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Salvatore Alessi – Exodus
Salvatore Alessi, nato a San Cataldo in Sicilia nel 1977, dopo essersi iscritto all’Accademia di Belle Arti di Palermo, svolge dapprima l’attività di scenografo per i più importanti teatri palermitani, contemporaneamente approfondendo i suoi interessi per il cinema e la pittura antica.
Comunicato stampa
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Salvatore Alessi
Exodus
a cura di Gianluca Ranzi
Salvatore Alessi, nato a San Cataldo in Sicilia nel 1977, dopo essersi iscritto all’Accademia di Belle Arti di Palermo, svolge dapprima l’attività di scenografo per i più importanti teatri palermitani, contemporaneamente approfondendo i suoi interessi per il cinema e la pittura antica, ambiti che ritorneranno potentemente nella definizione della sua originale visione pittorica. Anche in seguito al suo trasferimento a Milano, il suo lavoro continua ad essere un ponte tra la storia dell’arte passata e il mondo d’oggi, come ben evidenziato nei suoi cicli di dipinti più importanti ben rappresentati in mostra da ArteA Gallery, Milano.
Le opere di Salvatore Alessi sono visioni evocate dallo straordinario serbatoio dell’arte del passato: dal ricco panorama siciliano spicca l’eco potente di Antonello da Messina, che viene rivisitato nelle nuove icone delle Madonne Nere, in cui il tema tradizionale si unisce a quello delle nuove migrazioni. L’dea degli svolazzanti putti di gesso di Giacomo Serpotta in Santa Cita a Palermo viene tradotta da Alessi nelle sue tipiche fluttuanti figure che sfidano la gravità, anche quando sono memori del tema della Deposizione. Alla potenza del Trionfo della Morte di Palazzo Abatellis qui fanno eco scene contemporanee in cui il cielo e la terra si ribaltano l’uno sull’altra, che sposano Beckett a Dante Alighieri. I volti-ritratto espressionisti e densi di emozioni di Fausto Pirandello, insieme a quelli inondati dal colore acceso e sognate di Renato Guttuso, trovano nei volti di Alessi un nuovo respiro, quando la materia pittorica si addensa quasi a cancellarne le fattezze, mentre in realtà le accentua caricandole di scavo psicologico ed esistenziale.
In tutte queste opere Salvatore Alessi lavora intorno al tema dell’icona, persino resuscitando magicamente i fondi oro su tavola della tradizione bizantina, senese e di Gentile da Fabriano. Qui però, l’icona parla la lingua d’oggi, si apre alla vita delle strade, ai drammi della contemporaneità, in ritratti che comunicano dignità, autocoscienza e resistenza. Exudus, come il titolo di una fortunata serie dell’artista presente in mostra, potrebbe essere una parola chiave per guardare tutte queste opere: il movimento incessante della vita, la sua trasformazione continua, il bisogno della pittura di andare oltre le apparenze, di penetrare dentro l’architettura delle case e dei corpi, restituendo l’immagine, a volte sfuocata ma puntualissima, della realtà in perenne cammino dell’uomo e delle sue relazioni.
Exodus
a cura di Gianluca Ranzi
Salvatore Alessi, nato a San Cataldo in Sicilia nel 1977, dopo essersi iscritto all’Accademia di Belle Arti di Palermo, svolge dapprima l’attività di scenografo per i più importanti teatri palermitani, contemporaneamente approfondendo i suoi interessi per il cinema e la pittura antica, ambiti che ritorneranno potentemente nella definizione della sua originale visione pittorica. Anche in seguito al suo trasferimento a Milano, il suo lavoro continua ad essere un ponte tra la storia dell’arte passata e il mondo d’oggi, come ben evidenziato nei suoi cicli di dipinti più importanti ben rappresentati in mostra da ArteA Gallery, Milano.
Le opere di Salvatore Alessi sono visioni evocate dallo straordinario serbatoio dell’arte del passato: dal ricco panorama siciliano spicca l’eco potente di Antonello da Messina, che viene rivisitato nelle nuove icone delle Madonne Nere, in cui il tema tradizionale si unisce a quello delle nuove migrazioni. L’dea degli svolazzanti putti di gesso di Giacomo Serpotta in Santa Cita a Palermo viene tradotta da Alessi nelle sue tipiche fluttuanti figure che sfidano la gravità, anche quando sono memori del tema della Deposizione. Alla potenza del Trionfo della Morte di Palazzo Abatellis qui fanno eco scene contemporanee in cui il cielo e la terra si ribaltano l’uno sull’altra, che sposano Beckett a Dante Alighieri. I volti-ritratto espressionisti e densi di emozioni di Fausto Pirandello, insieme a quelli inondati dal colore acceso e sognate di Renato Guttuso, trovano nei volti di Alessi un nuovo respiro, quando la materia pittorica si addensa quasi a cancellarne le fattezze, mentre in realtà le accentua caricandole di scavo psicologico ed esistenziale.
In tutte queste opere Salvatore Alessi lavora intorno al tema dell’icona, persino resuscitando magicamente i fondi oro su tavola della tradizione bizantina, senese e di Gentile da Fabriano. Qui però, l’icona parla la lingua d’oggi, si apre alla vita delle strade, ai drammi della contemporaneità, in ritratti che comunicano dignità, autocoscienza e resistenza. Exudus, come il titolo di una fortunata serie dell’artista presente in mostra, potrebbe essere una parola chiave per guardare tutte queste opere: il movimento incessante della vita, la sua trasformazione continua, il bisogno della pittura di andare oltre le apparenze, di penetrare dentro l’architettura delle case e dei corpi, restituendo l’immagine, a volte sfuocata ma puntualissima, della realtà in perenne cammino dell’uomo e delle sue relazioni.
12
aprile 2025
Salvatore Alessi – Exodus
Dal 12 aprile al 17 maggio 2025
arte contemporanea
arte moderna
arte moderna
Location
ArteA Gallery
Milano, Corso XXII Marzo, 39, (MI)
Milano, Corso XXII Marzo, 39, (MI)
Orario di apertura
lunedì - sabato 10-19 su appuntamento
Vernissage
12 Aprile 2025, 17:00
Autore
Curatore