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Sally Payen – Forever Run (from one nothing to the next)
una mostra della pittrice e disegnatrice inglese Sally Payen, a cura di Jaime Jackson, intitolata Forever Run – from one nothing to the next.
Comunicato stampa
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Si inaugura lunedì 5 luglio 2010 alle ore 19.00, e rimane allestita fino a venerdì 30 luglio, una mostra della pittrice e disegnatrice inglese Sally Payen, a cura di Jaime Jackson, intitolata Forever Run - from one nothing to the next.
“Forever Run - from one nothing to the next (Sempre di corsa - da un nulla all’altro) è la prima serie di un nuovo ciclo di dipinti e disegni di Sally Payen fondato sulla poetica della contestazione e della rivolta. Ciascun’opera della mostra focalizza l’attenzione su particolari luoghi o momenti. Per esempio nei tardi anni Ottanta, quando era studentessa d’arte al Politecnico di Brighton, l’autrice ha partecipato a molte marce di protesta, e alcuni suoi ricordi di quel periodo sono legati al sentimento di forza dell’azione collettiva e alla conseguente euforia capace di determinare cambiamenti. Ma quei ricordi suscitano anche perplessità: come la domanda se la manifestazione di piazza costituisca un momento fugace, un qualcosa di più duraturo o addirittura un nulla. Le opere esposte presso la Galleria Gallerati di Roma sono parzialmente ispirate alle immagini scattate per le strade di Brighton da fotografi di prima linea durante le rivolte dei “mods” e di “rockers” del 1964. L’intenzione dell’arte di Payen è di guardare indietro, per tornare a momenti relativamente recenti: che rivelino – nella forma di insurrezioni e pubbliche proteste – un notevole livello di tensione e drammaticità, e contenuti potenzialmente orientati a favorire svolte sociali. Come disse Focault: “l’attimo dell’erosione, del collasso, della messa in discussione dei fondamenti stessi dello scenario al cui interno un dramma può manifestarsi, crea l’occasione o la possibilità di sviluppo di uno scenario diverso”. La ricerca visiva che anima il processo di creazione delle opere di Payen si snoda su riferimenti fotografici a immagini di manifestazioni e rivolte pubblicate sulla stampa periodica o riproposte online. Il materiale così raccolto diventa poi di seconda mano: ridefinito nei contorni, ritoccato nei colori, scomposto nelle prospettive, proiettato e infine ricreato nella forma di dipinto o di disegno. E la durata di questa successione di fasi è piuttosto lunga, poiché lentamente l’opera comincia a dar vita alla propria energia narrativa, connotandosi come nuovo evento a sé stante.” (Jaime Jackson)
“Pittrice e disegnatrice di salda formazione accademica, evolutasi poi nella tecnica affinando personalissimi procedimenti espressivi e coerentemente orientata, quanto ai contenuti, verso una riflessione su momenti sociali di azione collettiva: l’inglese Sally Payen. I suoi oli su tela o su gesso e gli inchiostri su carta o su pergamena restituiscono perlopiù sagome umane estratte da situazioni visivamente complesse, e rielaborate nelle forme e nelle rese cromatiche secondo uno stile maturo e compatto. Lasciando allo spirito critico dell’osservatore ogni possibile allusione a preconcetti di ordine politico, Payen vuole in realtà invitarci a cogliere le implicazioni psicologiche della partecipazione a movimenti che, nel passato come nel contemporaneo, reagiscono all’ordine costituito; da qualsiasi prospettiva lo si voglia considerare.” (Carlo Gallerati)
Sally Claire Payen vive e lavora in Inghilterra. Laureata in fotografia e disegno presso il Royal College of Arts di Brighton, ha esposto in numerosissime mostre collettive e personali, sia in Gran Bretagna che in altri stati europei. Ha ottenuto ambìti riconoscimenti, il più recente dei quali è stato nel 2008 il Creative Industries Mentor Award per la realizzazione, assieme a Matt Price, di una serie di dipinti intitolata The Falling (la caduta). Sovente ospitata in residenze di studio o di lavoro per commissioni affidatele da istituti di ricerca, sue opere sono state pubblicate su molti libri e cataloghi editi da gallerie private o musei. Di recente è diventata membro dell’Artists Meeting di New York, e in quanto tale ha esposto sue opere a Miami in occasione dell’Artists Meeting - Arts Machine del 2009.
“Forever Run - from one nothing to the next (Sempre di corsa - da un nulla all’altro) è la prima serie di un nuovo ciclo di dipinti e disegni di Sally Payen fondato sulla poetica della contestazione e della rivolta. Ciascun’opera della mostra focalizza l’attenzione su particolari luoghi o momenti. Per esempio nei tardi anni Ottanta, quando era studentessa d’arte al Politecnico di Brighton, l’autrice ha partecipato a molte marce di protesta, e alcuni suoi ricordi di quel periodo sono legati al sentimento di forza dell’azione collettiva e alla conseguente euforia capace di determinare cambiamenti. Ma quei ricordi suscitano anche perplessità: come la domanda se la manifestazione di piazza costituisca un momento fugace, un qualcosa di più duraturo o addirittura un nulla. Le opere esposte presso la Galleria Gallerati di Roma sono parzialmente ispirate alle immagini scattate per le strade di Brighton da fotografi di prima linea durante le rivolte dei “mods” e di “rockers” del 1964. L’intenzione dell’arte di Payen è di guardare indietro, per tornare a momenti relativamente recenti: che rivelino – nella forma di insurrezioni e pubbliche proteste – un notevole livello di tensione e drammaticità, e contenuti potenzialmente orientati a favorire svolte sociali. Come disse Focault: “l’attimo dell’erosione, del collasso, della messa in discussione dei fondamenti stessi dello scenario al cui interno un dramma può manifestarsi, crea l’occasione o la possibilità di sviluppo di uno scenario diverso”. La ricerca visiva che anima il processo di creazione delle opere di Payen si snoda su riferimenti fotografici a immagini di manifestazioni e rivolte pubblicate sulla stampa periodica o riproposte online. Il materiale così raccolto diventa poi di seconda mano: ridefinito nei contorni, ritoccato nei colori, scomposto nelle prospettive, proiettato e infine ricreato nella forma di dipinto o di disegno. E la durata di questa successione di fasi è piuttosto lunga, poiché lentamente l’opera comincia a dar vita alla propria energia narrativa, connotandosi come nuovo evento a sé stante.” (Jaime Jackson)
“Pittrice e disegnatrice di salda formazione accademica, evolutasi poi nella tecnica affinando personalissimi procedimenti espressivi e coerentemente orientata, quanto ai contenuti, verso una riflessione su momenti sociali di azione collettiva: l’inglese Sally Payen. I suoi oli su tela o su gesso e gli inchiostri su carta o su pergamena restituiscono perlopiù sagome umane estratte da situazioni visivamente complesse, e rielaborate nelle forme e nelle rese cromatiche secondo uno stile maturo e compatto. Lasciando allo spirito critico dell’osservatore ogni possibile allusione a preconcetti di ordine politico, Payen vuole in realtà invitarci a cogliere le implicazioni psicologiche della partecipazione a movimenti che, nel passato come nel contemporaneo, reagiscono all’ordine costituito; da qualsiasi prospettiva lo si voglia considerare.” (Carlo Gallerati)
Sally Claire Payen vive e lavora in Inghilterra. Laureata in fotografia e disegno presso il Royal College of Arts di Brighton, ha esposto in numerosissime mostre collettive e personali, sia in Gran Bretagna che in altri stati europei. Ha ottenuto ambìti riconoscimenti, il più recente dei quali è stato nel 2008 il Creative Industries Mentor Award per la realizzazione, assieme a Matt Price, di una serie di dipinti intitolata The Falling (la caduta). Sovente ospitata in residenze di studio o di lavoro per commissioni affidatele da istituti di ricerca, sue opere sono state pubblicate su molti libri e cataloghi editi da gallerie private o musei. Di recente è diventata membro dell’Artists Meeting di New York, e in quanto tale ha esposto sue opere a Miami in occasione dell’Artists Meeting - Arts Machine del 2009.
05
luglio 2010
Sally Payen – Forever Run (from one nothing to the next)
Dal 05 al 30 luglio 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA GALLERATI
Roma, Via Apuania, 55, (Roma)
Roma, Via Apuania, 55, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì: ore 17.00-19.00 / sabato, domenica e fuori orario: su appuntamento
Vernissage
5 Luglio 2010, ore 19.00-22.00
Autore
Curatore