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Salvatore Esposito – Napoli le forme di un paesaggio
Protagonisti sono pudichi paesaggi che si concedono solo allo sguardo di frequentatori abituali e occasionali delle strade ferrate, quelli che sopravvivono a un passo dai porti maleodoranti della periferia affacciata sul golfo, coricati dietro impianti industriali in rovina
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Napoli le forme di un paesaggio
a cura di Stefania Martirano
Mercoledì 19 dicembre ore 17:00 - Castel dell’ Ovo, Sala delle Carceri
Il confine inteso come marginalità, come esistenza periferica, costituisce il campo d’interesse
della ricerca artistica di Salvatore Esposito (1956; vive e lavora a Napoli), in mostra da mercoledì
19 Dicembre 2012 presso gli spazi espositivi di Castel dell’Ovo con un nuovo progetto intitolato
Napoli le forme di un paesaggio.
Nel 2009 il fotografo napoletano aveva presentato un lavoro sul travestitismo, documentando
quella femminilità liberata come questione sociale e senza scadere in risvolti psicologici o
intimistici - proprio come, agli albori degli anni Settanta, aveva insegnato la genovese Lisetta
Carmi.
Per la mostra nelle Sale delle Carceri di Castel dell’Ovo, da sociale il margine diventa geografico:
protagonisti, negli scatti del napoletano, sono pudichi paesaggi che si concedono solo allo sguardo
di frequentatori abituali e occasionali delle strade ferrate, quelli che sopravvivono a un passo dai
porti maleodoranti della periferia affacciata sul golfo, coricati dietro impianti industriali in rovina.
L’idea è quella di cercare, nella mestizia del loro essere dimenticati, le relazioni che intrattengono
con le abitudini di un’umanità meno chiacchierata, più periferica eppure ricca di potenza e
coscienza.
Si tratta anche di un aggiornamento del repertorio visivo delle rappresentazioni mitizzanti
o eccessivamente fustiganti che la storia dell’immagine italiana ha conosciuto nei secoli, in
continuità con le ricerche che furono di Walker Evans e le sperimentazioni sul paesaggio raccolte
in Viaggio in Italia di Luigi Ghirri.
a cura di Stefania Martirano
Mercoledì 19 dicembre ore 17:00 - Castel dell’ Ovo, Sala delle Carceri
Il confine inteso come marginalità, come esistenza periferica, costituisce il campo d’interesse
della ricerca artistica di Salvatore Esposito (1956; vive e lavora a Napoli), in mostra da mercoledì
19 Dicembre 2012 presso gli spazi espositivi di Castel dell’Ovo con un nuovo progetto intitolato
Napoli le forme di un paesaggio.
Nel 2009 il fotografo napoletano aveva presentato un lavoro sul travestitismo, documentando
quella femminilità liberata come questione sociale e senza scadere in risvolti psicologici o
intimistici - proprio come, agli albori degli anni Settanta, aveva insegnato la genovese Lisetta
Carmi.
Per la mostra nelle Sale delle Carceri di Castel dell’Ovo, da sociale il margine diventa geografico:
protagonisti, negli scatti del napoletano, sono pudichi paesaggi che si concedono solo allo sguardo
di frequentatori abituali e occasionali delle strade ferrate, quelli che sopravvivono a un passo dai
porti maleodoranti della periferia affacciata sul golfo, coricati dietro impianti industriali in rovina.
L’idea è quella di cercare, nella mestizia del loro essere dimenticati, le relazioni che intrattengono
con le abitudini di un’umanità meno chiacchierata, più periferica eppure ricca di potenza e
coscienza.
Si tratta anche di un aggiornamento del repertorio visivo delle rappresentazioni mitizzanti
o eccessivamente fustiganti che la storia dell’immagine italiana ha conosciuto nei secoli, in
continuità con le ricerche che furono di Walker Evans e le sperimentazioni sul paesaggio raccolte
in Viaggio in Italia di Luigi Ghirri.
19
dicembre 2012
Salvatore Esposito – Napoli le forme di un paesaggio
Dal 19 dicembre 2012 all'otto gennaio 2013
fotografia
Location
CASTEL DELL’OVO
Napoli, Via Luculliana, (Napoli)
Napoli, Via Luculliana, (Napoli)
Orario di apertura
lun- dom dalle 10:00 alle 14:00/16:30 alle 19:00
Vernissage
19 Dicembre 2012, ore 17
Autore
Curatore