal 2005 di un ampio progetto di valorizzazione sia del museo che del palazzo e dei suoi spazi verdi, sostenuto dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna grazie all’utilizzo di una parte dei Fondi Lotto 2004-2006 del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Nel giugno 2007 l’apertura al pubblico di otto nuove sale al piano nobile ha di fatto raddoppiato la superficie espositiva del museo, consentendo di esporre altri 550 reperti provenienti dalle necropoli di Valle Trebba e Valle Pega, corredi tombali di IV e III secolo a.C. tra cui spiccano i crateri della sala dedicata ai capolavori di Spina, i suggestivi di piatti da pesce e la ricostruzione di due sepolture spineti. Sempre nel 2007 si sono conclusi i restauri di quella che può essere considerata tra le più belle volte affrescate ancora esistenti a Ferrara: quella dell'Aula Costabiliana, detta "Sala del Tesoro", magistralmente realizzate da Benvenuto Tisi da Garofalo, tra il 1503 e il 1506.
Nel corso del 2010 la struttura sarà ancora al centro di una serie di iniziative tese a restituirle il primato culturale che le spetta. La seconda stagione della manifestazione “Musica ed Arte al Palazzo di Ludovico il Moro” propone una serie di concerti che per 15 weekend, dal 21 febbraio al 12 dicembre, riporteranno a Ferrara musicisti dediti alla divulgazione di un patrimonio artistico di inestimabile valore particolarmente adatto alle dimore storiche.
Entro la fine dell’anno, il Museo si doterà di ulteriori spazi espositivi e nuovi allestimenti, inclusi un nuovo apparato didattico e la riproposizione della “Sala delle piroghe”. La riapertura di tale spazio espositivo, dopo diversi decenni di abbandono, è prevista in occasione della “Notte dei Musei” programmata il prossimo 15 maggio.
Grazie alla collaborazione tecnica con Bulgari, il 10 giugno verrà inaugurato il nuovo allestimento della Sala degli Ori.
Il Giardino neo-rinascimentale di palazzo Costabili, straordinario esempio di giardino formale storico ferrarese, che sarà restituito alla pubblica fruizione dopo un complesso restauro realizzato sulla base di rigorose indagini storico-archivistiche, agronomiche, palinologiche ed archeologiche, sarà inaugurato il 18 giugno.
15
maggio 2010
Sala delle Piroghe
15 maggio 2010
Location
MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
Ferrara, Via XX Settembre, 122, (Ferrara)
Ferrara, Via XX Settembre, 122, (Ferrara)
Biglietti
€ 4,00 - ridotto € 2,00
Orario di apertura
Dal martedì alla domenica dalle 9-14
Vernissage
15 Maggio 2010, ore 20
Ufficio stampa
STUDIO PESCI