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Salvatore Angius – Bette mostra?!?
writer urbano
Comunicato stampa
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Il giovane arch. Salvatore Angius convive con un writer battagliero. Chi lo
conosce non ha problemi a riconoscerlo, anzi, sa che il writer ha
decisamente il sopravvento. Lo avrete visto sicuramente armato di voluminosi
(e velenosi) pennarelli, intento a illustrare i bagni di qualche locale.
Se non avete visto lui, avete sicuramente visto un altro come lui.
I mostri che popolano quei muri, e i muri delle città del mondo, sono esseri
mutanti, deformi, né brutti né belli, ma significanti. Buttano via
nell'urgenza della loro smorfia ogni necessità di parole come queste.
Si potrebbe ricorrere al “cool killer” di Baudrillard, al concetto di “tag”
in quanto completa insignificanza e quindi massima espressione di rivolta
contro l'imposizione forzata di senso, che è valore e dunque SEMPRE valore
di scambio. Il tratto veloce del pennarello si oppone all'Alta Definizione
che per altro verso, in una vertigine altrettanto affascinante, si impone.
L'Alta Definizione è quella per la quale tu Sei Stato Definito – generato e
non so se creato – dal sistema mediatico, dall'immaginario che è l'ammasso,
il macello delle immagini.
Il linguaggio stesso è dunque il bersaglio del writing, e quello verbale in
primo luogo, e per associazione è bersaglio ogni linguaggio visivo che
cerchi di rifarsi a criteri narrativi, peggio se didascalici.
Proprio per questo le scritte sono ben presenti nel writing, e in questi
lavori si presentano come collage: sono scritte tratte da un luogo o
dall'altro, oppure sono “icone”, ormai macerie dell'elettronica e del
fumetto, e non più Gesùcristi.
Potrebbe essere la parola e la rivolta contro la parola, la chiave, sì, e si
potrebbe anche usare Baudrillard se non fosse che il “cool killer” di cui
parla lui è tristemente targato 1976.
Per altro verso, '76 fa 77 – 1, e del 1977 è meglio non parlare.
Facciamo finta invece che Baudrillard nel '76 fosse molto in anticipo sui
tempi e che nel frattempo sia successo qualcosa. Si fa presto a dire
undicisettembre.
Bisognerebbe chiedersi invece quando è che i fatti hanno smesso di accadere.
Ma se qualcosa invece sta accadendo, accade proprio nel linguaggio, da prima
e in barba al 9/11, sta accadendo proprio nel writing, nella street-art, e
i lavori di Salvatore ne sono un ottimo esempio. Mettono alla berlina le
paranoie, le frasi fatte e le persone quasi fatte, e non impongono né
propongono miti, ma solo stile e personalità, in un orgia dissacratoria che
non ha bisogno di dimostrare che è creativa, perché è creativa prima di
essere qualsiasi altra cosa.
Resta solo una questione da verificare: reggeranno alla prova cornice?
17
maggio 2007
Salvatore Angius – Bette mostra?!?
Dal 17 al 30 maggio 2007
arte contemporanea
Location
LABORATORIO GIOIA E RIVOLUZIONE
Sassari, Via Arborea, 24, (Sassari)
Sassari, Via Arborea, 24, (Sassari)
Autore