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Salvatore Cipolla – Penso e dunque grido
La mostra presenta una trentina di opere in ceramica, grès, grès e legno, maiolica e porcellana, all’interno di un percorso studiato per ripercorrere il pensiero ed esaltare l’esperienza di Salvatore Cipolla con questa forma di arte millenaria
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Alla Banca di Romagna ed al Museo Carlo Zauli, inaugura giovedì 15 maggio (ore 18.30) una mostra omaggio dedicata al grande scultore e ceramista siciliano Salvatore Cipolla
“Salvatore Cipolla. Penso e dunque grido” è la mostra omaggio al grande artista siciliano che sarà inaugurata a Faenza giovedì 15 maggio 2008 nella sede centrale della Banca di Romagna, in corso Garibaldi 1 e al Museo Carlo Zauli in via Della Croce 6.
L’apertura dell’esposizione nella doppia sede sarà preceduta alle ore 18.30 da un incontro pubblico nella sala assemblee di Banca di Romagna, in via Costa 3, a cui interverranno, accanto al direttore della Banca, Francesco Pinoni, il sindaco Claudio Casadio, Matteo Zauli, direttore del Museo Carlo Zauli, Sido Bonfatti, presidente della Fondazione Salvatore Cipolla e Maurizio Vanni, museologo, storico e critico d’arte.
Salvatore Cipolla è stato uno straordinario maestro della scultura monumentale “informale”, a cui deve il suo successo internazionale, ma anche uno dei più grandi interpreti della ceramica che sentiva nel cuore e nell’anima come mezzo prediletto per esprimere tutta la potenza comunicativa dell’arte e la contemporaneità.
La mostra, che sarà visitabile fino al 20 giugno 2008, presenta una trentina di opere in ceramica, grès, grès e legno, maiolica e porcellana, all’interno di un percorso studiato per ripercorrere il pensiero ed esaltare l’esperienza di Salvatore Cipolla con questa forma di arte millenaria.
Le creazioni di Cipolla esprimono, oltre a grande sapienza e abilità, anche una straordinaria creatività e una dimensione di infaticabile sperimentatore di tecniche nuove e di originali combinazioni di materiali con l’intento di ampliare la propria sfera di conoscenze e di possibilità, senza mai fare a meno di gridare al mondo un pensiero, uno stato d’animo o una semplice emozione. “La vera funzione dell’espressività della ceramica – diceva Cipolla – è di ritrovare il valore artistico all’interno dell’oggetto. La ceramica, per come la intendo io, è solamente espressiva, cioè arte pura (...)”.
Ogni vaso, figura zoomorfa od oggetto fittile è stato creato come opera fine a se stessa e quindi esempio di arte autonoma e pura: un universo dal sapore antico, ma, al tempo stesso, modernissimo e sorprendente. Pur in sintonia con il passato, Cipolla ha proposto soluzioni assolutamente originali.
Scrive Maurizio Vanni, curatore della mostra: “Salvatore Cipolla ha saputo intuire e vedere il significato di un gesto, di un atteggiamento o di un pensiero proprio mentre lo ha tradotto attraverso la forma. Con le sue composizioni, ha creato situazioni in grado di trasmettere il suo istintivo talento e tutta la sua energia dando vita a immagini che hanno un qualcosa di epico e popolare insieme”.
Nella mostra, particolare attenzione merita l’Omaggio alle Madri d’Algeria dove Cipolla presenta delle sculture in cui coerenza stilistica e visione morale traggono alimento da una scelta di fondo circa la vita e i suoi ideali.
Banca di Romagna e Museo Carlo Zauli collaborano anche in questa occasione per un obiettivo comune: esaltare i geni che hanno dedicato la loro vita all’arte e dare al pubblico la possibilità di interpretare il linguaggio espressivo e creativo della ceramica. La sede espositiva di Banca di Romagna dà continuità a questa sua specificità di “Banca per l’arte e la cultura”, mentre quella del Museo Carlo Zauli evidenzia il rapporto di stima e rispetto reciproco tra i due artisti, attraverso l’esposizione di alcune grandi opere degli anni Sessanta durante i quali i due artisti si confrontarono su una comune grande passione.
Orari di visita:
Banca di Romagna, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13 e dalle 15 alle 16. Info: tel. 0546 676111
Museo Carlo Zauli, dal martedì alla domenica: 10-13 e 16-19. Info: tel. 0546 22123
Salvatore Cipolla
Nato a Mirabella Imbaccari, in Sicilia, è stato scultore, ceramista ed insegnante. Nel 1947 si iscrive all’Istituto d’Arte di Caltagirone, ma dopo due anni si trasferisce a Firenze dove studia prima all’Istituto d’Arte di Porta Romana e poi all’Accademia di Belle Arti, sotto la guida di Pericle Fazzini. Ha esposto in importanti sedi museali in Argentina, al Museo Nazionale della Ceramica della Repubblica Cinese di Taiwan, al Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, al Museo della Ceramica di Monaco di Baviera e quello di Berlino. In Italia ha esposto in molte città tra le quali: Milano, Mantova, Merano, Firenze, La Spezia, Taranto e Reggio Calabria. Ha ottenuto grandi consensi e successi anche all’estero, nelle città di Basilea, Sindelfinger (Stoccarda), Aubervillier (Parigi), Monaco, Amburgo, Budapest e Anversa. Molte le opere di tema sacro commissionate da alcune chiese toscane e quelle realizzate come arredi urbani a Pontedera, Montespertoli, Prato e nel suo paese natale, Mirabella Imbaccari. Cipolla è stato direttore artistico della Biennale di Ceramica di Cerreto Sannita.
Nel 2003 è uscita la sua monografia a cura del critico Maurizio Vanni. Nel 2004 è stata allestita la personale “Salvatore Cipolla. Giuditte, Cavalli e Cavalieri”, all’interno del Complesso museale di Santa Maria della Scala a Siena e a Villa Demidoff a Pratolino (Firenze). Nel 2005 ha esposto alla mostra collettiva “Il cappello e la creatività”, allestita al M’ARS Contemporary Art Museum di Mosca e ha inaugurato una nuova piazza a Castelfiorentino.
Nel 2006 ha partecipato alla rassegna “Il sole, la luna e la teoria degli opposti” che si è tenuta al M’ARS Contemporary Art Museum di Mosca e alla Chiesa di San Francesco a Castelfiorentino. Ha fatto parte, successivamente, dell’evento “L’Artista, il Maestro e Margherita” che si è svolto al Palagio di Parte Guelfa a Firenze, sempre in collaborazione con il museo russo.
È scomparso nel novembre 2006.
“Salvatore Cipolla. Penso e dunque grido” è la mostra omaggio al grande artista siciliano che sarà inaugurata a Faenza giovedì 15 maggio 2008 nella sede centrale della Banca di Romagna, in corso Garibaldi 1 e al Museo Carlo Zauli in via Della Croce 6.
L’apertura dell’esposizione nella doppia sede sarà preceduta alle ore 18.30 da un incontro pubblico nella sala assemblee di Banca di Romagna, in via Costa 3, a cui interverranno, accanto al direttore della Banca, Francesco Pinoni, il sindaco Claudio Casadio, Matteo Zauli, direttore del Museo Carlo Zauli, Sido Bonfatti, presidente della Fondazione Salvatore Cipolla e Maurizio Vanni, museologo, storico e critico d’arte.
Salvatore Cipolla è stato uno straordinario maestro della scultura monumentale “informale”, a cui deve il suo successo internazionale, ma anche uno dei più grandi interpreti della ceramica che sentiva nel cuore e nell’anima come mezzo prediletto per esprimere tutta la potenza comunicativa dell’arte e la contemporaneità.
La mostra, che sarà visitabile fino al 20 giugno 2008, presenta una trentina di opere in ceramica, grès, grès e legno, maiolica e porcellana, all’interno di un percorso studiato per ripercorrere il pensiero ed esaltare l’esperienza di Salvatore Cipolla con questa forma di arte millenaria.
Le creazioni di Cipolla esprimono, oltre a grande sapienza e abilità, anche una straordinaria creatività e una dimensione di infaticabile sperimentatore di tecniche nuove e di originali combinazioni di materiali con l’intento di ampliare la propria sfera di conoscenze e di possibilità, senza mai fare a meno di gridare al mondo un pensiero, uno stato d’animo o una semplice emozione. “La vera funzione dell’espressività della ceramica – diceva Cipolla – è di ritrovare il valore artistico all’interno dell’oggetto. La ceramica, per come la intendo io, è solamente espressiva, cioè arte pura (...)”.
Ogni vaso, figura zoomorfa od oggetto fittile è stato creato come opera fine a se stessa e quindi esempio di arte autonoma e pura: un universo dal sapore antico, ma, al tempo stesso, modernissimo e sorprendente. Pur in sintonia con il passato, Cipolla ha proposto soluzioni assolutamente originali.
Scrive Maurizio Vanni, curatore della mostra: “Salvatore Cipolla ha saputo intuire e vedere il significato di un gesto, di un atteggiamento o di un pensiero proprio mentre lo ha tradotto attraverso la forma. Con le sue composizioni, ha creato situazioni in grado di trasmettere il suo istintivo talento e tutta la sua energia dando vita a immagini che hanno un qualcosa di epico e popolare insieme”.
Nella mostra, particolare attenzione merita l’Omaggio alle Madri d’Algeria dove Cipolla presenta delle sculture in cui coerenza stilistica e visione morale traggono alimento da una scelta di fondo circa la vita e i suoi ideali.
Banca di Romagna e Museo Carlo Zauli collaborano anche in questa occasione per un obiettivo comune: esaltare i geni che hanno dedicato la loro vita all’arte e dare al pubblico la possibilità di interpretare il linguaggio espressivo e creativo della ceramica. La sede espositiva di Banca di Romagna dà continuità a questa sua specificità di “Banca per l’arte e la cultura”, mentre quella del Museo Carlo Zauli evidenzia il rapporto di stima e rispetto reciproco tra i due artisti, attraverso l’esposizione di alcune grandi opere degli anni Sessanta durante i quali i due artisti si confrontarono su una comune grande passione.
Orari di visita:
Banca di Romagna, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13 e dalle 15 alle 16. Info: tel. 0546 676111
Museo Carlo Zauli, dal martedì alla domenica: 10-13 e 16-19. Info: tel. 0546 22123
Salvatore Cipolla
Nato a Mirabella Imbaccari, in Sicilia, è stato scultore, ceramista ed insegnante. Nel 1947 si iscrive all’Istituto d’Arte di Caltagirone, ma dopo due anni si trasferisce a Firenze dove studia prima all’Istituto d’Arte di Porta Romana e poi all’Accademia di Belle Arti, sotto la guida di Pericle Fazzini. Ha esposto in importanti sedi museali in Argentina, al Museo Nazionale della Ceramica della Repubblica Cinese di Taiwan, al Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, al Museo della Ceramica di Monaco di Baviera e quello di Berlino. In Italia ha esposto in molte città tra le quali: Milano, Mantova, Merano, Firenze, La Spezia, Taranto e Reggio Calabria. Ha ottenuto grandi consensi e successi anche all’estero, nelle città di Basilea, Sindelfinger (Stoccarda), Aubervillier (Parigi), Monaco, Amburgo, Budapest e Anversa. Molte le opere di tema sacro commissionate da alcune chiese toscane e quelle realizzate come arredi urbani a Pontedera, Montespertoli, Prato e nel suo paese natale, Mirabella Imbaccari. Cipolla è stato direttore artistico della Biennale di Ceramica di Cerreto Sannita.
Nel 2003 è uscita la sua monografia a cura del critico Maurizio Vanni. Nel 2004 è stata allestita la personale “Salvatore Cipolla. Giuditte, Cavalli e Cavalieri”, all’interno del Complesso museale di Santa Maria della Scala a Siena e a Villa Demidoff a Pratolino (Firenze). Nel 2005 ha esposto alla mostra collettiva “Il cappello e la creatività”, allestita al M’ARS Contemporary Art Museum di Mosca e ha inaugurato una nuova piazza a Castelfiorentino.
Nel 2006 ha partecipato alla rassegna “Il sole, la luna e la teoria degli opposti” che si è tenuta al M’ARS Contemporary Art Museum di Mosca e alla Chiesa di San Francesco a Castelfiorentino. Ha fatto parte, successivamente, dell’evento “L’Artista, il Maestro e Margherita” che si è svolto al Palagio di Parte Guelfa a Firenze, sempre in collaborazione con il museo russo.
È scomparso nel novembre 2006.
15
maggio 2008
Salvatore Cipolla – Penso e dunque grido
Dal 15 maggio al 20 giugno 2008
arti decorative e industriali
Location
BANCA DI ROMAGNA
Faenza, Corso Giuseppe Garibaldi, 1, (Ravenna)
Faenza, Corso Giuseppe Garibaldi, 1, (Ravenna)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13 e dalle 15 alle 16
Vernissage
15 Maggio 2008, 18.30
Autore