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Salvatore Fiume – Dipinti e disegni 1940 – 1990
si apre a Milano una nuova mostra di Salvatore Fiume che dedica ampio spazio al disegno, un aspetto meno noto ma estremamente interessante della sua opera.
Comunicato stampa
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A due anni dalla grande antologica milanese e a sei mesi dall’esposizione romana presso il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, si apre a Milano una nuova mostra di Salvatore Fiume che dedica ampio spazio al disegno, un aspetto meno noto ma estremamente interessante della sua opera.
Galli, figure degli anni Cinquanta di sapore picassiano, figure femminili ricche di erotismo e le sue classiche città di statue prendono forma nei disegni che, come ha scritto Paolo Levi, “hanno la compiutezza di un dipinto, ma col vantaggio di un pathos che nasce in un breve spazio e con pochi e decisivi segni”.
Nei disegni esposti, eseguiti da Fiume in un arco di cinquant’anni, appare così tutta la varietà dei suoi temi, espressi in forme a volte concluse, a volte appena abbozzate, ma sempre con una tecnica di assoluta eccellenza e con un segno di straordinaria “pittoricità”.
“Per eseguire un disegno”, annotava il Maestro in uno scritto degli anni Ottanta, “occorrono soltanto una penna o una matita e uno stato di grazia che toglie all’artista ogni preoccupazione e ogni fatica. Il segno parte sul foglio come partono i sogni e si dipana senza interruzione, ora frenetico, ora calmissimo, e si ferma quando meno l’artista se lo aspetti. Il disegno è come il vagito di un bimbo. La sua voce non è impostata, gli acuti non rispondono ad alcuna regola.”
Accanto ai disegni sono in mostra numerosi dipinti, con le famose donne di Fiume e le altrettanto note città di statue, ricche di raffinata sensualità le prime, costruttivamente rigorose le seconde.
Fiume amava ricordare di aver tratto i bianchi e i neri dalla Sicilia, il rosso delle corride dalla Spagna, il giallo dal Medio Oriente (“le donne arabe vestono d’oro”), i viola e i blu dal Giappone e infine, dall’Africa, “i bruni e le gamme di tanti altri colori che il vento agita sulle fute e sui veli delle somale”.
In tutto sono in mostra una quarantina di opere del Maestro siciliano, milanese d’adozione, che visse per oltre cinquant’anni a Canzo, in provincia di Como, in un’antica filanda.
Sul sito www.artesanterasmo.it sono disponibili immagini della mostra in alta risoluzione nella Sezione Media e la biografia dell’artista nella Sezione Autori in esclusiva.
In galleria è disponibile il primo volume del Catalogo Generale delle Opere di Salvatore Fiume, edito dalla Galleria Artesanterasmo e Téchne Editore ed è in preparazione il secondo volume.
Galli, figure degli anni Cinquanta di sapore picassiano, figure femminili ricche di erotismo e le sue classiche città di statue prendono forma nei disegni che, come ha scritto Paolo Levi, “hanno la compiutezza di un dipinto, ma col vantaggio di un pathos che nasce in un breve spazio e con pochi e decisivi segni”.
Nei disegni esposti, eseguiti da Fiume in un arco di cinquant’anni, appare così tutta la varietà dei suoi temi, espressi in forme a volte concluse, a volte appena abbozzate, ma sempre con una tecnica di assoluta eccellenza e con un segno di straordinaria “pittoricità”.
“Per eseguire un disegno”, annotava il Maestro in uno scritto degli anni Ottanta, “occorrono soltanto una penna o una matita e uno stato di grazia che toglie all’artista ogni preoccupazione e ogni fatica. Il segno parte sul foglio come partono i sogni e si dipana senza interruzione, ora frenetico, ora calmissimo, e si ferma quando meno l’artista se lo aspetti. Il disegno è come il vagito di un bimbo. La sua voce non è impostata, gli acuti non rispondono ad alcuna regola.”
Accanto ai disegni sono in mostra numerosi dipinti, con le famose donne di Fiume e le altrettanto note città di statue, ricche di raffinata sensualità le prime, costruttivamente rigorose le seconde.
Fiume amava ricordare di aver tratto i bianchi e i neri dalla Sicilia, il rosso delle corride dalla Spagna, il giallo dal Medio Oriente (“le donne arabe vestono d’oro”), i viola e i blu dal Giappone e infine, dall’Africa, “i bruni e le gamme di tanti altri colori che il vento agita sulle fute e sui veli delle somale”.
In tutto sono in mostra una quarantina di opere del Maestro siciliano, milanese d’adozione, che visse per oltre cinquant’anni a Canzo, in provincia di Como, in un’antica filanda.
Sul sito www.artesanterasmo.it sono disponibili immagini della mostra in alta risoluzione nella Sezione Media e la biografia dell’artista nella Sezione Autori in esclusiva.
In galleria è disponibile il primo volume del Catalogo Generale delle Opere di Salvatore Fiume, edito dalla Galleria Artesanterasmo e Téchne Editore ed è in preparazione il secondo volume.
25
novembre 2004
Salvatore Fiume – Dipinti e disegni 1940 – 1990
Dal 25 novembre 2004 al 29 gennaio 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARTESANTERASMO
Milano, Via Sansovino, 5, (Milano)
Milano, Via Sansovino, 5, (Milano)
Orario di apertura
10.00-13.00 / 15.30-19.00
dal lunedì pomeriggio al sabato
Vernissage
25 Novembre 2004, ore 18
Autore