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Salvo – Opere dal 1974 al 2004
In quest’occasione sono state selezionate 60 opere di particolare rilevanza che documentano l’attività di Salvo dal 1974 al 2004. Sono trent’anni di ricerca che l’artista ha saputo ripercorrere con assoluta originalità.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dopo la grande retrospettiva di Alberto Burri, la galleria Mazzoleni
prosegue la sua attività espositiva presentando dal 19 marzo al 15 maggio
una selezionata mostra di Salvo, protagonista indiscusso dell'arte italiana.
In quest'occasione sono state selezionate 60 opere di particolare rilevanza
che documentano l'attività di Salvo dal 1974 al 2004. Sono trent'anni di
ricerca che l'artista ha saputo ripercorrere con assoluta originalità
modificando i codici della pittura e rivitalizzando il linguaggio in base ad
un'indagine che nasce dal continuo scavalcamento dei luoghi fisici e dei
luoghi mentali.
In questa mostra vengono presi in esame i soggetti più rappresentativi della
sua produzioni con un'attenzione particolare ai paesaggi e alla
rivisitazione dei soggetti mitologici. A questo proposito l'opera più
emblematica è senza dubbio Trionfo di San Giorgio, una grande tela di quasi
tre metri d'altezza e oltre sette metri di lunghezza realizzata nel 1974.
"Salvo", scrive Alberto Fiz curatore della mostra, "utilizza il media
pittorico come sistema formale di regole andando alla ricerca della
componente primaria. E' una pittura, la sua, che nasce dal continuo
scavalcamento dei luoghi fisici".
Del resto, è lo stesso Salvo ad affermare: "l'oggetto è il campo che sta
attorno al tuo corpo: il verde, l'albero, il cielo. La distinzione è ciò che
dimostra come il mistero delle cose non sia mai definitivamente definibile".
Salvo (Salvatore Mangione) è tra i più affermati pittori italiani. Di
origine siciliana (è nato a Leonforte in provincia di Enna nel 1947), ma
torinese d¹adozione, sin dall¹inizio degli anni Settanta intraprende
un¹indagine sperimentale legata all¹immagine fotografica, al centro della
quale c¹è l¹identità dell¹artista stesso, trasfigurato nelle vesti di antico
pittore o di santo, con un evidente intento ironico. Dal 1973 si dedica alla
pittura figurativa e anche in questo ambito esprime la sua vena citazionista
ammantata di ironia, riproponendo ad esempio temi iconici classici come
quello di San Giorgio e il Drago. I colori luminosi, mediterranei, la
semplicità geometrica delle forme, il nitore della costruzione spaziale, la
levità delle immagini, diventano l¹inconfondibile cifra stilistica di Salvo
e caratterizzerà tutta la sua produzione.
Tra le numerose mostre a cui Salvo ha partecipato si segnalano la Biennale
di Venezia nel 1976 e 1984, Documenta 5 nel 1972, la personale a Ville delle
Rose di Bologna nel 1998 e la mostra Die Sammung Paul Maenz a Weimar nel
1999.
prosegue la sua attività espositiva presentando dal 19 marzo al 15 maggio
una selezionata mostra di Salvo, protagonista indiscusso dell'arte italiana.
In quest'occasione sono state selezionate 60 opere di particolare rilevanza
che documentano l'attività di Salvo dal 1974 al 2004. Sono trent'anni di
ricerca che l'artista ha saputo ripercorrere con assoluta originalità
modificando i codici della pittura e rivitalizzando il linguaggio in base ad
un'indagine che nasce dal continuo scavalcamento dei luoghi fisici e dei
luoghi mentali.
In questa mostra vengono presi in esame i soggetti più rappresentativi della
sua produzioni con un'attenzione particolare ai paesaggi e alla
rivisitazione dei soggetti mitologici. A questo proposito l'opera più
emblematica è senza dubbio Trionfo di San Giorgio, una grande tela di quasi
tre metri d'altezza e oltre sette metri di lunghezza realizzata nel 1974.
"Salvo", scrive Alberto Fiz curatore della mostra, "utilizza il media
pittorico come sistema formale di regole andando alla ricerca della
componente primaria. E' una pittura, la sua, che nasce dal continuo
scavalcamento dei luoghi fisici".
Del resto, è lo stesso Salvo ad affermare: "l'oggetto è il campo che sta
attorno al tuo corpo: il verde, l'albero, il cielo. La distinzione è ciò che
dimostra come il mistero delle cose non sia mai definitivamente definibile".
Salvo (Salvatore Mangione) è tra i più affermati pittori italiani. Di
origine siciliana (è nato a Leonforte in provincia di Enna nel 1947), ma
torinese d¹adozione, sin dall¹inizio degli anni Settanta intraprende
un¹indagine sperimentale legata all¹immagine fotografica, al centro della
quale c¹è l¹identità dell¹artista stesso, trasfigurato nelle vesti di antico
pittore o di santo, con un evidente intento ironico. Dal 1973 si dedica alla
pittura figurativa e anche in questo ambito esprime la sua vena citazionista
ammantata di ironia, riproponendo ad esempio temi iconici classici come
quello di San Giorgio e il Drago. I colori luminosi, mediterranei, la
semplicità geometrica delle forme, il nitore della costruzione spaziale, la
levità delle immagini, diventano l¹inconfondibile cifra stilistica di Salvo
e caratterizzerà tutta la sua produzione.
Tra le numerose mostre a cui Salvo ha partecipato si segnalano la Biennale
di Venezia nel 1976 e 1984, Documenta 5 nel 1972, la personale a Ville delle
Rose di Bologna nel 1998 e la mostra Die Sammung Paul Maenz a Weimar nel
1999.
19
marzo 2004
Salvo – Opere dal 1974 al 2004
Dal 19 marzo al 15 maggio 2004
arte contemporanea
Location
Galleria Mazzoleni, Torino
Torino, Piazza Solferino, 2, (Torino)
Torino, Piazza Solferino, 2, (Torino)
Orario di apertura
da martedì a domenica,
10.00 – 12.30 / 16.00 – 19.30.
Chiuso lunedì
Vernissage
19 Marzo 2004, ore 18
Autore