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Salvatore Attanasio – Variazioni sul tema
fotografia digitale
Comunicato stampa
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Salvatore Attanasio usa ed elabora l’immagine fotografica, fino a trasformarla in una griglia o silhouette grafica e in una tarsia coloristica. Le sue “Variazioni sul tema” mirano proprio a rendere essenziale, primario il linguaggio abbandonando progressivamente la rappresentazione – il dato oggettivo di partenza – per ottenere evocazioni oniriche, costruzioni in luci fluenti, cangianti e iridescenti, danze di motivi rabescati. Una sorta d’analitico sognare che si fa astrattismo lirico, di luce e movimento.
Dapprima, cose e luoghi riemergono trasposti in un alone di luci e colori che si accendono nella memoria, in un sentore di favola, di vita e natura recuperate da antichi ricordi o nostalgie, da pulsioni, fantasie e sogni.
Variazioni allora come tramature d’emozioni e desideri, d’incantesimi e miraggi, prima in architetture limpide e chiare, poi sgranate, solarizzate o abbuiate, finché non restano che tracce “disegnate” a cui ancorare nebulose vibranti, trepide nel liberare l’energia del colore; e infine l’idea di un moto perpetuo della visione, in tacche che danzano, incalzano, stimolano l'occhio e la fantasia.
Insomma, Salvatore Attanasio ci si propone come un arrangiatore di ritmi e colori, come in una sessione jazzistica: non solo segni, strisce, sequenze di forme, ma anche rapporti cromatici fra rossi, blu, gialli (fondamentali), verdi, viola, arancioni (complementari), ai quali le Variazioni danno forza e senso dinamico.
Attanasio ha capito che oltre alla realtà che passa dinanzi agli occhi, e che la fotocamera blocca a un’ora qualsiasi, per sempre, ne esiste un’altra: quella del ritmo che si fa colore e del colore che diventa ritmo. “Assorbite” le forme, restano scie e tracce della narrazione, ma il confronto con la luce “rapita” al mondo reale avviene col ritmo, già tutto interiore, come se la fotocamera fosse rovesciata a captare l’intimo del fotografo, tra bagliori e intermittenze del suo cuore.
Fausto Lorenzi
Dapprima, cose e luoghi riemergono trasposti in un alone di luci e colori che si accendono nella memoria, in un sentore di favola, di vita e natura recuperate da antichi ricordi o nostalgie, da pulsioni, fantasie e sogni.
Variazioni allora come tramature d’emozioni e desideri, d’incantesimi e miraggi, prima in architetture limpide e chiare, poi sgranate, solarizzate o abbuiate, finché non restano che tracce “disegnate” a cui ancorare nebulose vibranti, trepide nel liberare l’energia del colore; e infine l’idea di un moto perpetuo della visione, in tacche che danzano, incalzano, stimolano l'occhio e la fantasia.
Insomma, Salvatore Attanasio ci si propone come un arrangiatore di ritmi e colori, come in una sessione jazzistica: non solo segni, strisce, sequenze di forme, ma anche rapporti cromatici fra rossi, blu, gialli (fondamentali), verdi, viola, arancioni (complementari), ai quali le Variazioni danno forza e senso dinamico.
Attanasio ha capito che oltre alla realtà che passa dinanzi agli occhi, e che la fotocamera blocca a un’ora qualsiasi, per sempre, ne esiste un’altra: quella del ritmo che si fa colore e del colore che diventa ritmo. “Assorbite” le forme, restano scie e tracce della narrazione, ma il confronto con la luce “rapita” al mondo reale avviene col ritmo, già tutto interiore, come se la fotocamera fosse rovesciata a captare l’intimo del fotografo, tra bagliori e intermittenze del suo cuore.
Fausto Lorenzi
04
maggio 2007
Salvatore Attanasio – Variazioni sul tema
Dal 04 al 20 maggio 2007
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
BIBLIOTECA COMUNALE – 7° CIRCOSCRIZIONE
Brescia, Via Tiziano, 246, (Brescia)
Brescia, Via Tiziano, 246, (Brescia)
Orario di apertura
domenica e lunedì chiuso
martedì e venerdì 14-18
mercoledì e giovedì 9-12, 14-18
sabato 9-12
Vernissage
4 Maggio 2007, ore 17
Autore
Curatore