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Sam Francis
La mostra presenta una trentina di opere dell’artista americano, che ripercorrono l’intera esperienza pittorica di Sam Francis, dai primi dipinti che lo collegano all’espressionismo astratto della fine degli anni ’40, includendo l’influenza impressionista francese che segna la sua opera durante il soggiorno parigino tra il 1950 e il 1961
Comunicato stampa
Segnala l'evento
SAM FRANCIS
Dal 23 aprile al 14 luglio 2012
Galleria Agnellini Arte Moderna, Brescia
A cura di Dominique Stella
Comunicato stampa
Dal 23 aprile al 14 luglio 2012 si terrà alla Galleria Agnellini Arte Moderna di Brescia la personale
di Sam Francis a cura di Dominique Stella. La mostra presenta una trentina di opere dell’artista
americano, che ripercorrono l’intera esperienza pittorica di Sam Francis, dai primi dipinti che lo
collegano all’espressionismo astratto della fine degli anni ’40, includendo l’influenza impressionista
francese che segna la sua opera durante il soggiorno parigino tra il 1950 e il 1961. Da questa duplice
esperienza, Sam Francis costruisce un'opera autentica e personale nata dal proprio percorso di vita.
Precipitato in mezzo al deserto a seguito di un incidente aereo durante la seconda guerra mondiale
(pilota dell'US Air Force, il suo aereo fu abbattuto nel deserto), la grandezza degli spazi sabbiosi
illuminati dalla luce accecante del sole e la presenza del cielo immenso, diventano per lui fonte di
ispirazione e conducono a una costruzione pittorica nata dallo spazio e dall'infinitamente bianco...
Per lui l'uniformità della tela bianca, dove il color sabbia si confonde con il cielo, è quindi ciò che lo
porta a dipingere solo lo sfondo, inteso in pittura come luogo dell'infinito. Da lì nasce il seguito del
suo percorso: se l'infinito viene dallo sfondo, allora non c'è bisogno di dipingere figure perché ciò che
interessa all’artista è "lo spazio che si estende tra le cose". Questo è contrario alla tradizione pittorica:
lo sfondo serve solo da spazio teatrale per le figure, il rapporto figura/sfondo incarna invece la storia
che il quadro racconta. Sopprimendo le figure, Sam Francis sopprime il finito per conservare solo
l'infinito, le sue opere allora non sono altro che un frammento d'infinito che prosegue ben al di là della
tela.
Il coinvolgimento fisico dell'artista nella sua opera, così come lo spazio creato, libero e aperto,
intrinseco alla tecnica dell'"all over", sono altrettanti elementi che rimandano alla pittura americana
successiva alla Seconda Guerra Mondiale. Seguendo Jackson Pollock, Sam Francis adotta un'astrazione
lirica e gestuale senza tuttavia accordare un primato al dinamismo del gesto. Il suo spazio, attraversato
dal colore, diventa esso stesso colore: "Lo spazio è colore? Il colore, scrive l'artista, è per me la vera
sostanza, il punto di partenza che non è né il disegno né la linea".
Il lavoro di Sam Francis, è basato essenzialmente sul colore, come dimostrano le opere in mostra. L'uso
della pittura acrilica permette all'artista di realizzare colature e spruzzi, ma soprattutto rende possibili i
giochi di trasparenza che conferiscono all'opera la sua luminosità. Le macchie di colore appaiono allora
come schegge attraversate dalla luce e rivelano una delle preoccupazioni maggiori dell'artista, meno
interessato al "gioco della luce che alla sostanza di cui è fatta". Spesso relegate al margine dell’opera,
queste proiezioni di colore prendono l'aspetto di una cornice e interrogano i limiti della superficie,
negata virtualmente dalla pratica dell'"all over".
Sam Francis amava lavorare soprattutto sulla carta; questa tecnica gli consentiva una maggior libertà e
la consistenza fibrosa offriva un supporto che interagiva con la pittura, conferendo all'opera un aspetto
più organico, più profondo. Sam Francis diceva infatti: "La carta è assai più bella della tela. È più
profonda. Mi piace il modo in cui la pittura scivola nella fibra".
Catalogo: Edito da Agnellini Arte Moderna, bilingue Italiano-Inglese, con testo di Dominique Stella
Inaugurazione mostra: sabato 21 aprile 2012, ore 18.30
Sede mostra
Brescia, Galleria Agnellini Arte Moderna
Via Soldini 6/A
Orari
Da martedì a sabato 10.00/12.30 ; 15.30/19.30
Chiuso domenica e lunedì.
Informazioni al pubblico
Galleria Agnellini Arte Moderna
Via Soldini 6/A – 25124 Brescia
Tel. +39 030.2944181 Fax 030.2478801
info@agnelliniartemoderna.it; www.agnelliniartemoderna.it
Ufficio Stampa
SPAINI & PARTNERS T. 050 36042/310920 www.spaini.it
Guido Spaini guido.spaini@spaini.it
Matilde Meucci 329 6321362 matilde.meucci@spaini.it
Rachele Giannessi 3473839137 ufficiostampa@spaini.it
Dal 23 aprile al 14 luglio 2012
Galleria Agnellini Arte Moderna, Brescia
A cura di Dominique Stella
Comunicato stampa
Dal 23 aprile al 14 luglio 2012 si terrà alla Galleria Agnellini Arte Moderna di Brescia la personale
di Sam Francis a cura di Dominique Stella. La mostra presenta una trentina di opere dell’artista
americano, che ripercorrono l’intera esperienza pittorica di Sam Francis, dai primi dipinti che lo
collegano all’espressionismo astratto della fine degli anni ’40, includendo l’influenza impressionista
francese che segna la sua opera durante il soggiorno parigino tra il 1950 e il 1961. Da questa duplice
esperienza, Sam Francis costruisce un'opera autentica e personale nata dal proprio percorso di vita.
Precipitato in mezzo al deserto a seguito di un incidente aereo durante la seconda guerra mondiale
(pilota dell'US Air Force, il suo aereo fu abbattuto nel deserto), la grandezza degli spazi sabbiosi
illuminati dalla luce accecante del sole e la presenza del cielo immenso, diventano per lui fonte di
ispirazione e conducono a una costruzione pittorica nata dallo spazio e dall'infinitamente bianco...
Per lui l'uniformità della tela bianca, dove il color sabbia si confonde con il cielo, è quindi ciò che lo
porta a dipingere solo lo sfondo, inteso in pittura come luogo dell'infinito. Da lì nasce il seguito del
suo percorso: se l'infinito viene dallo sfondo, allora non c'è bisogno di dipingere figure perché ciò che
interessa all’artista è "lo spazio che si estende tra le cose". Questo è contrario alla tradizione pittorica:
lo sfondo serve solo da spazio teatrale per le figure, il rapporto figura/sfondo incarna invece la storia
che il quadro racconta. Sopprimendo le figure, Sam Francis sopprime il finito per conservare solo
l'infinito, le sue opere allora non sono altro che un frammento d'infinito che prosegue ben al di là della
tela.
Il coinvolgimento fisico dell'artista nella sua opera, così come lo spazio creato, libero e aperto,
intrinseco alla tecnica dell'"all over", sono altrettanti elementi che rimandano alla pittura americana
successiva alla Seconda Guerra Mondiale. Seguendo Jackson Pollock, Sam Francis adotta un'astrazione
lirica e gestuale senza tuttavia accordare un primato al dinamismo del gesto. Il suo spazio, attraversato
dal colore, diventa esso stesso colore: "Lo spazio è colore? Il colore, scrive l'artista, è per me la vera
sostanza, il punto di partenza che non è né il disegno né la linea".
Il lavoro di Sam Francis, è basato essenzialmente sul colore, come dimostrano le opere in mostra. L'uso
della pittura acrilica permette all'artista di realizzare colature e spruzzi, ma soprattutto rende possibili i
giochi di trasparenza che conferiscono all'opera la sua luminosità. Le macchie di colore appaiono allora
come schegge attraversate dalla luce e rivelano una delle preoccupazioni maggiori dell'artista, meno
interessato al "gioco della luce che alla sostanza di cui è fatta". Spesso relegate al margine dell’opera,
queste proiezioni di colore prendono l'aspetto di una cornice e interrogano i limiti della superficie,
negata virtualmente dalla pratica dell'"all over".
Sam Francis amava lavorare soprattutto sulla carta; questa tecnica gli consentiva una maggior libertà e
la consistenza fibrosa offriva un supporto che interagiva con la pittura, conferendo all'opera un aspetto
più organico, più profondo. Sam Francis diceva infatti: "La carta è assai più bella della tela. È più
profonda. Mi piace il modo in cui la pittura scivola nella fibra".
Catalogo: Edito da Agnellini Arte Moderna, bilingue Italiano-Inglese, con testo di Dominique Stella
Inaugurazione mostra: sabato 21 aprile 2012, ore 18.30
Sede mostra
Brescia, Galleria Agnellini Arte Moderna
Via Soldini 6/A
Orari
Da martedì a sabato 10.00/12.30 ; 15.30/19.30
Chiuso domenica e lunedì.
Informazioni al pubblico
Galleria Agnellini Arte Moderna
Via Soldini 6/A – 25124 Brescia
Tel. +39 030.2944181 Fax 030.2478801
info@agnelliniartemoderna.it; www.agnelliniartemoderna.it
Ufficio Stampa
SPAINI & PARTNERS T. 050 36042/310920 www.spaini.it
Guido Spaini guido.spaini@spaini.it
Matilde Meucci 329 6321362 matilde.meucci@spaini.it
Rachele Giannessi 3473839137 ufficiostampa@spaini.it
23
aprile 2012
Sam Francis
Dal 23 aprile al 14 luglio 2012
arte contemporanea
Location
AGNELLINI ARTE MODERNA
Brescia, Via Arnaldo Soldini, 6/A , (Brescia)
Brescia, Via Arnaldo Soldini, 6/A , (Brescia)
Orario di apertura
Da martedì a sabato 10.00/12.30; 15.30/19.30 Chiuso domenica e lunedì
Vernissage
23 Aprile 2012, ore 18.30
Ufficio stampa
SPAINI & PARTNERS
Autore
Curatore