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Salvatore Passaro: immagini di un musicista
Dopo la realizzazione del CD “Earth” felicemente accolto dalla critica, Salvatore Passaro ci presenta delle immagini “dipinte” attraverso l’utilizzo del computer, sovrapponendo la tecnica fotografica all’acquerello, l’olio alla cera.
Comunicato stampa
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Il tutto stampato su carta fotografica tradizionale, con impressione ottica e sviluppo chimico, oppure su pregiate carte tedesche e inglesi a base di cotone con diverse grammature utilizzando inchiostri a base di pigmento incapsulato in acrilico.
“Se si potesse dare un consiglio a chi va a vedere una mostra, nel caso di questa sarebbe il caso di suggerire di non fermarsi immediatamente davanti a ciascuna opera per penetrarla separatamente dalle altre, il suggerimento è di lasciarsi pervadere dalle impressioni che emanano dall’insieme e solo in un secondo momento procedere ad una visione più “pezzo per pezzo”. Si potrebbe così percepire come per l’artista i colori sono il mondo, dai colori tutto ha principrio.
Un movimento fatto di aggregazione e dissoluzione del colore scopre ogni elemento del mondo rivelato dalle opere di Salvatore Passaro, come se le cellule di ogni corpo/materia ritratti si trovassero disseminate e sparse nell‘atmosfera di un pianeta in cui la vita fluttua senza una forma fissa.
Alcune immagini sembrano emergere, altre vengono mangiate o riassorbite dal colore, altre gioiosamente confuse. Ancora, si può ricevere l’impressione di uno sguardo che ingrandisce all’estremo i particolari, come se un unico punto dell’ entità osservata fosse per l’artista importante in quell’attimo.
In modo più concreto il colore viene usato come intervento su un volto di donna (paola), quasi a voler punire l’espressione di condanna che emana dalla fissità dell’immagine, o come segno essenziale che richiama il tratto di Matisse (gemini).
E’ un universo che sta cercando una forma o un occhio che prova il suo punto di vista, con un fuoco diminuito al punto che le immagini non perdono i loro contorni o la loro definizione ma rivelano la natura di chi sta guardando.”
GIORGIA PALOMBI (psicologa, regista e attrice di teatro)
“Se si potesse dare un consiglio a chi va a vedere una mostra, nel caso di questa sarebbe il caso di suggerire di non fermarsi immediatamente davanti a ciascuna opera per penetrarla separatamente dalle altre, il suggerimento è di lasciarsi pervadere dalle impressioni che emanano dall’insieme e solo in un secondo momento procedere ad una visione più “pezzo per pezzo”. Si potrebbe così percepire come per l’artista i colori sono il mondo, dai colori tutto ha principrio.
Un movimento fatto di aggregazione e dissoluzione del colore scopre ogni elemento del mondo rivelato dalle opere di Salvatore Passaro, come se le cellule di ogni corpo/materia ritratti si trovassero disseminate e sparse nell‘atmosfera di un pianeta in cui la vita fluttua senza una forma fissa.
Alcune immagini sembrano emergere, altre vengono mangiate o riassorbite dal colore, altre gioiosamente confuse. Ancora, si può ricevere l’impressione di uno sguardo che ingrandisce all’estremo i particolari, come se un unico punto dell’ entità osservata fosse per l’artista importante in quell’attimo.
In modo più concreto il colore viene usato come intervento su un volto di donna (paola), quasi a voler punire l’espressione di condanna che emana dalla fissità dell’immagine, o come segno essenziale che richiama il tratto di Matisse (gemini).
E’ un universo che sta cercando una forma o un occhio che prova il suo punto di vista, con un fuoco diminuito al punto che le immagini non perdono i loro contorni o la loro definizione ma rivelano la natura di chi sta guardando.”
GIORGIA PALOMBI (psicologa, regista e attrice di teatro)
22
ottobre 2004
Salvatore Passaro: immagini di un musicista
Dal 22 al 24 ottobre 2004
arte contemporanea
Location
MUSICABILE ONLUS
Roma, Via Arturo Graf, 52, (Roma)
Roma, Via Arturo Graf, 52, (Roma)
Orario di apertura
sabato 23 ottobre ore 10-12.30 / 17-22
domenica 24 ottobre ore 10-12.30 / 16- 18
Vernissage
22 Ottobre 2004, ore 18.30