Una sequenza di opere di tecnica mista dove inserti fotografici (il focus di ciascun lavoro), frasi, o semplici parole isolate, si mescolano a schizzi di pittura, griglie metalliche, tastiere di computer, supporti in legno, come in alcune opere costruite attorno alla trama quotidiana delle cassette del mercato.
Videoinstallazioni: sia perché la realizzazione completa di questi lavori (vediamo adesso esposti solo i primi risultati di un percorso artistico in fieri) prevederebbe su ciascuno la proiezione di un?immagine- fissa o in movimento- sia perché gli inserti fotografici, che siano state tratti dalla pubblicità o scattati dallo stesso Salvo, sono utilizzati in modo che i soggetti di queste immagini isolati, staccati dal loro spazio significante, sembrano quasi provocare chi guarda, affacciandosi senza alcun timore( o rimanendo viceversa compressi) all?interno di una sorta di strani televisori o video di computer dalla programmazione insolita e totalmente soggettiva. L?immagine è infatti sempre decontestualizzata, sottratta al suo habitat, al senso reale in cui è normalmente immersa, grazie ad un meccanismo creativo con il quale Salvo ci comunica immediatamente il suo modo di intendere l?arte: mettere in evidenza ? momenti di vite in sequenze?, ricordi fatti di immagini, frasi e pensieri resi liberi di staccarsi dalla loro funzione originaria per viaggiare casualmente verso ciò che l?autore chiama un nuovo ?profumo d?umanità?. La foto, la frase, lo schizzo di colore, sorvolano al di sopra dei propri ?limiti? comunicativi fino ad approdare, oltre la realtà apparente, ai sogni del proprio ego. Uno zapping artistico che obbliga lo sguardo a concentrarsi spostandosi velocemente da un particolare all?altro, perché i lavori di S. M. sono carichi all?inverosimile di messaggi frammentati, sovrapposti e fittissimi tanto che all?interno di queste opere sono praticamente inesistenti gli spazi vuoti.