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Salvatore Cammilleri – Hovo Sapiens
Una “provocAzione” costruita attorno alla comunicazione dell’arte. Una lettura pop della genetica e dell’evoluzione utilizzando l’uovo come modulo che appare come un codice da decifrare. Sono opere sarcastiche e nello stesso tempo capaci di far riflettere.
Comunicato stampa
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Una “provocAzione” costruita attorno alla comunicazione dell’arte.
Hovo Sapiens di Salvatore Cammilleri è il risultato di questa contaminazione artistica che vede la connessione da una parte dell’immagine “oggetto” con l’uovo, che diventa elemento cardine di questo racconto, e dall’altra la provocazione come gesto, come conseguenza di questa ricerca. Un percorso “graffiante” nella sua sottile ironia ma costruito con una forte presa di coscienza. L’umanità è ricondotta dall’artista alla forma essenziale, a quella embrionale, la più fragile ma nello stesso tempo quella con più capacità di incamerare e assorbire cambiamenti, nozioni, “geni” di un possibile mutamento. Salvatore Cammilleri ci propone una lettura pop della genetica e dell’evoluzione utilizzando l’uovo come modulo che appare come un codice da decifrare. Sono opere sarcastiche e nello stesso tempo capaci di far riflettere lo spettatore che si ritrova concettualmente nudo davanti alla materia cellulare pronta ad impregnarsi di vita, ad assorbire elementi utili allo sviluppo.
Un percorso artistico quello di Cammilleri che è anche una dura e forte condanna al mondo globalizzato, alla frenesia del tempo delle immagini che divora tutto. Un tempo in cui l’uomo ha perso le proprie idee in funzione di stereotipate connessioni che apparentemente ci conducono avanti, ma che in realtà regrediscono il nostro pensiero e la nostra capacità di relazione con gli altri.
L’uovo diventa la metafora dell’uomo-sapiens, così evoluto ma ancora fragile. L’uovo si sostituisce idealmente all’uomo. Tutto diventa omologato, ma nella ripetizione di quelle immagini, ogni uovo uguale in apparenza, conserva in se la capacità di essere unico, di custodire nello spazio embrionale quella caratteristica genetica capace di far nascere qualcosa di unico. Arte e genetica che si fondono nel linguaggio dell’arte
L’artista ci racconta questa attesa, questo momento di stasi apparente che in realtà scuote le coscienze: omologa la nostra immagine per raggiungere l’obiettivo opposto, destare la nostra attenzione sopita. Siamo vivi. Siamo unici e viviamo nelle nostre comunità da individui unici.
Un percorso evoluzionistico, dove l’uovo diventa la grande metafora della vita contemporanea. Salvatore Cammilleri attraverso la sua creatività dà vita a questa fiaba strana, priva di finale. Un racconto aperto, ancora con tante incognite da risolvere. Hovo Sapiens è nello stesso tempo questa nuova e antica dimensione, da cui proveniamo e alla quale potremmo ritornare. A noi la scelta ultima, di accettare questa “provocAzione”, di reagire e attivare una reazione, oppure decidere di non comprendere e negare quella fecondAzione che si manifesta e diventa identità.
Hovo Sapiens di Salvatore Cammilleri è il risultato di questa contaminazione artistica che vede la connessione da una parte dell’immagine “oggetto” con l’uovo, che diventa elemento cardine di questo racconto, e dall’altra la provocazione come gesto, come conseguenza di questa ricerca. Un percorso “graffiante” nella sua sottile ironia ma costruito con una forte presa di coscienza. L’umanità è ricondotta dall’artista alla forma essenziale, a quella embrionale, la più fragile ma nello stesso tempo quella con più capacità di incamerare e assorbire cambiamenti, nozioni, “geni” di un possibile mutamento. Salvatore Cammilleri ci propone una lettura pop della genetica e dell’evoluzione utilizzando l’uovo come modulo che appare come un codice da decifrare. Sono opere sarcastiche e nello stesso tempo capaci di far riflettere lo spettatore che si ritrova concettualmente nudo davanti alla materia cellulare pronta ad impregnarsi di vita, ad assorbire elementi utili allo sviluppo.
Un percorso artistico quello di Cammilleri che è anche una dura e forte condanna al mondo globalizzato, alla frenesia del tempo delle immagini che divora tutto. Un tempo in cui l’uomo ha perso le proprie idee in funzione di stereotipate connessioni che apparentemente ci conducono avanti, ma che in realtà regrediscono il nostro pensiero e la nostra capacità di relazione con gli altri.
L’uovo diventa la metafora dell’uomo-sapiens, così evoluto ma ancora fragile. L’uovo si sostituisce idealmente all’uomo. Tutto diventa omologato, ma nella ripetizione di quelle immagini, ogni uovo uguale in apparenza, conserva in se la capacità di essere unico, di custodire nello spazio embrionale quella caratteristica genetica capace di far nascere qualcosa di unico. Arte e genetica che si fondono nel linguaggio dell’arte
L’artista ci racconta questa attesa, questo momento di stasi apparente che in realtà scuote le coscienze: omologa la nostra immagine per raggiungere l’obiettivo opposto, destare la nostra attenzione sopita. Siamo vivi. Siamo unici e viviamo nelle nostre comunità da individui unici.
Un percorso evoluzionistico, dove l’uovo diventa la grande metafora della vita contemporanea. Salvatore Cammilleri attraverso la sua creatività dà vita a questa fiaba strana, priva di finale. Un racconto aperto, ancora con tante incognite da risolvere. Hovo Sapiens è nello stesso tempo questa nuova e antica dimensione, da cui proveniamo e alla quale potremmo ritornare. A noi la scelta ultima, di accettare questa “provocAzione”, di reagire e attivare una reazione, oppure decidere di non comprendere e negare quella fecondAzione che si manifesta e diventa identità.
13
dicembre 2019
Salvatore Cammilleri – Hovo Sapiens
Dal 13 dicembre 2019 al 03 gennaio 2020
arte contemporanea
Location
MUSEO DEL PRESENTE
Rende, Piazzale John Fitzgerald Kennedy, (Cosenza)
Rende, Piazzale John Fitzgerald Kennedy, (Cosenza)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 9-13 e 16-20
Vernissage
13 Dicembre 2019, ore 18.00
Ufficio stampa
Simona De Maria
Autore
Curatore
Autore testo critico
Media partner
Produzione organizzazione