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Salon primo ’08-’09
Giovani scenografi espongono per la prima volta
Comunicato stampa
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Si apre questa settimana il sipario su Salon Primo, la manifestazione annuale che vede protagonisti gli allievi della Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti selezionati, tra gli oltre 500 iscritti al corso, dai docenti in base alle qualità di metodo e di invenzione dimostrate nel corso dell’Anno Accademico.
Nell’Aula 10, sede del Teatro Sperimentale di Brera, una serie di elaborati e di realizzazioni vere e proprie esemplificano le varie fasi della progettazione scenografica a seconda del livello raggiunto da ciascuno studente all’interno del proprio percorso didattico - partecipano all’esposizione allievi a partire dal I anno -.
La rassegna, giunta oramai alla sua XVIII edizione, si conferma come un rilevante momento di confronto tra giovani scenografi e professionisti del settore, un’occasione di dialogo tra differenti professionalità artistiche e rappresenta per gli studenti un’opportunità concreta per valorizzare il proprio talento nella sede in cui esso è maturato. Lo scenografo intraprende la propria ricerca artistica applicandola al settore dello spettacolo o dell’esibizione attraverso confronti con lo spazio scenico, l’ambiente, la parola, il gesto, lo studio dei materiali, del segno, del colore, dei volumi e della luce. Possiede un sapere interdisciplinare che gli permette di affermarsi nel campo della scenografia, dei costumi, dell’illuminotecnica, nella direzione della fotografia, della decorazione o del modellismo, siano essi adoperati per il teatro di prosa o d’opera, il cinema o, la televisione. Salon Primo costituisce un’indagine sullo spazio scenico visto da sguardi differenti per progressivi gradi di complessità del lavoro presentato e per linguaggio ed espressione, ma tutti accomunati da idee nuove e fresche, da impegno, rigore nella presentazione e, perché no, anche da un po’ di sana ambizione. All’interno del Salon si viene coinvolti da ambientazioni e architetture fantascientifiche animate in 3D, come quelle realizzate da Oscar Cafaro nei bozzetti per il film La ruota cosmica di P. K. Dick, o da paesaggi fiabeschi come quelli per Il Re Lear in stile Tim Burton del cileno Maximiliano Candia Zuhayle. Colpiscono lo sguardo per la riuscita estremamente realistica, le restituzioni del modellino e dei render in 3D di Castel del Monte o della Monument Valley usata come location performativa e ancora il modello dell’Abbazia di San Galgano, realizzato per una trasposizione cinematografica da Matteo Maiocchi. Quest’ultimo, al V anno della Scuola ancor prima della tesi di fine corso, è già stato contattato, a ragion veduta, dalla casa di produzione Weta Digital Ltd. di Wellington, Nuova Zelanda.
Scorrono in sala i fotogrammi dello spettacolo al Castello Sforzesco La fattoria dei musicisti, realizzato nei costumi e nelle scene da allievi del triennio con ex-alunni già attivi in teatro, in calendario tra gli eventi di MITO, il Festival Internazionale della Musica in corso a settembre ’09 tra Milano e Torino. Degne di nota, le produzioni dell’Accademia di Brera a partire dalla rassegna ambientata nel Cortile della Magnolia aperta lo scorso luglio dallo spettacolo Il Fabbricone di G. Testori prodotto in collaborazione con il Teatro Filodrammatici. Per l’occasione gli studenti di Scenografia hanno progettato, realizzato e curato costumi, attrezzeria, sostegno illuminotecnico e fonico e partecipato allo spettacolo accanto ad attori professionisti di alto livello, interpretando ruoli minori. Il cartellone teatrale è proseguito con un Omaggio a Kantor realizzato da Elena Carozzi, già attiva in teatro come scenografa/costumista realizzatrice, per la sua tesi di laurea specialistica. Le produzioni nel cortile della Magnolia dell’Accademia si sono concluse con Donne donnine donnacce e Il cerchio della vita e hanno ottenuto un ottimo successo di pubblico, nonostante i vincoli nell’utilizzo non convenzionale di un ambiente all’interno di un edificio di elevata importanza storica. Di notevole spessore, la collaborazione degli alunni del Biennio specialistico per Il turco in Italia di G. Rossini con la regia di F. Micheli durante “Le settimane musicali” del Teatro Olimpico di Vicenza e le Quattro commedie per la tv, realizzate nel corso di scenografia televisiva.
Gli spunti da assaporare da queste icone contemporanee sono talmente tanti da restituire, a chi ha la possibilità di visionarle, un’idea dell’arte inserita non solamente in un processo cognitivo, ma anche attivo nei confronti della società: dai bozzetti per il laboratorio di disegno architettonico, stile e arredo alle istallazioni in luogo realizzate da studenti delle Scuole di Pittura, Scultura e Decorazione che si sono misurati con la Scenografia; dai progetti illuminotecnici alle applicazioni digitali fino alle ricerche sui materiali.
Salon Primo non è solamente una mostra di progetti, ma è anche una competizione fra giovani talenti. Al termine dell’esposizione infatti, una Commissione esterna ai Docenti proponenti, conferirà in base a capacità espressiva, idea e coinvolgimento, il Primo Premio al miglior lavoro dell’anno.
Il Premio Salon Primo è un importante riconoscimento, un’occasione di visibilità per gli studenti e il primo passo per acquisire meriti artistici nel proprio curriculum studiorum. Nelle edizioni passate, moltissimi sono stati gli alunni che grazie a questo debutto hanno fatto il loro esordio nel mondo del lavoro.
All’interno del panorama culturale italiano e internazionale, Salon Primo si riconferma ancora una volta un’iniziativa di confronto e dialogo che rappresenta e promuove le tendenze artistiche delle nuove generazioni.
Mostra a cura di Tiziana Campi e Paolo Rosa, coordinamento Enrico Mulazzani, allestimento Paolo Bernardi, Gabriele Giromella, Katia Retta con il Patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e del Comune di Milano.
Apertura al pubblico: 22 settembre - 11 ottobre. Tutti i giorni (festivi compresi).
Orari: 10.00 - 13.00, 14.00 - 18.00.
Sede: Accademia di Belle Arti di Brera, Milano, Via Brera 28, Aula 10.
Per informazioni: tel. 02869551.
www.accademiadibrera.milano.it
L'Accademia di Belle Arti di Brera
L’Accademia di Belle Arti di Brera è un ateneo pubblico diretto dal corrente Anno Accademico dal Professor Gastone Mariani. L’Accademia fa parte del comparto universitario - settore Alta Formazione Artistica e Musicale – e rilascia diplomi accademici di 1 livello (equipollenti alla laurea) e di 2 livello (equipollenti alla laurea magistrale).
In Italia è l’istituzione formativa con il più alto tasso di internazionalizzazione e accoglie circa 3.000 studenti di cui oltre 350 stranieri provenienti da 49 diverse nazioni e mantiene collegamenti e scambi di studenti e docenti, attraverso il Progetto Erasmus, con altrettanti paesi europei. Dal 2006 è stata invitata a intrattenere rapporti con paesi extraeuropei come Giappone, Cina, Messico, Brasile e Australia.
L’attività didattica dell’ateneo milanese ha ottenuto dall’Isced il livello di Classificazione Europea "A5" (il medesimo dell’Università Commerciale Luigi Bocconi). E’ accreditata presso la Regione Lombardia per la gestione di Progetti Europei.
Corso di Diploma Accademico di I livello in Scenografia
Il corso triennale di Scenografia si configura come un percorso nell'apprendimento dei metodi e delle tecniche artistiche e delle competenze nell’uso degli strumenti della rappresentazione. Persegue l'obiettivo di formare scenografi in grado di gestire creativamente lo sviluppo di un nuovo progetto dall'ideazione fino alla produzione dell’impianto scenico utilizzando con competenza i linguaggi visuali della tradizione e quelli più autonomi e innovativi introdotti dalle nuove tecnologie.
Il piano didattico è costituito da lezioni teoriche, esercitazioni e simulazioni progettuali, laboratori modellistici e di informatica, visite didattiche presso case di produzione, teatri di posa, laboratori scenotecnici, laboratori per gli effetti speciali e per le realizzazioni virtuali. Al fine di offrire una panoramica completa del "ciclo della scenografia" vengono coinvolti, oltre a noti progettisti, tutti i professionisti con cui lo scenografo si trova costantemente a dialogare: registi, costumisti, autori, arredatori, scenotecnici, direttori della fotografia, operatori di effetti speciali. Lo studente durante il percorso triennale può da un lato affinare la propria capacità di lettura critica della realtà, dall'altro sviluppare saperi e competenze proprie dello scenografo (costruzione di uno storyboard, scenotecnica, uso della luce, tecniche multimediali della scena, etc.) e del costumista.
Corso di Diploma Accademico di II livello in Scenografia
Il corso biennale costituisce una specializzazione nel settore più vicino alle attitudini specifiche dell’allievo e offre un percorso destinato alla formazione di scenografi, costumisti e operatori specializzati con elevata preparazione nel promuovere, sviluppare l’innovazione artistica e gestire la parte visiva di un evento.
L’idea-guida del corso è il riconoscimento delle complessità dello spettacolo sia esso per il teatro, la televisione o il cinema e la necessità di apprenderne le diverse specificità tecniche e culturali. In particolare ha l’obiettivo di fornire un'adeguata preparazione culturale e una valida formazione artistica tecnico-operativa di base relativa ai settori della scenografia, degli allestimenti, del costume per lo spettacolo.
Lo studente a fine Biennio deve essere in grado di gestire in modo professionale la parte visiva di un evento ed essere capace di sviluppare nuove espressioni scenografiche; possedere strumenti metodologici e critici adeguati all'acquisizione di competenze dei linguaggi espressivi e comunicativi, delle tecniche e dei contesti delle manifestazioni specifiche; possedere la conoscenza degli strumenti informatici e della comunicazione negli ambiti specifici di competenza; essere pronto al lavoro di gruppo e a operare autonomamente.
Nell’Aula 10, sede del Teatro Sperimentale di Brera, una serie di elaborati e di realizzazioni vere e proprie esemplificano le varie fasi della progettazione scenografica a seconda del livello raggiunto da ciascuno studente all’interno del proprio percorso didattico - partecipano all’esposizione allievi a partire dal I anno -.
La rassegna, giunta oramai alla sua XVIII edizione, si conferma come un rilevante momento di confronto tra giovani scenografi e professionisti del settore, un’occasione di dialogo tra differenti professionalità artistiche e rappresenta per gli studenti un’opportunità concreta per valorizzare il proprio talento nella sede in cui esso è maturato. Lo scenografo intraprende la propria ricerca artistica applicandola al settore dello spettacolo o dell’esibizione attraverso confronti con lo spazio scenico, l’ambiente, la parola, il gesto, lo studio dei materiali, del segno, del colore, dei volumi e della luce. Possiede un sapere interdisciplinare che gli permette di affermarsi nel campo della scenografia, dei costumi, dell’illuminotecnica, nella direzione della fotografia, della decorazione o del modellismo, siano essi adoperati per il teatro di prosa o d’opera, il cinema o, la televisione. Salon Primo costituisce un’indagine sullo spazio scenico visto da sguardi differenti per progressivi gradi di complessità del lavoro presentato e per linguaggio ed espressione, ma tutti accomunati da idee nuove e fresche, da impegno, rigore nella presentazione e, perché no, anche da un po’ di sana ambizione. All’interno del Salon si viene coinvolti da ambientazioni e architetture fantascientifiche animate in 3D, come quelle realizzate da Oscar Cafaro nei bozzetti per il film La ruota cosmica di P. K. Dick, o da paesaggi fiabeschi come quelli per Il Re Lear in stile Tim Burton del cileno Maximiliano Candia Zuhayle. Colpiscono lo sguardo per la riuscita estremamente realistica, le restituzioni del modellino e dei render in 3D di Castel del Monte o della Monument Valley usata come location performativa e ancora il modello dell’Abbazia di San Galgano, realizzato per una trasposizione cinematografica da Matteo Maiocchi. Quest’ultimo, al V anno della Scuola ancor prima della tesi di fine corso, è già stato contattato, a ragion veduta, dalla casa di produzione Weta Digital Ltd. di Wellington, Nuova Zelanda.
Scorrono in sala i fotogrammi dello spettacolo al Castello Sforzesco La fattoria dei musicisti, realizzato nei costumi e nelle scene da allievi del triennio con ex-alunni già attivi in teatro, in calendario tra gli eventi di MITO, il Festival Internazionale della Musica in corso a settembre ’09 tra Milano e Torino. Degne di nota, le produzioni dell’Accademia di Brera a partire dalla rassegna ambientata nel Cortile della Magnolia aperta lo scorso luglio dallo spettacolo Il Fabbricone di G. Testori prodotto in collaborazione con il Teatro Filodrammatici. Per l’occasione gli studenti di Scenografia hanno progettato, realizzato e curato costumi, attrezzeria, sostegno illuminotecnico e fonico e partecipato allo spettacolo accanto ad attori professionisti di alto livello, interpretando ruoli minori. Il cartellone teatrale è proseguito con un Omaggio a Kantor realizzato da Elena Carozzi, già attiva in teatro come scenografa/costumista realizzatrice, per la sua tesi di laurea specialistica. Le produzioni nel cortile della Magnolia dell’Accademia si sono concluse con Donne donnine donnacce e Il cerchio della vita e hanno ottenuto un ottimo successo di pubblico, nonostante i vincoli nell’utilizzo non convenzionale di un ambiente all’interno di un edificio di elevata importanza storica. Di notevole spessore, la collaborazione degli alunni del Biennio specialistico per Il turco in Italia di G. Rossini con la regia di F. Micheli durante “Le settimane musicali” del Teatro Olimpico di Vicenza e le Quattro commedie per la tv, realizzate nel corso di scenografia televisiva.
Gli spunti da assaporare da queste icone contemporanee sono talmente tanti da restituire, a chi ha la possibilità di visionarle, un’idea dell’arte inserita non solamente in un processo cognitivo, ma anche attivo nei confronti della società: dai bozzetti per il laboratorio di disegno architettonico, stile e arredo alle istallazioni in luogo realizzate da studenti delle Scuole di Pittura, Scultura e Decorazione che si sono misurati con la Scenografia; dai progetti illuminotecnici alle applicazioni digitali fino alle ricerche sui materiali.
Salon Primo non è solamente una mostra di progetti, ma è anche una competizione fra giovani talenti. Al termine dell’esposizione infatti, una Commissione esterna ai Docenti proponenti, conferirà in base a capacità espressiva, idea e coinvolgimento, il Primo Premio al miglior lavoro dell’anno.
Il Premio Salon Primo è un importante riconoscimento, un’occasione di visibilità per gli studenti e il primo passo per acquisire meriti artistici nel proprio curriculum studiorum. Nelle edizioni passate, moltissimi sono stati gli alunni che grazie a questo debutto hanno fatto il loro esordio nel mondo del lavoro.
All’interno del panorama culturale italiano e internazionale, Salon Primo si riconferma ancora una volta un’iniziativa di confronto e dialogo che rappresenta e promuove le tendenze artistiche delle nuove generazioni.
Mostra a cura di Tiziana Campi e Paolo Rosa, coordinamento Enrico Mulazzani, allestimento Paolo Bernardi, Gabriele Giromella, Katia Retta con il Patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e del Comune di Milano.
Apertura al pubblico: 22 settembre - 11 ottobre. Tutti i giorni (festivi compresi).
Orari: 10.00 - 13.00, 14.00 - 18.00.
Sede: Accademia di Belle Arti di Brera, Milano, Via Brera 28, Aula 10.
Per informazioni: tel. 02869551.
www.accademiadibrera.milano.it
L'Accademia di Belle Arti di Brera
L’Accademia di Belle Arti di Brera è un ateneo pubblico diretto dal corrente Anno Accademico dal Professor Gastone Mariani. L’Accademia fa parte del comparto universitario - settore Alta Formazione Artistica e Musicale – e rilascia diplomi accademici di 1 livello (equipollenti alla laurea) e di 2 livello (equipollenti alla laurea magistrale).
In Italia è l’istituzione formativa con il più alto tasso di internazionalizzazione e accoglie circa 3.000 studenti di cui oltre 350 stranieri provenienti da 49 diverse nazioni e mantiene collegamenti e scambi di studenti e docenti, attraverso il Progetto Erasmus, con altrettanti paesi europei. Dal 2006 è stata invitata a intrattenere rapporti con paesi extraeuropei come Giappone, Cina, Messico, Brasile e Australia.
L’attività didattica dell’ateneo milanese ha ottenuto dall’Isced il livello di Classificazione Europea "A5" (il medesimo dell’Università Commerciale Luigi Bocconi). E’ accreditata presso la Regione Lombardia per la gestione di Progetti Europei.
Corso di Diploma Accademico di I livello in Scenografia
Il corso triennale di Scenografia si configura come un percorso nell'apprendimento dei metodi e delle tecniche artistiche e delle competenze nell’uso degli strumenti della rappresentazione. Persegue l'obiettivo di formare scenografi in grado di gestire creativamente lo sviluppo di un nuovo progetto dall'ideazione fino alla produzione dell’impianto scenico utilizzando con competenza i linguaggi visuali della tradizione e quelli più autonomi e innovativi introdotti dalle nuove tecnologie.
Il piano didattico è costituito da lezioni teoriche, esercitazioni e simulazioni progettuali, laboratori modellistici e di informatica, visite didattiche presso case di produzione, teatri di posa, laboratori scenotecnici, laboratori per gli effetti speciali e per le realizzazioni virtuali. Al fine di offrire una panoramica completa del "ciclo della scenografia" vengono coinvolti, oltre a noti progettisti, tutti i professionisti con cui lo scenografo si trova costantemente a dialogare: registi, costumisti, autori, arredatori, scenotecnici, direttori della fotografia, operatori di effetti speciali. Lo studente durante il percorso triennale può da un lato affinare la propria capacità di lettura critica della realtà, dall'altro sviluppare saperi e competenze proprie dello scenografo (costruzione di uno storyboard, scenotecnica, uso della luce, tecniche multimediali della scena, etc.) e del costumista.
Corso di Diploma Accademico di II livello in Scenografia
Il corso biennale costituisce una specializzazione nel settore più vicino alle attitudini specifiche dell’allievo e offre un percorso destinato alla formazione di scenografi, costumisti e operatori specializzati con elevata preparazione nel promuovere, sviluppare l’innovazione artistica e gestire la parte visiva di un evento.
L’idea-guida del corso è il riconoscimento delle complessità dello spettacolo sia esso per il teatro, la televisione o il cinema e la necessità di apprenderne le diverse specificità tecniche e culturali. In particolare ha l’obiettivo di fornire un'adeguata preparazione culturale e una valida formazione artistica tecnico-operativa di base relativa ai settori della scenografia, degli allestimenti, del costume per lo spettacolo.
Lo studente a fine Biennio deve essere in grado di gestire in modo professionale la parte visiva di un evento ed essere capace di sviluppare nuove espressioni scenografiche; possedere strumenti metodologici e critici adeguati all'acquisizione di competenze dei linguaggi espressivi e comunicativi, delle tecniche e dei contesti delle manifestazioni specifiche; possedere la conoscenza degli strumenti informatici e della comunicazione negli ambiti specifici di competenza; essere pronto al lavoro di gruppo e a operare autonomamente.
21
settembre 2009
Salon primo ’08-’09
Dal 21 settembre all'undici ottobre 2009
giovane arte
Location
ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI DI BRERA
Milano, Via Brera, 28, (Milano)
Milano, Via Brera, 28, (Milano)
Orario di apertura
Tutti i giorni (festivi compresi).
Orari: 10.00 - 13.00, 14.00 - 18.00.
Vernissage
21 Settembre 2009, ore 18
Curatore