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Salviamo la pelle
Questa mostra è il frutto di una riflessione sulle ragioni e le modalità per le quali il corpo umano e le sue vicende costituiscono oggi, ancora e sempre, un tema centrale dell’arte.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La galleria Claudio Poleschi Arte Contemporanea è lieta di annunciare, Sabato 13 Dicembre 2014, l'inaugurazione della mostra "Salviamo la pelle", a cura di Didi Bozzini.
Nel corso dell’ultimo secolo, al di fuori ed oltre le avanguardie storiche, che hanno marcato questo periodo come un’epoca di radicali stravolgimenti formali, fino a generare un’arte totalmente autoreferenziale il cui unico oggetto è la definizione della propria natura, si sono affermate numerose traiettorie individuali che, privilegiando la rappresentazione della vita e dei suoi contenuti, hanno toccato vertici di straordinaria intensità espressiva.
Questa mostra è il frutto di una riflessione sulle ragioni e le modalità per le quali il corpo umano e le sue vicende costituiscono oggi, ancora e sempre, un tema centrale dell’arte.
Volendo procedere per esemplificazioni necessariamente riduttive, si potrebbe dire che lo scopo è quello di capire cosa succedesse sulla faccia del pianeta Arte abitata da Bacon, mentre Fontana dava corpo ai suoi concetti spaziali, nell’altro emisfero. O ancora, che ci si propone di sondare il modo in cui, in coincidenza con la morte del grande maestro irlandese, sia apparsa una generazione di “bad artists” che, molto più vicini a Goya di quanto non lo siano a Malevič, hanno saputo dare nuova linfa ad un mondo ormai assopito dalle querelles accademiche tra i talebani della pittura e le suffragette del concetto. Ma, in realtà, anche se ognuno di questi temi non è assente, il vero fulcro della mostra è l’ossessione della carne che, da Michelangelo a Marina Abramović, dalla scultura al disegno, dalla fotografia all’installazione, abita le opere destinate a parlarci di eternità.
Paradossalmente, come se ciò che è più corruttibile e caduco in noi, sede privilegiata dell’effimero e del contingente, fosse l’unico oggetto che, trasfigurato dall’operazione dell’artista, potesse attraversare il tempo per dirci da sempre e per sempre chi siamo.
Elenco degli artisti:
Marina Abramović, Jane Alexander, Nobuyoshi Araki, Balthus, Carlo Carrà, Jake and Dinos Chapman, Mat Collishaw, Gino de Dominicis, Jan Fabre, Rainer Fetting, Julio Galàn, Regina Josè Galindo, John Isaacs, Pierre Klossowski, Osvaldo Licini, Alberto Martini, Marisa Merz, Luigi Ontani, Orlan, Claudio Parmiggiani, Gabriele Picco, Marc Quinn, Simone Racheli, Alberto Savinio, Santiago Sierra, Mircea Suciu, Sandra Vasquez de la Horra, Joel-Peter Witkin.
* Didi Bozzini – Curatore indipendente ed autore di testi critici. Ha curato varie mostre in istituzioni pubbliche e private di diversi paesi europei. (Parmiggiani – Boetti- Zorio- Fabre – Panamarenko- LeWitt- Goya). Sue recenti pubblicazioni “Asylum of the birds” di Roger Ballen presso Thames & Hudson, “The hand that rocks the craddle” di John Isaacs presso Konig Verlag, “Sol LeWitt – Artist Books” presso Corraini, “Theater of the absurd” di Roger Ballen presso Fotografiska.
Nel corso dell’ultimo secolo, al di fuori ed oltre le avanguardie storiche, che hanno marcato questo periodo come un’epoca di radicali stravolgimenti formali, fino a generare un’arte totalmente autoreferenziale il cui unico oggetto è la definizione della propria natura, si sono affermate numerose traiettorie individuali che, privilegiando la rappresentazione della vita e dei suoi contenuti, hanno toccato vertici di straordinaria intensità espressiva.
Questa mostra è il frutto di una riflessione sulle ragioni e le modalità per le quali il corpo umano e le sue vicende costituiscono oggi, ancora e sempre, un tema centrale dell’arte.
Volendo procedere per esemplificazioni necessariamente riduttive, si potrebbe dire che lo scopo è quello di capire cosa succedesse sulla faccia del pianeta Arte abitata da Bacon, mentre Fontana dava corpo ai suoi concetti spaziali, nell’altro emisfero. O ancora, che ci si propone di sondare il modo in cui, in coincidenza con la morte del grande maestro irlandese, sia apparsa una generazione di “bad artists” che, molto più vicini a Goya di quanto non lo siano a Malevič, hanno saputo dare nuova linfa ad un mondo ormai assopito dalle querelles accademiche tra i talebani della pittura e le suffragette del concetto. Ma, in realtà, anche se ognuno di questi temi non è assente, il vero fulcro della mostra è l’ossessione della carne che, da Michelangelo a Marina Abramović, dalla scultura al disegno, dalla fotografia all’installazione, abita le opere destinate a parlarci di eternità.
Paradossalmente, come se ciò che è più corruttibile e caduco in noi, sede privilegiata dell’effimero e del contingente, fosse l’unico oggetto che, trasfigurato dall’operazione dell’artista, potesse attraversare il tempo per dirci da sempre e per sempre chi siamo.
Elenco degli artisti:
Marina Abramović, Jane Alexander, Nobuyoshi Araki, Balthus, Carlo Carrà, Jake and Dinos Chapman, Mat Collishaw, Gino de Dominicis, Jan Fabre, Rainer Fetting, Julio Galàn, Regina Josè Galindo, John Isaacs, Pierre Klossowski, Osvaldo Licini, Alberto Martini, Marisa Merz, Luigi Ontani, Orlan, Claudio Parmiggiani, Gabriele Picco, Marc Quinn, Simone Racheli, Alberto Savinio, Santiago Sierra, Mircea Suciu, Sandra Vasquez de la Horra, Joel-Peter Witkin.
* Didi Bozzini – Curatore indipendente ed autore di testi critici. Ha curato varie mostre in istituzioni pubbliche e private di diversi paesi europei. (Parmiggiani – Boetti- Zorio- Fabre – Panamarenko- LeWitt- Goya). Sue recenti pubblicazioni “Asylum of the birds” di Roger Ballen presso Thames & Hudson, “The hand that rocks the craddle” di John Isaacs presso Konig Verlag, “Sol LeWitt – Artist Books” presso Corraini, “Theater of the absurd” di Roger Ballen presso Fotografiska.
13
dicembre 2014
Salviamo la pelle
Dal 13 dicembre 2014 al 13 febbraio 2015
arte contemporanea
Location
CLAUDIO POLESCHI ARTECONTEMPORANEA
Lucca, Via Santa Giustina, 21, (Lucca)
Lucca, Via Santa Giustina, 21, (Lucca)
Orario di apertura
Lunedì-Venerdì 10.00-13 / 15.30-18.30;
Sabato e Domenica su appuntamento
Vernissage
13 Dicembre 2014, ore 18.30
Autore
Curatore