Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Salvator Spagnolo – Occhi che vedono nel buio
Salvator Spagnolo crea opere di grande forza espressiva per mezzo delle quali lo spettatore può trovare accesso alla propria dimensione interiore, dentro una realtà di sogno
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Con già alle spalle esperienze italiane e statunitensi di danzatore,coreografo e performer, Salvator Spagnolo crea opere di grande forza espressiva per mezzo delle quali lo spettatore può trovare accesso alla propria dimensione interiore, dentro una realtà di sogno. Presenta la sua produzione di Opere in prevalenza su base di catrame con tecniche miste di colore, fusioni di e con una moltitudine di materiali vari combinati opportunamente ed usati con la massima libertà creativa. Il petrolio è un filo conduttore, che lega la gran parte della produzione, che bene rappresenta i tempi in cui viviamo trascorrendo le nostre giornate più sull'asfalto che nelle nostre case.
Vi è nell'opera di Salvator Spagnolo un desiderio di universalizzare gli oggetti dove la realtà oggettiva diventa soggettiva, dove la materia diventa un mezzo e non un fine.
E' una pittura in confronto alla quale la pittura della tavolozza e del cavalletto risulta un realtà altra, non indispensabile.
Il petrolio è un filo conduttore, che lega la grande parte della produzione, ed è un materiale che ben rappresenta i tempi in cui viviamo passando più tempo sull'asfalto che nelle nostre case. Tuttavia è interessante assistere al processo in cui I materiali costruiscono un linguaggio a sè assumendo valori per mezzo dei quali lo spettatore può entrare dentro la propria dimensione interiore, dentro una realtà di sogno. Dalla complessità dei materiali si giunge alla semplicità e viceversa dalla semplicità si giunge alla complessità, sono oggetti che appartengono alla realtà che vengono combinati sempre cercando un equilibrio tra figura e fondo in un gioco scambievole in cui gli stessi si invertendo nel ruolo di protagonista. Nel processo creativo delle opere non c'è la preoccupazione di sforzarsi di raccontare la realtà,al contrario è la creazione che prende continui spunti dalla realtà e li filtra attraverso un potere creativo capace di generare elementi e forme che ricostruiscono l'astrazione del corpo urbano, del paesaggio urbano che percorre le nostre arterie. Non esiste un'intenzione razionale di concettualizzare l'arte perchè l'intuizione è il cavallo che traina la carrozza della creazione liberandola dalle regole stabilite dentro la cornice dell'arte accademica. Le opere di Salvator si trovano ad un crocevia di diverse esperienze: la danza, la geometria, il tempo e lo spazio come misure legate al mondo bidimensionale e tridimensionale, cosi' gli elementi entrano in scena.
Marcelo Bottaro - pittore
Vi è nell'opera di Salvator Spagnolo un desiderio di universalizzare gli oggetti dove la realtà oggettiva diventa soggettiva, dove la materia diventa un mezzo e non un fine.
E' una pittura in confronto alla quale la pittura della tavolozza e del cavalletto risulta un realtà altra, non indispensabile.
Il petrolio è un filo conduttore, che lega la grande parte della produzione, ed è un materiale che ben rappresenta i tempi in cui viviamo passando più tempo sull'asfalto che nelle nostre case. Tuttavia è interessante assistere al processo in cui I materiali costruiscono un linguaggio a sè assumendo valori per mezzo dei quali lo spettatore può entrare dentro la propria dimensione interiore, dentro una realtà di sogno. Dalla complessità dei materiali si giunge alla semplicità e viceversa dalla semplicità si giunge alla complessità, sono oggetti che appartengono alla realtà che vengono combinati sempre cercando un equilibrio tra figura e fondo in un gioco scambievole in cui gli stessi si invertendo nel ruolo di protagonista. Nel processo creativo delle opere non c'è la preoccupazione di sforzarsi di raccontare la realtà,al contrario è la creazione che prende continui spunti dalla realtà e li filtra attraverso un potere creativo capace di generare elementi e forme che ricostruiscono l'astrazione del corpo urbano, del paesaggio urbano che percorre le nostre arterie. Non esiste un'intenzione razionale di concettualizzare l'arte perchè l'intuizione è il cavallo che traina la carrozza della creazione liberandola dalle regole stabilite dentro la cornice dell'arte accademica. Le opere di Salvator si trovano ad un crocevia di diverse esperienze: la danza, la geometria, il tempo e lo spazio come misure legate al mondo bidimensionale e tridimensionale, cosi' gli elementi entrano in scena.
Marcelo Bottaro - pittore
06
novembre 2008
Salvator Spagnolo – Occhi che vedono nel buio
Dal 06 al 22 novembre 2008
arte contemporanea
Location
CETUS
Roma, Via Gregorio Vii, 200/208 , (Roma)
Roma, Via Gregorio Vii, 200/208 , (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 10-13 e 15.30-19.30
Vernissage
6 Novembre 2008, ore 19.30
Autore
Curatore