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Salvatore Ravo – Vento del deserto
La pittura di Ravo ci porta oltre il tangibile, in un mondo intimo e privato, in uno spazio colmo di sentimenti e di sensazioni individuali
Comunicato stampa
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Salvatore Ravo nasce a Casalnuovo (Na) nel 1959. La prima mostra a Napoli è del 1982, presentata dal critico e storico dell’arte Paolo Ricci.Nel 1986 fonda con altri artisti il gruppo VIRUS. Dalla fine degli anni ’70 in poi, vive ed espone in diversi paesi del mondo: Spagna, Inghilterra, Belgio, Scozia, Cuba, Polonia, Portogallo.Ha vinto diverse borse di studi per soggiorni in India ,Spagna,Inghilterra. A Napoli torna nel 1997 per la mostra SPOGLIE DEL SILENZIO di Villa Campolieto, ad Ercolano, con la pubblicazione del catalogo edito dalla casa editrice E.S.I. (edizioni scientifiche italiane). Nel 2003 espone I colori tra le parole a Castel dell’Ovo, sviluppando una serie di lavori sulle pagine di un testo di Pasolini, interazioni tra immagini e parole. Collabora con diverse rassegne jazz: con Paolo Fresu al “Time in jazz” di Berchidda, in Sardegna, firmando anche alcune copertine dei suoi album; per dieci anni partecipa al “Pomigliano jazz festival”, prende parte a concerti live di jazzisti, realizzando opere in progress.
Negli ultimi anni utilizza diversi linguaggi: fotografia, installazioni, invitato a diverse rassegne internazionali.
Nell’opera di Salvatore Ravo non dobbiamo cercare solamente il suo senso della plasticitá, la prima impressione offerta dalla sua visione della realtá.
Difatti la sua pittura ci porta oltre il tangibile, in un mondo intimo e privato, in uno spazio colmo di sentimenti e di sensazioni individuali. Si tratta di una pittura di raccoglimento. Uno spazio chiuso, proibito, dove solo il pittore, e coloro che non temono di essergli complici, conoscono i codici per svelare ció che veramente “è”. Nulla è ció che appare. La luce nasconde il pensiero e lo traveste. E lo spettatore deve cimentarsi in uno strenuo impegno d’esploratore, di curioso ricercatore, per scoprire il mistero. Il pittore si compiace di creare difficoltá, di rendere complesso ció che è semplice. Il reale e il virtuale si compenetrano in un’opera di cambiamenti e mimetismi realmente complessi. La sua creazione non è semplice pittura, ma si rivela poesia a colori, con un disegno che,in alcuni momenti, è solo illusione sottile in cui si procede di pari passo con l’artista. Ravo è allo stesso tempo figurativo e astratto, simbolista e espressionista, i suoi riferimenti alla realtà si fondono con una posizione poetica, generando un luogo nuovo di incontro e di riflessione.
Fernando Francés
Negli ultimi anni utilizza diversi linguaggi: fotografia, installazioni, invitato a diverse rassegne internazionali.
Nell’opera di Salvatore Ravo non dobbiamo cercare solamente il suo senso della plasticitá, la prima impressione offerta dalla sua visione della realtá.
Difatti la sua pittura ci porta oltre il tangibile, in un mondo intimo e privato, in uno spazio colmo di sentimenti e di sensazioni individuali. Si tratta di una pittura di raccoglimento. Uno spazio chiuso, proibito, dove solo il pittore, e coloro che non temono di essergli complici, conoscono i codici per svelare ció che veramente “è”. Nulla è ció che appare. La luce nasconde il pensiero e lo traveste. E lo spettatore deve cimentarsi in uno strenuo impegno d’esploratore, di curioso ricercatore, per scoprire il mistero. Il pittore si compiace di creare difficoltá, di rendere complesso ció che è semplice. Il reale e il virtuale si compenetrano in un’opera di cambiamenti e mimetismi realmente complessi. La sua creazione non è semplice pittura, ma si rivela poesia a colori, con un disegno che,in alcuni momenti, è solo illusione sottile in cui si procede di pari passo con l’artista. Ravo è allo stesso tempo figurativo e astratto, simbolista e espressionista, i suoi riferimenti alla realtà si fondono con una posizione poetica, generando un luogo nuovo di incontro e di riflessione.
Fernando Francés
18
marzo 2008
Salvatore Ravo – Vento del deserto
Dal 18 marzo al 18 aprile 2008
arte contemporanea
Location
PENGUIN CAFE
Napoli, Via Santa Lucia, 88, (Napoli)
Napoli, Via Santa Lucia, 88, (Napoli)
Vernissage
18 Marzo 2008, ore 19.30